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Recensione - Test del Nintendo 3DS, la nuova console portatile con lo schermo 3D.

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a cura di Tom's Hardware

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Andiamo subito al dunque: spento, il 3DS non rappresenta una particolare innovazione nella linea delle console portatili Nintendo. Le sorprese però sono nascoste all'interno del dispositivo. La scheda grafica è una DMP PICA200 (133MHz), e per quanto riguarda la CPU la console ha un doppio chip ARM 11 da 266 Mhz, ossia una velocità di sistema doppia rispetto al DSi e quadrupla rispetto al DS standard e al DS Lite.

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Per quanto riguarda le prestazioni della console, nella maggior parte dei casi il gioco sul 3DS è molto fluido. Usando funzioni di Realtà Aumentata però si notano occasionali cali di framerate, sopratutto nelle scene più intense del gioco. Questo problema potrebbe essere causato dai software, quindi speriamo che aggiornando il firmware, Caccia alla faccia e Carte R.A. siano fluidi quanto Super Street Fighter IV.

Il 3DS è dotato dello stesso modello di fotocamera del DSi e DSi XL. Le tre fotocamere presenti (una interna e due esterne) sono VGA (0.3 MP) e la loro posizione sulla console è davvero funzionale, sopratutto con giochi che sfruttano la realtà aumentata o per scattare foto da utilizzare in Mii Creation. Se volete semplicemente scattare una foto, 2D o 3D, le fotocamere risultano però davvero disastrose. Di certo non ci aspettavamo un sistema di fotocamere HD, o un sensore da 5 megapixel, ma almeno un passaggio da 1.3 a 3 megapixel non sarebbe stato male.

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Oltre al display 3D, ci sono altri notevoli cambiamenti nel 3DS rispetto al DS Lite e DSi. Il pannello inferiore è un semplice display LCD touch-screen da 3 pollici, con una risoluzione di 320x240, rispetto alla 256x192 delle console DS Lite e DSi.

Lo schermo superiore invece si allontana completamente dagli standard delle vecchie console portatili, poiché in poco più di 3.50 pollici racchiude una risoluzione totale di 800x240, ossia 400x240 per ogni occhio. Per dirla in un altro modo: i DS, DS Lite e DSi hanno 98.304 pixel, mentre il 3DS ne offre 268.800, ossia un aumento del 273%. Il display superiore è la parte in cui avviene l'azione, proprio come nelle altre console DS, e la resa è davvero sorprendente.

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Passiamo ai pulsanti: l'elemento fondamentale di questa nuova console è lo stick analogico. Chiamato ''Circle Pad'', il controller analogico è una caratteristica tipica delle console da salotto, e funziona come quelli sulla PSP di Sony. Con i giochi che abbiamo testato, il Circle Pad funziona davvero bene. Forse alcuni di voi preferiranno utilizzare il D-Pad, per una questione di abitudine. La barra Home si trova al di sotto del display inferiore e dispone di tre funzioni diverse: Start, Select e Home. I primi due pulsanti sono ormai conosciuti da tutti i giocatori, mentre il tasto Home serve per richiamare le funzioni del sistema. Altri pulsanti sono un Wireless switch per attivare o disattivare la rete senza fili, il 3D switch per regolare il livello dell'effetto tridimensionale e un pulsante per regolare il volume.

Il 3DS usa le cartucce per i videogiochi, ma rispetto agli altri DS, la nuova console fa un passo avanti introducendo un nuovo sistema di archiviazione, che ora conta su una scheda SD. Nella sfortunata ipotesi di perdere un gioco (magari un prestito a lunghissimo termine), almeno si potranno recuperare i salvataggi.

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La card SD offerta da Nintendo ha una capacità di 2 GB, ma naturalmente potete acquistarne di più grandi in ogni negozio. Durante le nostre prove tuttavia questo taglio si è rivelato più che sufficiente.

Nintendo ha incluso anche un accelerometro e un giroscopio, entrambi utilizzati spesso per giocare.