GTA 6, da Take-Two presunte pressioni su Rockstar per far uscire titoli più frequentemente

Secondo uno YouTuber specializzato in contenuti Rockstar, lo studio di GTA 6 avrebbe avuto pressioni dal publisher per tornare al vecchio ritmo di sviluppo.

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a cura di Luca Salerno

Al momento sono tanti i dubbi e le domande su quanto tempo sarà necessario prima di vedere sul mercato GTA 6. Fino al 2011, anno di uscita di Red Dead Redemption (nonché ancora periodo di PlayStation 3 e Xbox 360), lo sviluppatore Rockstar Games riusciva anche a realizzare tre giochi in un singolo anno. Con l'arrivo dell'attuale generazione, questo ritmo è lentamente rallentato sino a casi come quello di Red Dead Redemption 2 uscito nel 2018 e a circa cinque anni di distanza da GTA 5.

Secondo lo YouTuber Swegta, specializzato nel produrre contenuti dei giochi di Rockstar, il publisher Take-Two vorrebbe che lo studio tornasse ai precedenti ritmi di lavoro. Su Twitter, Swegta ha scritto: «Secondo quanto ho saputo Take-Two starebbe facendo pressioni su Rockstar Games per tornare a un ritmo più frequente di uscite. Anche se questo probabilmente potrebbe essere controproducente per grandi serie come GTA e Red Dead, allo stesso tempo potrebbe spingere lo studio a concentrarsi anche su titoli più piccoli come era accaduto per giochi come Bully e Manhunt». Tra i commenti più interessanti scritti dagli altri utenti Twitter, c'è sicuramente quello di Jake Johnson che ha pubblicato uno schema riepilogativo delle uscite di Rockstar Games negli ultimi vent'anni e che vi riproponiamo qui di seguito.

La visione d'insieme fornita da questa immagine è certamente d'effetto e solleva non pochi interrogativi sulla possibilità di vedere a breve, ad esempio, nuovi titoli come GTA 6. Come abbiamo accennato, bisogna comunque considerare i salti di generazione e anche la tipologia di giochi molto più vasta ed elaborata dei titoli dell'ultimo decennio. A questo bisogna aggiungere quella che il giornalista Jason Schreier aveva definito la "culture of crunch" all'interno di Rockstar Games che nelle fasi finali di sviluppo dei titoli avrebbe avuto ripercussioni molto pesanti in termini di gestione del carico di lavoro e relativo stress degli sviluppatori. L'inchiesta giornalistica era apparsa nel 2018 in un articolo della testata Kotaku.

La riflessione generale sicuramente suggerita da queste indiscrezioni è se i giocatori cerchino davvero soltanto titoli vastissimi e con contenuti open-world sterminati come potrebbe essere per un GTA 6 o se preferirebbero avere titoli più brevi e diversificati com'era accaduto sino ai tempi della PlayStation 3. Gli attuali tempi di sviluppo, inoltre, si sono enormemente dilatati portando anche a frequenti rinvii di titoli come quelli visti di recente e riguardanti giochi molto importanti del calibro di The Last of Us Part 2, Final Fantasy VII e Cyberpunk 2077.

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