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Grounded è il survival che ci riporta agli anni '80 | Recensione

Grounded è il videogioco survival anni '80 di Obsidian ispirato al famoso film "Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi".

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Era il 2019 e Grounded veniva annunciato durante l'X019 in uno scetticismo generale piuttosto marcato e tutto sommato anche giustificato, anche perché… siamo sinceri, chi vorrebbe l'ennesimo survival, soprattutto sviluppato da un team GDR centrico come Obsidian? Da quel giorno le cose sono drasticamente cambiate, e il piccolo di team (pensate, poco più di 15 persone) ha lavorato duramente per aggiornare costantemente il gioco, introducendo nuove meccaniche, nemici, storie e caratteristiche tecniche, arrivando al risultato dell'attesa versione completa di cui sono qui pronto a parlarvi.

Grounded è di per sé già un successo senza non essere nemmeno ancora uscito nella sua forma finale: più di 10 milioni di giocatori, numerose attività community e un supporto incisivo. Risultati davvero importanti per un prodotto che, pensate, non doveva nemmeno esistere, salvato in extremis da Xbox post-acquisizione e figlio di una visione artistica libera e senza barriere.

Credere in un progetto come questo non era da tutti, ma sono lieto che Phil Spencer abbia deciso di recuperarlo; Grounded non è certamente un capolavoro o uno dei migliori survival di sempre, ma ha una sua anima, riuscendo a raccontare una storia semplice ma efficace, immergendo il giocatore in un contesto originale fortemente ispirato agli anni '80.

Grounded, o meglio, "Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi" in salsa videoludica

Non so quanti di voi ricordino effettivamente un film di fine anni '80 chiamato "Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi", un vero e proprio cult con protagonista Rick Moranis (in caso lo potete trovare sul Disney+ ed è un bel film leggero da vedere anche con la famiglia).

In questo simpatico film alcuni ragazzi (di cui anche i figli del dottor Wayne Szalinki, interpretato da Moranis) si ritrovano improvvisamente rimpiccioliti a causa di una folle invenzione, cominciando a sopravvivere in un giardino trasformato ai loro occhi come una vera e propria giungla, con insetti giganti e il pericolo degli umani.

Grounded si ispira fortemente al film, facendoci impersonare un adolescente rimpicciolito in un giardino di una classica abitazione americana. L'obbiettivo è quello tra i più classici: recuperare la memoria, capire cosa sia successo e ritornare alla forma normale. Più facile a dirsi che a farsi, visto che il giardino è pieno di pericoli, e trovare il professore Wendell, il responsabile dell'accaduto, non è un'impresa semplice.

Seppur la storia, da circa una decina di ore, sia impostata per essere semplice e un pretesto per tutta la componente survival, il grande talento di Obsidian nella scrittura dei dialoghi e dei documenti collezionabili si avverte in maniera netta, con citazioni, battute e messaggi che compongono un quadro decisamente piacevole.

Sopravvivere in mezzo all'erba

Grounded è un'esperienza survival tra le più classiche, ma non per questo meno interessante. I ragazzi di Obsidian hanno lavorato molto per dare vita a un mondo di gioco che fosse il più possibile coerente e realistico.

Grounded permette di scegliere tra diverse skin di personaggi, femminili e maschili, intercambiabili anche successivamente. È possibile scegliere il nome del proprio giardino e personalizzare il gioco in diversi modi, dall'HUD (con HUD specifici che possono essere trovati proprio all'interno del gioco) fino a impostazioni di accessibilità davvero vastissime, che vanno dall'aiutare chi soffre di daltonismo fino a chi soffre di aracnofobia.

Ed ecco che diventa fondamentale trovare acqua pulita, cibarsi nella maniera più sana possibile e anzitutto creare un rifugio che possa diventare in maniera rapida una base per organizzarsi, proteggersi e soprattutto riposarsi tra un'avventura e l'altra, volendo anche in compagnia di altri tre amici in modalità co-op.

Ciò che lo rende diverso rispetto ad altri survival è tutta la struttura di progressione: nel giardino è possibile trovare dei rifugi costruiti dal Dottor Wendell che presentano degli analizzatori di risorse, i quali permettono (come suggerisce il nome) di analizzare tutto ciò che troviamo e produciamo, consentendoci di sbloccare nuovi oggetti e primariamente migliorare di esperienza per poter salire di "potenza cerebrale" e ottenere nuove ricette di creazione.

Gli analizzatori consentono solo tre analisi per volta, dopodiché richiedono un tempo di ricarica di qualche ora per essere nuovamente utilizzati, ma sono fondamentali per la crescita e per ottenere equipaggiamento più performante. Oltre a questo, ogni analisi permette di ottenere "Scienza Pura", una moneta virtuale (ottenibile anche in altri modi, tra cui alcune sfere viola fluttuanti che è possibile raccogliere) che può essere sfruttata in alcuni terminali chiamati "Negozi scientifici dei chip tecnologici" per sbloccare ulteriori oggetti.

Tutto questo ci viene in soccorso per costruire la nostra base, composta principalmente da foglie e rocce, ma anche per migliorare le nostre armi e armature, essenziali per affrontare i temibili insetti e ragni che popolano il giardino. Da questo punto di vista la varietà non manca: tra zanzare, larve, cimici, ragni, formiche e mini-robot difensivi, la quantità di nemici è piuttosto elevata. Tra l'altro, vi suggerisco di non far arrabbiare le coccinelle, poiché non sono così mansuete come nella realtà.

Devo comunque sottolineare che la difficoltà generale del gioco non è bassa (nonostante si possa comunque impostare), e in particolar modo durante le prime ore è necessaria una buona dose di pazienza, poiché la necessità di bere, mangiare e sopravvivere non è così semplice quando si è circondati da ogni genere di "mostruosità". Come in ogni survival che si rispetti, più si va avanti nella vicenda e si sbloccano nuove opportunità, più il gioco diventa maggiormente soddisfacente, fino a diventare una vera e propria "dipendenza".

Obsidian ha lavorato bene anche per arricchire il mondo di gioco con tane, segreti e mini-laboratori dungeon davvero ben diramati, testimoniando un level design ben congeniato e non frustrante. Insomma, in generale il modello di gioco sembra funzionare particolarmente bene, se non fosse per il sistema di combattimento, forse un po' troppo legnoso, dove in alcune situazioni (quando si è circondato da decine di nemici in contemporanea) mi ha un po' infastidito. In tal caso, comunque, consiglio vivamente di giocarlo in terza persona (potete scegliere tra prima e terza), poiché si ha una visione a 360 gradi di ciò che succede intorno, evitando di ritrovarsi nemici alle spalle senza accorgersene.

Il giardino dell'Eden

Ho giocato a lungo il titolo sia su PC di fascia medio-alta che su Xbox Series X (la console la potete acquistare su Amazon, anche se a oggi non è disponibile), di conseguenza ho avuto modo di approcciare il gioco con performance elevate, non riscontrando particolari problemi tecnici, a parte qualche bug e glitch di poco conto in cui gli insetti e i ragni si incastravano sugli alberi. Grounded mantiene i 60 FPS senza nessun tipo di incertezza sulla console top di gamma di Microsoft, mentre su PC è possibile sbloccare liberamente il framerate senza limitazioni.

Lo stile utilizzato da Obsidian è orientato a un art-style molto cartoon, a mio modo di vederla perfettamente coerente con quello che vuole effettivamente raccontare il gioco; dopotutto si ispira a un popolare film di fine anni '80, quindi penso che l'idea di renderlo visivamente leggero sia stata una scelta corretta e anche ben sviluppata. Il giardino dove è ambientato il gioco non solo è parecchio grande, ma regala chicche non da poco: è infatti possibile trovare lattine giganti, sculture, giocattoli abbandonati e tanto altro. Non è certamente il prodotto tecnico/grafico tra i migliori in commercio, ma si lascia ben guardare e spesso riesce persino a stupire, specialmente durante il giorno, quando la luce filtra tra i fili d'erba, riuscendo a regalare momenti visivi davvero apprezzabili.

Nonostante sia presente il ciclo giorno-notte, è un po' un peccato che gli sviluppatori non abbiano pensato/sviluppato condizioni meteo variabili, non è presente la pioggia (cosa che avrebbe potuto aiutare anche dal punto di vista delle meccaniche, basti pensare alla possibilità di recuperare l'acqua piovana) e nemmeno nebbia o vento. A ogni modo il gioco è in costante evoluzione e non è detto che non possano essere introdotte successivamente, magari con un'espansione dedicata.

A sorprendere è la colonna sonora, pensata con tracce sonore elettroniche che ben ricordano le sensazioni dei classici film anni '80 e che accompagnano durante l'avventura in maniera leggera. Non è presente il doppiaggio in italiano, ma il titolo è completamente tradotto nella nostra lingua.

Voto Recensione di Grounded - Xbox Series X|S


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Storia semplice ma efficace

  • - Comparto survival stratificato

  • - In co-op è molto divertente

Contro

  • - Sistema di combattimento poco esaltante

  • - Qualche bug e glitch grafico

Commento

Grounded è tra le esperienze survival più gradevoli degli ultimi anni, e fa quasi strano sottolinearlo visto che il titolo non doveva nemmeno esistere. Obsidian, seppur con un piccolo team, ha confezionato un prodotto stilisticamente originale, non esente da difetti, ma composto da tutte quelle qualità con cui il team americano si è sempre contraddistinto con i propri videogiochi: qualità nella scrittura, design e un world building efficace.Seppur arrivato alla sua forma "finale" non è improbabile che tutta l'opera possa ulteriormente evolversi, divenendo ancora più grande e maggiormente curata; dopotutto il cuore c'è e forse è proprio questo di cui ha bisogno Xbox in questo momento: credere in nuove IP con una propria identità e che possano davvero lasciare qualcosa al giocatore. E sapete cosa? Grounded ci riesce.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Grounded - Xbox Series X|S

Grounded - Xbox Series X|S