Hogwarts Legacy | Data di uscita, gameplay e tutto quello da sapere

Hogwarts Legacy si mostra finalmente in un lungo gameplay, in cui possiamo assaggiare meccaniche, elementi artistici e guizzi narrativi.

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a cura di Ecleto Mucciacciuoli

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Lo State of Play di PlayStation ha finalmente fatto luce su uno dei giochi più attesi del 2022: Hogwarts Legacy. Parliamo di un titolo non solo atteso da tutti gli appassionati del mondo videoludico, ma anche del mondo immaginifico della saga di Harry Potter. Nell’ultimo ventennio il franchise ha ingolosito il pubblico con diversi titoli dalla qualità altalenante, sebbene pregni di squisito fan service. Questa volta però, al timone ci sono gli sviluppatori di Avalanche Software.

A quasi tutte le opere targate Harry Potter mancava qualcosa per incarnare a tutti gli effetti le varie sfaccettature dell’universo letterario. Alla luce delle ultime rivelazioni in ambito di gameplay e ai guizzi narrativi proposti, cerchiamo di ricomporre il mosaico intorno a Hogwarts Legacy. D'altronde, con il passare degli anni, è ormai imperativo ridare linfa al ciclo vitale di uno dei fantasy più amati del mondo, magari facendo avvicinare nuovi appassionati. Come mai è un fenomeno interessante sia per l’industria videoludica, che per il mondo dell’intrattenimento in generale? Vi ricordo che l’uscita del gioco è fissata per questo fine 2022, sulle piattaforme di PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Serie X/S e PC.

La storia tra elitarismo magico e ribellione

La storia, innanzitutto, è una perla inedita in Hogwarts Legacy. Non è un discorso confuso basato sulla nostalgia e che affoga nell’hype, semplicemente analizza una prospettiva che avremmo sempre voluto scoprire. Elfi e goblin nei film canonici sono spesso rimasti ai margini della narrativa, ma veniva citato più volte il loro potere arcano, sebbene fossero sprovvisti di bacchetta. La magia nel mondo di Harry Potter è sempre stato un dono elitario e conservativo, ma mai abbiamo curiosato alle radici si tale potere. La trama di Hogwarts Legacy ci trascina in un universo magico di fine ‘800, in cui serpeggia una ribellione di goblin di cui conosciamo poco e nulla. Al loro fianco, però, sono presenti anche maghi oscuri dalle sinistre intenzioni, che sembrano aver interessi simili a quelli delle creature belligeranti.

Questo scontro tra bene e male per il dominio sui segreti magici, potrebbe essere la tanto agognata occasione per risalire al grande scisma che ha fratturato la magia tra gli esseri viventi. Il nostro avatar virtuale possiede una storia nebulosa e intrisa di mistero, ma potrebbe relazionarsi con qualche volto legato alle icone che tutti noi conosciamo. A quanto pare non siamo originari del posto e partiremo direttamente dal quinto anno. Sembrerebbe che la nostra natura sia di grande interesse per le forze maligne che tentano di penetrare nella scuola, ma possiamo vantare di un apprezzabile intelletto magico. L’escamotage narrativo non credo sia fine a se stesso, anche perché, partendo da un avanzato corso di studi, potremmo già aver accesso a molti incantesimi. Da non sottovalutare il possibile risvolto presentato: noi potremmo, in qualche modo, essere anche dei cattivi nel mondo.

Hogwarts Legacy è un tributo d'amore agli appassionati

L’ambientazione di Hogwarts Legacy non ha una vera e propria dicotomia, non si nasconde dietro una rigida divisione. La promessa è quella di un open world ricco e variopinto, che ha come punto nevralgico la scuola di magia e stregoneria. La ristrutturazione digitale dall’imponente castello salta subito all’occhio ed è teatro di molti scorci, che abbiamo vissuto tra le pagine dei libri. Ogni cosa vista nel gameplay era viva e pulsante, dai quadri alle aule, passando per gli incantati dormitori. Da lodare la presenza di Pix e la cucina degli elfi, elementi sconosciuti per gli amanti delle pellicole, ma che aiutano a dar colore alla scuola.

L’idea sembrerebbe quella di dar vita a tutti quei dettagli che gli appassionati della saga non hanno mai assaporato su grande schermo e che hanno visto animare solo nella propria immaginazione. Fortunatamente l’esperienza non è circoscritta alla preparazione scolastica in Hogwarts Legacy, poiché si potranno esplorare gli orizzonti della terra magica vicina. Che sia in sella a una scopa e a cavallo di un ippogrifo, potremmo sgattaiolare nelle radure, scivolare tra i boschi ombrosi o scavalcare i limiti dell’ambizione per sconfinare in dungeon segreti. Le attività nella scuola di Hogwarts Legacy grondano di magia da tutti i pori. Ci saranno puzzle game stimolanti e lezioni in cui perfezionare gli incantesimi.

L'unico limite è l'ambizione

Si presuppone che la struttura, in termini di game design, spronerà il giocatore a sfruttare le aule e gli spazi magici a Hogwarts per potenziare e perfezionare le proprie abilità. Il raggiungimento di traguardi, tramite sfide e test scolastici, renderà più performanti e duttili i nostri poteri, perciò dovremmo seguire con cura le dinamiche formative per prepararci al mondo che c’è fuori. Saranno presenti decine di incantesimi da poter sfoderare in battaglia e per superare luoghi inaccessibili, molti dei quali ottenibili nelle mura del castello e - immagino - dopo la risoluzione di missioni secondarie dedicate.

La personalizzazione sembra essere un altro fattore rilevante per il gameplay, poiché potremmo acquistare abiti, oggetti e ingredienti per le pozioni. Sebbene sui primi bisognerà provare con mano per capirne l’efficacia, sulle pozioni abbiamo già un po’ di materiale. A quanto pare avremo la possibilità di miscelare intrugli incantati in grado di sprigionare effetti benefici, che ci metterebbero in una situazione di vantaggio durante gli scontri. Non tutti gli ingredienti sono reperibili nelle mura scolastiche, quindi occorrerà esplorare la brulicante natura circostante, acquistarne alcuni nei negozi presenti nel mondi di gioco - magari ad Hogsmeade - o nella Stanza delle Necessità. Quest’ultima sembra avere una funzione a tempo, che ci permetterà di raccogliere o studiare da vicino alcuni oggetti utili per le nostre avventure.

Giungendo alla conclusione della disanima, c'è da sgranare gli occhi davanti allo stile di combattimento proposto. Ciò che ci hanno mostrato lascia trasparire un combat system dinamico e frizzante, galvanizzato da un'attenta valorizzazione artistica dei singoli incantesimi. L'ampio spettro di formule arcane promesso vorrebbe valorizzare l'aspetto di personalizzazione del gameplay e di gestione dei punti abilità. Ciò che viene sottolineato nella presentazione è la possibilità di sviluppare e potenziare magie e incantamenti tramite gli alberi abilità, ognuno in grado di far progredire una personale scelta ludica. Si può decidere di usare un approccio stealth, di puntare tutto sugli incantesimi da battaglia o potenziare piante e pozioni da usare negli scontri, Esatto, ci sono piante, come la Mandragora, che possono essere sfoderare contro i nemici.