In un'intervista con la stampa Gabe Newell, amato e odiato boss di Valve, ha spiegato - senza andarci leggero - perché l'azienda non ha ancora pubblicato giochi per le console di questa generazione.
La colpa, secondo il buon Gabe, è da ricercarsi nella spasmodica lentezza delle console, ma non stiamo parlando dei "soliti 30 FPS", bensì delle difficoltà nel rendere disponibili aggiornamenti per i titoli e nella mentalità delle aziende stesse.
"Parli con qualcuno che sta provando a pianificare prodotti free-to-play per console e questo ti dice 'ehi, non siamo sicuri che il free-to-play sia una buona idea' e allora tu pensi 'ok, hai perso il treno'", ha affermato Newell in un incontro con la stampa.
Non a caso due dei titoli di maggior successo di Valve sono F2P, stiamo ovviamente parlando di DOTA2 e Team Fortress, giochi multiplayer con immancabili microtransazioni a scopo puramente estetico.
"Ci sono stati casi in cui abbiamo aggiornato prodotti 5-6 volte al giorno con Steam. Rendevamo disponibili un aggiornamento, ricevevamo i feedback e il giorno stesso eravamo pronti ad riaggiornare. Su console non siamo stati in grado di aggiornare per sei mesi, e non capivamo perché! Non ce lo dicevano. Questa è la vita in quegli ambienti. Quando finalmente pubblicavano l'update lo facevano senza dircelo", continua Newell. Parole sicuramente pesanti e che non lasciano ben sperare per l'arrivo di nuovi titoli Valve su console.
Gabe non le manda certo a dire e l'astio provato verso ambienti di sviluppo - a detta sua - troppo chiusi e con cui Valve non riesce a lavorare, si trasforma in amore quando parla di PC.
Alla domanda di Eurogamer che chiedeva se il self-publishing su console fosse migliorato, Newell ha semplicemente risposto: "amiamo il PC in questo momento. Molto". Una dichiarazione d'amore che farà sicuramente felici gli utenti PC e un po' meno quelli console.