Gli hacker di Playstation 3 saranno colpiti da ban irrevocabili

Sony ha preso posizione nei confronti del recente hack di PS3. Tutti gli utenti sorpresi a usare software non autorizzati o piratati non potranno accedere alle funzioni online della console. Non è chiaro se si parla addirittura di un blocco completo delle PS3, ma Sony potrebbe aver vita difficile a far rispettare il ban.

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a cura di Roberto Caccia

Sony si è finalmente espressa sul recente hack per PlayStation 3 e ha deciso di applicare la linea dura, impedendo definitivamente l'accesso ai servizi online su ogni console "sospetta". Ricordiamo infatti che verso la fine di ottobre un gruppo di hacker ha pubblicato un firmware personalizzato per PS3 in grado di aggirare i sistemi di protezione e di collegarsi al PlayStation Network.

Linea dura contro gli hacker di PS3, basterà ad arginare la pirateria?

"Recentemente alcuni hacker hanno pubblicato software non autorizzato per i sistemi PlayStation 3. L'uso di questi software viola le condizioni d'uso e i termini di servizio del PlayStation Network e del Sony Entertainment Network, i termini dell'accordo per la licenza del software di sistema di PS3 e il codice di condotta della community", si legge nelle comunicato di Sony.

"La violazione dell'accordo per la licenza del software di sistema per PlayStation 3 invalida il diritto del consumatore di accedere a quel sistema. Gli utenti che useranno software piratati o non autorizzati potrebbero avere revocato definitivamente l'accesso al PlayStation Network e ai servizi Sony Entertainment Network", spiega l'azienda giapponese.

Per evitare un ban permanente dell'hardware Sony consiglia di cancellare immediatamente ogni software non autorizzato o piratato dalla console. Tuttavia non è chiaro se l'azienda disabiliterà completamente le console in remoto o se impedirà "soltanto" l'accesso alle funzioni online, lasciando inalterata la possibilità di sfruttare i dispositivi senza collegarsi alla Rete.

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In ogni caso bisogna considerare che gli effetti delle azioni dell'azienda potrebbero avere vita breve. Ormai il software di sistema di PS3 è completamente aperto e si sa che gli hacker sono in possesso di una lista completa di tutti i dati inviati dalla console al server e in grado d'identificare il dispositivo.

Per questo motivo Sony potrebbe avere più di qualche difficoltà a mantenere offline i sistemi bannati, soprattutto se dovessero comparire strumenti in grado di camuffare l'ID dell'hardware.