Il mondo del gaming indie celebra un nuovo successo straordinario, e Team Cherry è già al lavoro sul futuro di Hollow Knight: Silksong. Dopo sette anni di sviluppo che hanno messo a dura prova la pazienza dei fan, il metroidvania più atteso del decennio ha finalmente conquistato le classifiche del 2025, confermandosi come uno dei titoli più riusciti dell'anno. Ma la notizia che farà esultare i giocatori arriva proprio ora: lo studio australiano ha ufficialmente confermato che sono in cantiere contenuti scaricabili aggiuntivi per espandere l'avventura di Hornet.
La conferma arriva direttamente da Ari Gibson, co-fondatore di Team Cherry, in un'intervista rilasciata a Bloomberg. Tuttavia, chi si aspetta un'espansione in tempi rapidissimi dovrà moderare l'entusiasmo: lo sviluppatore ha chiarito che i contenuti aggiuntivi arriveranno "in un periodo di tempo ragionevole e non tra sette anni", una dichiarazione che suona quasi come un mea culpa dopo l'attesa biblicamente lunga per il gioco base.
Al momento, Gibson e il co-fondatore William Pellen hanno ammesso di avere solamente "alcune idee vaghe" su cosa includerà questo DLC. L'approccio cauto dello studio riflette una lezione appresa duramente: non fare promesse eccessive e rischiare di deludere una fanbase già provata dall'attesa. La trasparenza, seppur frustrante per chi vorrebbe dettagli concreti, rappresenta un cambio di passo rispetto alla comunicazione quasi inesistente che ha caratterizzato gli anni di sviluppo di Silksong.
Un dettaglio interessante riguarda proprio il ritorno di Steel Assassin Sharpe, un personaggio nemico apparso nel primo Hollow Knight che molti speedrunner e completionisti ricordano con una certa apprensione. Gibson ha confermato che Sharpe e i suoi compagni erano stati inizialmente progettati per Silksong, ma sono stati temporaneamente accantonati per problemi di bilanciamento e per la necessità di dedicare tempo alla lucidatura del contenuto già presente. La loro reintroduzione nel gioco tramite DLC suggerisce che Team Cherry stia pianificando espansioni sostanziali, non semplici pacchetti cosmetici.
Nel frattempo, lo studio continua il supporto post-lancio con patch mirate a perfezionare l'esperienza. Un aggiornamento recente per PC ha abbassato la difficoltà generale del gioco, risposta diretta alle lamentele di una parte della community che trovava alcuni boss e sezioni platform eccessivamente punitive. Un'altra patch ha modificato i famigerati Muckmaggots, nemici che avevano scatenato discussioni accese sui forum per il loro design frustrante, e ha sostituito la localizzazione cinese ufficiale con una traduzione realizzata dai fan, meglio accolta dalla community asiatica.
Gli sviluppatori hanno anche implementato il supporto per il DualSense Edge di PlayStation 5, sfruttando le funzionalità avanzate del controller anche su PC, e risolto diversi bug critici segnalati dai giocatori nelle prime settimane dal lancio. Questi interventi dimostrano un'attenzione al feedback della community che contrasta con il lungo silenzio pre-release.
Particolarmente interessante è la spiegazione fornita da Team Cherry sulla difficoltà elevata del gioco: secondo gli sviluppatori, il level design e il bilanciamento dei nemici sono stati complicati dal fatto che Hornet, la protagonista, è stata progettata come un personaggio estremamente potente e versatile. Le sue abilità di movimento e combattimento, superiori a quelle del Cavaliere del primo capitolo, hanno richiesto agli sviluppatori di creare sfide proporzionalmente più impegnative, risultando in un'esperienza complessivamente più hardcore rispetto al predecessore.