Giocare muovendo gli occhi, eye tracking all'opera

Al CES di Las Vegas è stato mostrato un prototipo di eye tracking, basato su elettrodi e non su videocamere. Nel futuro dei videogiochi anche gli occhi potrebbero avere voce in capitolo.

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a cura di Manolo De Agostini

L'eye tracking potrebbe essere la prossima frontiera del divertimento. Al CES 2011 Waterloo Labs, un gruppo di ricerca all'interno di National Instruments, ha mostrato il prototipo di una tecnologia - realizzata in pochi mesi - che usa il movimento dei nostri bulbi oculari per controllare oggetti sullo schermo.

Per la dimostrazione è stato necessario il collegamento di due elettrodi vicino alla zona degli occhi. Questi sono poi stati collegati a una scheda di controllo che comunicava con la TV. Stando a quanto dichiarato da Hunter Smit, uno dei creatori di questo prototipo, il controllo del movimento con gli occhi si affida al fatto che i nostri occhi sono polarizzati, con il positivo nella parte frontale e il negativo in quella posteriore. "I vostri occhi creano tensioni. Quando guardate a sinistra si crea una certa tensione, quando osservate a destra, sopra o sotto, altre tensioni differenti", ha dichiarato Smit.

La dimostrazione, che vedete nei video, è alquanto semplice ma fa capire le potenzialità di questa tecnologia. L'eye tracking nasce soprattutto come soluzione per chi ha disabilità motorie o di altro tipo, e non può far altro che comunicare con il movimento degli occhi. Qualsiasi tecnologia, la storia ce l'ha insegnato, può trovare applicazione nei campi più disparati. 

Come confermato recentemente anche da Valve (Valve e Eye Tracking, gli occhi sostituiscono il mouse), l'eye tracking potrebbe far parte del futuro del mondo videoludico. La software house tuttavia sta probabilmente  sperimentando una soluzione basata su videocamere e non su elettrodi.