Silent Hill, dal 1999 a oggi
Silent Hills doveva segnare il ritorno di una fantastica saga sotto l'egida di Hideo Kojima con l'aiuto di Guillermo del Toro, per questo i fan impazzirono davanti a un annuncio di tale portata. Eppure, a causa di diatribe interne a Konami, il noto autore di videogiochi è stato costretto ad abbandonare l'azienda, che decise di cancellare il progetto.
L'ultimo capitolo della saga rimane quindi Silent Hill Downpour, uscito nel 2012 e accolto freddamente dal pubblico e dalla critica, tanto da sancire il fallimento di Vatra Games, l'azienda che si occupò dello sviluppo.
Nel 1999 il suono di un mandolino ci ha fatto cominciare il nostro viaggio verso l'avventura, o meglio l'incubo, di Harry Mason a Silent Hill, l'enigmatica cittadina avvolta dalla nebbia. Un luogo esoterico dove espiare le proprie colpe, come una sorta di purgatorio.
Con il passare degli anni e dei diversi capitoli, la mitologia della saga diviene sempre più complessa, ogni volta con un nuovo protagonista che aggiunge nuovi retroscena e dettagli alla cittadina di Silent Hill, fino ad arrivare al quarto capitolo che si discosta dalla classica ambientazione sulle rive del lago Toluca ma resta legato a doppio filo agli eventi paranormali della città. Allo stesso modo il quinto capitolo introduce la località di Shepherd's Glen, alle porte di Silent Hill, ma la deriva action del quinto capitolo inizia a farsi sentire, nonostante una storia apprezzabile in cui sono svelati un gran numero di dettagli sull'Ordine, la setta religiosa che imperversa a Silent Hill e che adora il dio Samael, incontrato e combattuto fin dal primo capitolo.
E così si arriva al 2012 con lo studio Vatra Games che si impegna a proporre un nuovo capitolo in grado di far rinascere la saga e ci riesce almeno in parte. Purtroppo, nonostante una trama interessante che prova a tornare alle origini, mettendo l'enfasi sull'espiazione delle colpe del protagonista come in Silent Hill 2 e alcune scelte di design azzeccate, questo capitolo diventa ben presto un flop. Ma si tratta veramente di un gioco da dimenticare o si è stati ingiustamente inclementi verso quest'ultimo Silent Hill?