Gameplay, grafica e sonoro

The Long Journey Home è un titolo che vuole stupire il settore videoludico offrendo un'esperienza esplorativa nello spazio. Ecco le nostre considerazioni.

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a cura di Francesco Caputo

Gameplay

Il gameplay di The Long Journey Home potrebbe sembrare semplice a prima vista, ma la nostra esperienza ci ha detto il contrario. Questo videogioco infatti nasconde delle meccaniche impegnative e allo stesso tempo di qualità. Ma teniamo a precisare che senza una buona pratica le manovre sono molto complesse da padroneggiare. 

Il suddetto videogioco si suddivide grossomodo in due semplici funzioni: navigare nell'oscuro universo oppure atterrare su un pianeta con l'ausilio del lander. 

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Per spostarsi da una parte all'altra di un sistema solare è necessario utilizzare il mouse indirizzando a destra o sinistra la periferica. Con i tasti si sfruttano i motori anteriori e posteriori per accellerare o frenare. La vera problematicità sta nella fisica, infatti per entrare nella fascia gravitazionale di un pianeta è necessaria molta pazienza - non vi spieghiamo come fare perché potremmo rovinarvi il più bello ndr.

Una volta "agganciati" con un pieneta il giocatore rilascerà il lander e inizierà le manovre di atterraggio - gli input sono pressoché gli stessi. Gli utenti, in questo caso, devono fare i conti con il bioma dei vari corpi celesti, soprattutto quelli che si presentano con un atmosfera molto ostile. Nella nostra esperienza ci siamo imbattuti in pianeti con forti terremoti che impossibilitava - o quasi - la trivellazione di zone minerarie. Nei pianeti gassosi invece bisogna battersi con forti venti e non è semplice recuperare materiali fluttuanti. 

Il sistema di combattimento si presenta con un tasso di difficoltà davvero elevato e in alcune situazioni il rischio di soccombere è notevole. Per distruggere una nave nemica è necessario conoscere molto bene la propria navicella e la velocità di movimento. I cannoni sono disposti ai lati del velivolo e quindi bisogna mirare in base alla posizione delle armi. 

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The Long Journey Home è a tutti gli effetti un roguelike e, nel mezzo dell'esplorazione, si possono manifestare eventi casuali che rendono l'esperienza ancor più affascinante e soprattutto difficile. Durante la prova infatti ci siamo imbattuti in alieni ostili oppure in richieste di missione in varie forme. 

Comparto grafico

Il suddetto gioco è stato sviluppato con l'ausilio dell'Unreal Engine 4, il motore creato dai ragazzi di Epic Games. Il comparto grafico non è paragonabile ai videogiochi di punta di questo genere e gli stessi sviluppatori non sono riusciti a tirare fuori tutte le potenzialità della quarta versione di questo engine.

I sistemi solari sono stati realizzati in due dimensioni e proceduralmente, questo impone alcuni limiti perché lo sfondo dell'universo presenta alcune varianti di colore e dettagli. Lo stesso discorso vale per i pianeti e per le supernove - si differiscono appunto dai colori e da alcuni elementi caratteristici. 

Le navicelle e tutti i personaggi sono tridimensionali e solo in questo caso l'Unreal Engine 4 riesce a far vedere i muscoli. 

Comparto sonoro e tecnico

Il comparto sonoro compie il suo compito senza eccellere, difatti siamo difronte a un titolo che propone alcune musiche discrete. Gli effetti musicali, i suoni ambientali, i versi di ciascun alieno sono anch'essi sopra la sufficienza. 

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Per quanto riguarda il comparto tecnico possiamo solo complimentarci con i ragazzi di Daedalic perché è davvero difficile trovare un videogioco indie così ottimizzato. Nella nostra prova dunque non abbiamo riscontrato cali di frame rate o repentini aumenti della temperatura dei componenti. 

Verdetto

The Long Journey Home si presenta con un'avventura infinita e creata proceduralmente - la definiamo infinita perché è quasi impossibile arrivare all'obiettivo finale. Gli sviluppatori inoltre hanno progettato un titolo capace di regalare alcune soddisfazioni ai veri avventurieri ma non hanno saputo rendere la vita più semplice ai poveri neofiti. 

Daedalic Studio ha comunque compiuto uno sforzo non indifferente e siamo propensi a valutare positivamente questo titolo con il minimo dei voti. Consigliamo la suddetta produzione in questione agli amanti di questo genere e a chi ha intenzione di fare un lungo viaggio nello spazio.