Per tantissimi giocatori gli NFT sono diventati una sorta di incubo. Sono sempre di più i publisher e sviluppatori che infatti ne annunciano integrazioni nei loro titoli e la community non ha mai reagito in maniera positiva. Fortunatamente, i giocatori che amano i titoli indipendenti possono (almeno per ora) stare tranquilli, vista la presa di posizione della piattaforma di distribuzione più grande di sempre dedicata ai giochi di questo genere.
Con un tweet lanciato nel corso del weekend, infatti, i gestori di Itch.io hanno preso una posizione netta contro gli NFT. "Per noi sono una truffa", si legge nel cinguettio. "Se pensate che siano utilizzati per tutto tranne che per truffe, la distruzione del pianeta e lo sfruttamento dei creatori, allora vi chiediamo di rivalutare le vostre scelte di vita".
Non solo: Itch.io rincara la dose, con un secondo tweet, forse ancora più duro del precedente. "In aggiunta, che vada al diavolo qualsiasi società che supporta i creator e appoggia gli NFT. Si curano solamente del loro profitto e del loro stato economico", le dichiarazioni al vetriolo. Dichiarazioni che ovviamente colpiscono non solo il mondo dei videogiochi, ma anche realtà più piccole e che concentrano i loro sforzi attorno ai creatori di contenuti, musicisti, pittori e illustratori.
Also f̸̗̎ú̴̩c̷̖͌ḳ̵̀ any company that says they support creators and also endorses NFTs in any way. They only care about their own profit and the opportunity for wealth above anyone else.
— itch.io (@itchio) February 6, 2022
Especially given the now easily available discourse concerning the problems of NFTs.
Quello degli NFT sta diventando un incubo che gli sviluppatori più piccoli stanno cercando di evitare in tutti i modi. Alcune aziende hanno dovuto necessariamente ritrattare (come ad esempio Electronic Arts o SEGA), altre invece stanno proseguendo nonostante le critiche interne ed esterne, come nel caso di Ubisoft, dove oltre ad esserci una lotta con il pubblico è presente anche una resistenza interna da parte degli sviluppatori. Come e se i token non fungibili diventeranno parte centrale dei videogiochi è ancora impossibile da dire. Sicuramente però la loro partenza non è stata delle migliori.
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