GTA 6: dopo i leak molti sviluppatori mostrano giochi nelle fasi inziali di sviluppo

I leak di GTA 6 hanno scaturito tutta l'uscita di una serie di contenuti relativi alle prime fasi di sviluppo di molti giochi amati.

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a cura di Gianluca Saitto

Gli ultimi giorni sono stati molto turbolenti per Rockstar Games. Dopo i numerosi leak di GTA 6, la compagnia statunitense si è trovata una bella gatta da pelare, ma non tutto quel che ne è scaturito ha del negativo. Il caso relativo ai leak del nuovo GTA ha fatto sì che gran parte dell'industria videoludica si sia stretta attorno a Rockstar, e ora molti di questi studi di sviluppo e personalità del settore hanno deciso di mostrare com'è veramente un videogioco nelle sue prime fasi di sviluppo.

Tra alcuni di questi sviluppatori, c'è chi ha lavorato a grandi titoli usciti nel corso degli ultimi anni. Uno degli esempi più recenti, però, è stata Electronic Arts a mostrare in pubblica piazza una build del remake di Dead Space ancora in via di sviluppo. Quel momento comunicativo ha lasciato diversi dubbi proprio per il modo in cui era stato mostrato il gioco in uscita tra qualche mese, ma è stato sicuramente interessante vedere in che modo si presenta un gioco tutt'altro che finito e rifinito.

Ma EA non è stata la sola a voler rimarcare il fatto che i videogiochi si evolvono più e più volte prima di arrivare a una build definitiva. Anche l'amatissimo Cult of the Lamb si è mostrato in una veste tutt'altro che definitiva, svelando un impatto visivo parecchio spoglio e sprovvisto di tutti quei dettagli che i fan hanno imparato ad amare fin dai primi istanti di gioco. A questi esempi si aggiunge anche il pluri-premiato Control, che anche in una fase preliminare si mostra comunque molto bene.

Insomma, gli esempi sono innumerevoli, ma risulta parecchio assurdo che sia servito questo caos relativo ai leak di GTA 6 per far aprire gli occhi a molti su come funziona lo sviluppo di un videogioco e cosa c'è dietro alle grandi produzioni.