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Hokko Life, l'erede di Animal Crossing? | Recensione

Hokko Life è il nuovo titolo di simulazione sviluppato da Team17 in uscita su tutte le piattaforme: ecco la nostra recensione.

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a cura di Giulia Serena

Editor

Se pensiamo ai giochi di simulazione, uno dei primi che ci vengono in mente è Animal Crossing: il franchise è riuscito negli anni a creare quasi un genere unico, immediatamente riconoscibile ed efficace. Se però ci fosse un indie in grado non solo di offrire un'esperienza di gioco simile, ma anche di sorpassare il Tripla A di Nintendo? Stiamo parlando di Hokko Life, titolo di Team17 che è stato rilasciato in early access su Steam da luglio 2021, e che il 27 settembre sbarcherà finalmente in una versione finalizzata sulle varie console nel mercato.

Preparatevi a rimboccarvi le maniche

L'incipit di Hokko Life — così come il gamplay, ma di quello parleremo dopo — è molto simile a quello di Animal Crossing: New Leaf; dopo una veloce personalizzazione del vostro personaggio, vi ritroverete in un treno diretto a Hokko. Qui farete subito la conoscenza dei due animali che diventeranno il vostro punto di riferimento nelle prime fasi di gioco: Oma, un elefante rosa proprietario di una locanda, nonché la figura più simile alla Isabelle del titolo Nintendo, e Moss, una giraffa che gestisce il negozio della città.

Ovviamente il centro abitato in cui vi ritroverete, dove la posizione dei pochi edifici già presenti sarà generata casualmente, sarà praticamente disabitato e in decadenza, con una prolificazione di tronchi, erbacce e rocce ovunque. Sarà quindi vostro compito passare da meri ospiti a veri filantropi, rimboccandovi le maniche e sistemando in primo luogo le case già presenti per accomodare voi e altri due villager, e in seguito costruirne altre per i nuovi residenti attratti da Hokko (esatto, non potete scegliere il nome della vostra città a piacimento).

Hokko Life è, come ogni gioco di simulazione che si rispetti, ricco di cose da fare al principio, tra l'accumulazione di risorse e di denaro e il crafting degli oggetti necessari per edificare le case dei primi villager. È infatti possibile, dopo aver sbloccato l'agenzia immobiliare, acquistare nuove abitazioni dove far traslocare gli animali in visita temporaneamente nella città; difatti, nonostante si possa scegliere di costruire edifici di varie dimensioni, al momento non c'è modo di ingrandire la propria dimora, che rimarrà la stessa nel corso della partita, limitando così di molto l'arredamento che può contenere.

La noia? Non sappiamo cosa sia

Quello che ci ha stupito maggiormente nel corso del gameplay è che, anche una volta superata la fase iniziale di "frenesia", le attività da svolgere non diminuiscono, anzi: una volta raggiunto un numero considerevole di abitanti e sbloccato le attività principali Hokko Life continua a sorprendere, offrendo ai giocatori richieste continue da soddisfare e nuove aree della mappa da sbloccare ed esplorare, tra cui la fattoria dove è possibile coltivare frutta e ortaggi (elemento che i fan di Stardew Valley apprezzeranno particolarmente), la miniera, risorsa inesauribile di materiali preziosi, e infine la stazione dei treni.

Nonostante non ci sia una vera narrazione lineare da seguire dato che una volta superare le missioni principali iniziali sarete abbandonati a voi stessi, tutti gli elementi vengono sbloccati naturalmente con il passare delle ore di gioco, mantenendo sempre alto l'interesse e la voglia di proseguire nella partita. A questo proposito, le funzionalità in Hokko Life sono talmente tante da sentirsi disorientati all'inizio, soprattutto per quanto riguarda il crafting e la personalizzazione degli oggetti: potrete non solo cambiare il colore di qualsiasi creazione mediante le vernici, ma anche creare qualsiasi pezzo di arredamento da zero, utilizzando forme e materiali a piacere.

È quindi possibile dare completamente sfogo alla fantasia, dando vita a serie di mobili con cui arredare non solo la propria casa, ma anche quelle dei villager, che al loro arrivo saranno pressoché vuote. Uno degli aspetti più intriganti dell'indie di Team17 è infatti la facoltà di spostare qualsiasi oggetto, ovunque esso sia, dall'arredamento nelle abitazioni degli abitanti ai cestini all'interno dei negozi; i giocatori hanno quindi carta bianca nella decorazione della città, plasmandola a proprio gusto e piacimento. Su questo fronte l'unica mancanza è l'assenza del terraforming, funzionalità che ha cambiato totalmente l'esperienza di gioco in Animal Crossing: New Horizon e che, per ora, su Hokko Life manca.

Inoltre, se siete particolarmente soddisfatti delle vostre creazioni, potete decidere di esporle nel "Catalogo Creatore", un portale dov'è possibile caricare i propri prodotti e scaricare quelli degli altri giocatori, aggiungendoli così alla vostra collezione e posizionandoli nella vostra città. Gli sviluppatori, grazie anche a un canale Discord attivo dall'uscita della versione in early access, indicono regolarmente contest nei quali è vengono premiati gli utenti più creativi; non possiamo che sperare che questo supporto continui anche con il rilascio per console dell'opera, aumentando ancora di più l'interazione tra i giocatori e introducendo la possibilità di visitare le altre città, opzione al momento non attiva.

Le mancanze, e le qualità di Hokko Life

Per quanto Hokko Life abbia delle mancanze facilmente colmabili con il tempo, ciò che ci fa ben sperare per il futuro è l'incredibile attenzione per i dettagli riscontrabile in ogni aspetto del gioco. Nel corso della partita siamo stati infatti piacevolmente sorpresi a più riprese nello scoprire particolari che non sono presenti nemmeno nel cugino di casa Nintendo. Per esempio, il sistema di pesca è molto più complesso e realistico, richiedendo al giocatore di muovere l'analogico in base alla direzione del pesce e tenendone d'occhio la veemenza; all'abbattimento di un albero il terreno si scuote a causa dell'impatto, e l'innaffiatoio non è magicamente sempre pieno come nella maggior parte dei titoli di simulazione, ma va riempito frequentemente in uno specchio d'acqua. Tutte piccolezze che rendono l'esperienza più ricca e fanno capire l'impegno apportato dagli sviluppatori al fine di creare un'opera più completa possibile.

Ovviamente, come ogni videogioco e soprattutto ogni indie, Hokko Life non è privo di difetti: svariati glitch e bug sono disseminati qua e là, soprattutto per quanto riguarda l'interazione tra i personaggi e l'ambiente circostante, ma nulla che non possa essere risolto con degli aggiornamenti. Noi abbiamo avuto modo di provare il titolo nella versione per Nintendo Switch e, nonostante non ci si possa aspettare la grafica completamente fluida di un Tripla A, l'aspetto estetico è piacevole, soprattutto quando giocato in dock. Lo stile dei villager — che in totale al momento sono 24 — è adorabile, mentre le razze variano soprattutto tra cervi, conigli, elefanti, gatti; purtroppo gli abitanti hanno tutti un carattere "generico" e questo si rispecchia nelle loro conversazioni, ma per lo meno nell'aspetto mostrano tratti distintivi che li rendono curiosi e originali.

L'ultimo aspetto di cui vogliamo trattare è la colonna sonora, che non ci ha entusiasmato. Trattandosi di un'opera dove le sessioni di gioco possono durare anche ore, è importante avere un sottofondo che non ricada nella monotonia e che non irriti in seguito un ascolto prolungato. Purtroppo in Hokko Life è presente solo un'unica canzone durante l'arco di tutta la giornata — al contrario di Animal Crossing, dove cambia a rotazione seconda dell'orario — e, per quanto non sia particolarmente brutta, a lungo andare ascoltare le stesse note diventa tedioso. Si ha un cambio di melodia solo all'interno dei negozi, ma questo di certo non basta per spezzare la ripetitività; un consiglio dunque: se avete in programma di giocare per un pomeriggio intero, abbassate il volume e fate partire una playlist su Spotify.

Voto Recensione di Hokko Life - Nintendo Switch


7.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Attenzione per i dettagli quasi maniacale

  • - Possibilità di spostare e personalizzare qualsiasi oggetto

  • - Grafica piacevole e originale

Contro

  • - Sistema di crafting inizialmente difficile da capire

  • - Mancanza di possibilità di espandere la propria casa

  • - Poco riguardo per l'aspetto multiplayer

  • - Colonna sonora ripetitiva

Commento

Rispondendo alla domanda posta nel titolo, Hokko Life rappresenta non solo un degno erede di Animal Crossing, ma anche un potenziale upgrade. Per quanto il titolo di Team17 abbia delle mancanze, soprattutto per quanto riguarda la modalità multiplayer e la personalizzazione della struttura della città, le premesse sono ottime, e con un supporto continuo da parte degli sviluppatori potrebbe diventare uno dei giochi di simulazione più completi nel mercato. La cura per i dettagli è ammirevole, così come la quantità elevata di funzionalità e di missioni da svolgere per gli abitanti, permettendo al giocatore di proseguire nella partita senza ricadere nell'oblio del non avere nulla da fare, ovvero l'incubo peggiore per questo genere. Diamo quindi un sette e mezzo come incoraggiamento, con la speranza che il titolo si evolva e migliori col tempo.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Hokko Life - Nintendo Switch

Hokko Life - Nintendo Switch