Gameslab: un'intervista sul nuovo corso di formazione videoludico firmato Gamera Interactive

Come abbiamo avuto modo di farvi sapere questa estate, Gameslab (etichetta della software house Gamera Interactive) ha intrapreso un rinnovato percorso di studio e formazione, dedicato a chiunque voglia inserirsi nel settore dello sviluppo di videogiochi.

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a cura di Lorenzo Quadrini

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Come abbiamo avuto modo di farvi sapere questa estate, Gameslab (etichetta della software house Gamera Interactive) ha intrapreso un rinnovato percorso di studio e formazione, dedicato a chiunque voglia inserirsi nel settore dello sviluppo di videogiochi. I corsi offerti sono numerosi ed interdisciplinari, coprendo in maniera trasversale i diversi aspetti concernenti il mondo dello sviluppo. Aspettando l'open day del 23 settembre (che lo ricordiamo per tutti gli interessati, sarà solamente ONLINE) abbiamo avuto modo di parlare con Mario PetilloProgram Manager di Gameslab, che ha risposto ad alcune domande concernenti l'offerta formativa dei corsi, la loro modalità di fruizione e via discorrendo.

L'intervista a Mario Petillo, Program Manager di Gameslab

Gameslab è passata da etichetta di promozione culturale a scuola per giovani che vogliono entrare nel settore videoludico: quali sono le ragioni dietro questo cambiamento? Quali sono le motivazioni di Gamera?

In realtà Gameslab non è cambiata, è nata come label dedicata ad iniziative socio-culturali dedicate ai videogiochi (I.E. DStars) ma l’erogazione di corsi di formazione è sempre stata al centro dei programmi studiati per la label. Attraverso Gameslab siamo già al secondo anno di corsi. Nel 2018 è stato inaugurato il primo percorso di alternanza scuola-lavoro in Italia con il Liceo Cornaro di Padova ed il format sarà replicato digitalmente in diversi licei ed istituti professionali del Veneto. Gameslab ha anche attivato il primo corso in Italia dedicato alla figura del Producer, con grande successo. Semplicemente, date le contingenze, il COVID e il passaggio quasi completo al digital anche nell’ambito scolastico, Gamera ha pensato di investire su Gameslab, nonostante il nuovo studio abbia un’aula appositamente attrezzata per queste attività.

Qual è l’offerta formativa nel dettaglio? Come sono strutturati i corsi annuali, con particolare riferimento alle modalità didattiche?

Abbiamo annunciato un’offerta formativa completa, che va oltre i due corsi in Game Design e Game Production pubblicizzati durante l’estate. Abbiamo previsto dei workshop e dei corsi brevi per andare a diversificare l’offerta. Concept Art for Movies & Games è pensato per venire incontro anche alle esigenze di chi vuole occuparsi dell’aspetto più artistico, così come Character Rig. Abbiamo prestato attenzione anche ad altre tipologie di videogiochi, a partire dal VR e dal Mobile, che abbiamo pensato necessitassero di due corsi a parte. Tutte le lezioni si svolgeranno esclusivamente online, da remoto, ma per il corso di Game Design abbiamo predisposto anche 40 ore di attività di laboratorio, che saranno poi da svolgere in studio da Gamera, a Padova. Le modalità di accesso alle 40 ore saranno poi specificate agli studenti selezionati.

Il corso prevede esami, prove o altre modalità di selezione?

L’obiettivo è quello di formare delle classi a numero chiuso che ci permettano di mettere in piedi una struttura che non sia dispersiva e che non costringa l’insegnante a dover avere una platea di più di dieci studenti. Questo ci permetterà di fare in modo che ogni iscritto sia seguito passo passo nella sua esperienza didattica, imparando al meglio ciò che gli viene insegnato. Quindi all’inizio andremo a prevedere un colloquio come test d’ingresso, per valutare anche le motivazioni degli studenti: essendo le lezioni da remoto vogliamo evitare di correre il rischio di avere ragazzi che possano rallentare gli altri, magari con ritardi in fase di connessione o svogliatezza in fase di studio. Nel corso dell’anno andremo a prevedere anche delle prove parziali, ma solo per valutare il percorso di ogni studente e poter avere un quadro generale al termine delle lezioni che ci aiuti a capire a che punto siamo arrivati con la preparazione. Sarà fondamentale alla fine per valutare poi i colloqui con i partner e gli sbocchi professionali da poter loro offrire. Nessun requisito di accesso particolare a livello scolastico, dunque, ma sicuramente obbligatoria una buona conoscenza dell’inglese.

Quali sono gli sbocchi lavorativi che Gameslab propone ai suoi studenti? Quali sono i dettagli delle partnership?

Al termine dei corsi, i migliori studenti potranno sostenere dei colloqui con gli studi partner, ovviamente senza passare per l’iter standard di chi, semplicemente, invia un curriculum. In ogni caso per i corsi più lunghi sono previste anche attività di laboratorio in studio. Per quanto riguarda i professori ci siamo affidati a un mix di insegnanti italiani e stranieri, tutti professionisti attivi del settore, con titoli pubblicati o in lavorazione, perché volevamo dei docenti che potessero insegnare una materia che quotidianamente vivono e gestiscono. Si tratta di una scelta precisa, per poter formare gli studenti attraverso non solo la teoria, ma anche e soprattutto il “dietro le quinte” del settore.

Quali sono i costi del corso?

I costi variano a seconda della durata del corso naturalmente. Possiamo dire che i più costosi sono comunque lanciati a prezzi assolutamente competitivi, se paragonati ad istituti di formazione privati vari. Per il semplice motivo che Gamera è e resta uno studio di sviluppo e non una scuola, quindi l’interesse primario è quello di formare nel più breve tempo possibile profili pronti al lavoro e non “costringerli” a gravitare in orbita corsi troppo a lungo.