GTA Trilogy si autocensura con l'eliminazione della bandiera confederata, scelta giusta?

Ve lo ricordate Phil Cassidy? La sua maglietta sarà diversa e non ritrarrà la bandiera confederata. Un autocensura voluta dagli stessi sviluppatori.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Come ben saprete l'11 novembre avremo finalmente l'opportunità di ritornare a videogiocare i Gran Theft Auto dei primi anni 2000, nonché i primi capitoli in 3D della popolare serie free roaming made in Rockstar Games.

I cambiamenti attesi per questi tre titoli sono principalmente di natura visiva e tecnica, ma a quanto sembra ci saranno modifiche anche per i contenuti. Non conosciamo i dettagli nella sua interezza, ma attraverso il trailer diffuso, qualche appassionato ha notato una particolarità: Phil Cassidy, un personaggio del gioco, indossava nell'originale una maglietta con la bandiera confederata, maglietta che nella remastered sembra completamente diversa, ritraendo un banale disegno.

Inutile sottolineare di quanto questo "cambiamento" abbia già fatto infuriare diversi appassionati, cominciando a richiamare il classico "politicamente corretto". In realtà la bandiera confederata è ormai vista come un simbolo suprematista per i "bianchi" e di conseguenza sta ricevendo diversi ban in tantissimi contesti, sia d'intrattenimento che non, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti al Campidoglio di Washington.

Non sappiamo se altri contenuti verranno modificati o tagliati, visto che i GTA dei primi anni 2000 erano piuttosto libertini nelle tematiche e, volendo, tantissime cose potrebbero venire effettivamente tolte o cambiate (ci auguriamo di no). A ogni modo, Phil Cassidy, da oggi, vestirà una simpatica maglietta nera con un teschio, pur sempre inquietante.