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a cura di Michele Pintaudi

Editor

Sono passati ormai già tre anni dall’estate 2016, momento nel quale abbiamo assistito all’affermazione di un fenomeno capace di catalizzare per i mesi a seguire l’attenzione del pubblico di tutto il mondo: Pokèmon Go. Poche volte prima di allora un prodotto del genere era riuscito a penetrare in maniera così rapida ed efficace nella cultura popolare: ancora lo scorso anno, il titolo prodotto da Niantic vantava infatti introiti per quasi 800 milioni di euro, superando di gran lunga la maggior parte dei colossi nel mercato del mobile gaming.

Da quel 6 luglio 2016, insomma, qualcosa è cambiato nel mondo dei videogiochi: si è venuti a conoscenza, poco alla volta, di quello che altri non è che un nuovo approccio al media stesso. Tre anni dopo Niantic Labs ci riprova con Harry Potter Wizards Unite, nuovo progetto in realtà aumentata che ha debuttato pochi giorni fa su iOS e Android e che ha già raggiunto risultati più che soddisfacenti, oltre che a un responso generalmente positivo da parte di critica e pubblico.

Il confronto con il predecessore è inevitabile, così come ovvia è la domanda che tutti si pongono da qualche settimana a questa parte: riuscirà Harry Potter Wizards Unite a raggiungere il successo di Pokèmon Go? Noi di Game Division proveremo oggi a rispondere al quesito, ponendo a confronto i due titoli e riflettendo in prospettiva sullo scenario che ci attende nei prossimi mesi.

Alla scoperta di Harry Potter Wizards Unite

Come ampiamente pronosticabile, le meccaniche di gioco di Harry Potter Wizards Unite non si vanno a discostare troppo da quelle già conosciute e consolidate di Pokèmon Go. Il nuovo prodotto di casa Niantic, sviluppato in collaborazione con WB Games San Francisco, risulta infatti estremamente semplice da comprendere: il giocatore può così entrare sin da subito nel vivo dell’azione, vivendo tutte le componenti dell’esperienza di gioco in modo pressochè immediato.

Subito dopo il download, è infatti possibile creare il proprio alter ego scegliendo casata di appartenenza e, raggiunto il sesto livello, anche una professione tra Auror, Insegnante e Magizoologo. L’obiettivo del gioco è di indagare sulla Calamità, un incantesimo lanciato da un perfido quanto misterioso mago che minaccia di sconvolgere l’equilibrio tra il mondo magico e quello dei babbani: nel farlo dovremo catturare le decine e decine di creature magiche – dette Soqquadri – guadagnando così punti esperienza utili ad incrementare il nostro livello.

Un prodotto semplice e immediato dunque, che grazie a queste caratteristiche mira a raggiungere e magari superare gli stupefacenti risultati di Pokèmon Go. In tal senso la strada da fare è ancora molto lunga e tutta in salita, ma abbiamo visto già in passato come nulla è impossibile grazie all’elemento rappresentato dalla condivisione. Ecco, proprio la condivisione può essere il fattore in grado di decretare il successo di Harry Potter Wizards Unite: Pokèmon Go ha infatti costruito il proprio successo attraverso la creazione e la fidelizzazione di una community di appassionati, parte a sua volta di una delle fanbase più grandi che esistano al mondo.

Un brand come i Pokèmon non ha infatti bisogno di presentazioni: tutti, senza alcuna esclusione, lo conosciamo almeno superficialmente e ne conosciamo allo stesso modo la portata a livello globale. La serie nata dalla penna dell’inglese J.K. Rowling non è da meno: stiamo parlando di un marchio che ha fruttato quasi 8 miliardi di dollari nel mercato cinematografico, e che ha superato le 500 milioni di copie vendute in quello editoriale. Un vero e proprio emblema, un fenomeno che tra libri, pellicole, rappresentazioni teatrali e anche prodotti videoludici può veramente vantare una presenza a 360 gradi nell’odierna pop culture.

Harry Potter Wizards Unite dovrà dunque costruire il proprio successo potendo contare su un gruppo di appassionati tra i più folti al mondo, elemento che rappresenta a onor del vero sia dei grossi punti a favore che dei rischi altrettanto importanti. I fan di Harry Potter sono infatti, con ragione, molto esigenti e protettivi nei confronti dell’universo narrativo creato dalla Rowling: fondamentale sarà dunque disporre di un prodotto ad esso fedele, capace di rievocare la magica atmosfera che tutti abbiamo imparato ad amare da più di due decenni.

Un nuovo viaggio ad Hogwarts

Negare di aver desiderato, durante la nostra infanzia o all’inizio dell’adolescenza, di ricevere la tanto agognata lettera da Hogwarts sarebbe mentire ed è proprio questo che Wizards Unite  ci vuole offrire: la possibilità di compiere, finalmente, il viaggio tanto desiderato. Come Pokèmon Go ci metteva nei panni di un allenatore a tutto tondo, la nuova fatica di Niantic Labs compie la medesima operazione con il franchise di Harry Potter: funzionerà?

Riflettere su questioni del genere è un processo che porta, inevitabilmente, a constatare quanto all’uscita Pokèmon Go fosse a tutti gli effetti una vera e propria novità quasi assoluta. Prima di allora Niantic aveva già provato con Ingress (nato nel 2012 da una collaborazione con Google) ad affermarsi nel mondo della realtà aumentata, ma senza nemmeno aspirare alla consacrazione vista con il più celebre successore.

L’effetto novità è stato, a conti fatti, uno degli elementi che più hanno determinato il successo di Pokèmon Go: fattore su cui Harry Potter Wizards Unite non potrà contare, rischiando così di essere etichettato come una semplice “minestra riscaldata”. L’impresa a cui dovranno aspirare gli sviluppatori sarà dunque quella di offrire un prodotto capace di differenziarsi, e per farlo dovranno lavorare in maniera seria e minuziosa anche in fase di supporto post lancio. Non dimentichiamo infatti che il dominio di Pokèmon Go è stato il risultato di un continuo e costante processo di aggiornamento, teso ad inserire novità e modi sempre più ingegnosi per coinvolgere la community.

Possiamo qui collegarci ad un’altra discriminante, costituita dalla viralità: oggi i risultati raggiunti da un prodotto vanno misurati anche sulla base del relativo impatto mediatico. Non si tratta dunque di un discorso legato prettamente all’utenza, ma a quanto il prodotto stesso abbia tutte le carte in regola per continuare a far parlare di sé.

Nel rispondere alla domanda che dà il titolo a questo pezzo, ci sentiamo dunque di affermare quanto sia necessaria un’analisi nel lungo periodo. Solo il tempo infatti potrà dirci in maniera certa dove potrà arrivare Harry Potter Wizards Unite: gli ingredienti per un nuovo successo ci sono tutti, staremo a vedere se riuscirà ad affermarsi come uno dei trend più rilevanti di quest’estate.

Vi lasciamo invitandovi a continuare a seguirci per ulteriori approfondimenti su Harry Potter Wizards Unite e, soprattutto, a dirci la vostra: avete già scaricato il gioco? Quali sono le vostre primissime impressioni?

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