Google Stadia, come ottenere il rimborso

Dopo l'annuncio della chiusura, scopriamo i primi dettagli riguardanti i rimborsi di Google Stadia.

Avatar di Alessandro Adinolfi

a cura di Alessandro Adinolfi

La chiusura di Google Stadia è praticamente dietro l'angolo. Dopo l'annuncio, avvenuto nella serata di ieri, Mountain View ha ovviamente garantito un rimborso totale. I refund partiranno probabilmente dopo il 18 gennaio 2023, giorno in cui il servizio sarà mandato ufficialmente in pensione, ma come funzioneranno? Scopriamolo insieme.

Cosa verrà rimborsato?

Partiamo, ovviamente, da quali elementi verranno rimborsati. Come riportato online da Google e da altre fonti, gli utenti di Google Stadia avranno diritto al rimborso di tutti i giochi acquistati. Anche l'hardware come i controller saranno rimborsati, ma da Mountain View non ne chiederanno la restituzione.

Cosa non verrà rimborsato?

Se è vero che i giochi e l'hardware saranno oggetto di refund, è anche vero però che gli abbonamenti a Stadia Pro non verranno rimborsati. Chiaramente il nostro consiglio è quello di evitare qualsiasi tipo di rinnovo: se avete già una sottoscrizione annuale, potete continuare a utilizzarla senza problemi, ma non vi verrà mai rimborsata.

Come verrà erogato il rimborso?

Al momento non è ancora chiaro come Google gestirà i rimborsi. Nel blog dove si annuncia la chiusura Phil Harrison si è limitato a dire che verranno concessi ed è molto probabile che nel corso dei prossimi mesi da Mountain View possano prendere due strade: la prima è quella del rimborso automatico, mentre la seconda è quella di un rimborso che richiederà una collaborazione da parte dell'utente, andando a selezionare uno a uno i vari giochi e hardware acquistati. Se le carte di credito, debito o prepagate che avete utilizzato non sono più attive, Google vi chiederà via mail le nuove coordinate bancarie per potervi accreditare il denaro che vi spetta.

Verranno persi i salvataggi dei giochi?

Se avete acquistato dei giochi su Google Stadia e vorreste rigiocarli su altre piattaforme, la risposta è "dipende". Titoli come Destiny 2 (disponibile per console e PC su Amazon) supportano il cross save e la cross progression. Altri come Red Dead Redemption 2 purtroppo no: tutto ciò sarà dunque a discrezione del team di sviluppo e dell'editore.