Hundred Days – Winemaking Simulator | Anteprima

Un bicchiere di vino tra le vigne, un'azienda da costruire: questa è l'essenza di Hundred Days, un titolo indipendente radicato nelle tradizioni italiane.

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a cura di Marco Locatelli

Non poteva che nascere nel Monferrato (Piemonte) – precisamente ad Acqui Terme – il videogioco che “insegna” l'arte della produzione del vino. Hundred Days – Winemaking Simulator, del quale già c'è una demo su Steam e sarà disponibile in versione definitiva il 13 maggio (anche su Google Stadia), è infatti un vero e proprio gestionale di azienda vitivinicola.

Un prodotto 100% italiano sviluppato dal team Broken Arms Games, fondato tra i corridoi dell'Università del Piemonte Orientale da Yves Hohler ed Elisa Farinetti e che vanta collaborazioni con aziende blasonate come Milestone e 505 Games per la realizzazione di titoli mobile.

Il Tetris della vigna

In Hundred Days – Winemaking Simulator il giocatore si ritrova da un giorno all'altro il gestore (l'unico, se non si considera l'aiutante/tutorial Teo) di un piccolo vigneto e relativa azienda vitivinicola nelle Langhe. Nella nostra demo siamo partiti con un piccolo terreno di Barbera, vitigno autoctono del Piemonte e da cui si ricava il vino omonimo.

L'obiettivo è ovviamente quello di sbarcare il lunario grazie alla produzione di vino. E per farlo il vino dovrà ovviamente essere di altissima qualità. Il sistema di gioco di Hundred Days ruota attorno ad alcune attività “base” da eseguire sul campo (come potatura, vendemmia o imbottigliamento, tanto per citarne alcune delle tantissime) che vengono declinate sotto forma di carte. Queste carte corrispondono a loro volta - a seconda della complessità e durata dell'operazione - a dei blocchi che vanno incastrati e ruotati all'interno di una plancia.

Una sorta di Tetris, insomma, che vuole evidentemente rappresentare la chiave strettamente ludica dell'offerta targata Broken Arms Games e fare da collante fra gioco e realtà/simulazione. Solo una prova del gioco completo ci saprà però dire se questo approccio avrà funzionato o reso l'esperienza in qualche modo solo più macchinosa o artificiosa.

Ogni carta ha un numero che indica i giorni necessari ad eseguire quella determinata attività, ad esempio, saranno necessari 3 giorni per la vendemmia oppure 2 per il diserbo e così via. Ovviamente le operazioni non potranno essere eseguite in qualsiasi condizione meteorologica, e così quando cadrà neve o pioggia i lavori alla vigna si dovranno per forza fermare per poi riprendere solo quando il tempo o il cambio di stagione lo permetteranno. E va sempre tenuto d'occhio il conto.

Il vino, dal vigneto alla vendita

Il giocatore potrà seguire tutto il processo di produzione del vino: messa a terra dell'uva, potatura, scacchiatura, diserbo, diradamento, cimatura e, infine, la tanto anelata vendemmia. Dalla vendemmia poi si può partire con la vinificazione: pigiatura, fermentazione, pressa, fermentazione malolattica, invecchiamento, imbottigliamento. Ovviamente ogni passaggio richiederà al giocatore importanti scelte, ad esempio, se attivare o meno azioni aggiuntive per incrementare o diminuire i livelli di tannino nel vino con la follatura e i rimontaggi. E queste influiranno ovviamente - ed è proprio questo l'obiettivo - su caratteristiche come acidità, dolcezza e corpo del vino. Maggiore sarà l'equilibrio fra questi componenti, anche in base alla tipicità del vitigno, e migliore sarà la qualità finale del nettare.

Terminato il cerchio produttivo si passa poi alla vendita, previa degustazione di esperti che daranno un valore di mercato al vino. Va da sé che più alta sarà la qualità del nettare e più alto sarà il rating e quindi il prezzo di una bottiglia.  Il gestionale Hundred Days – Winemaking Simulator offrirà inoltre diverse strade per sviluppare la propria azienda vitivinicola e ampliarla sotto diversi punti di vista, dalla cantina alle tecnologie adottate.

Alla stregua di un vero e proprio RTS è infatti presente un albero di sviluppo che permette di potenziare alcuni aspetti dell'azienda: nuovi trattori, vasche per il magazzino, punti vendita, botti per l'invecchiamento, o l'ufficio commerciale per potenziare la presenza sui media, ad eventi e fiere. Power up che offriranno al giocatore ventagli sempre più ampi nelle opzioni produttive verso la strada del vino "definitivo".

Conclusione

Anche se la versione dimostrativa non ci ha permesso di approfondire molti elementi, sembra che il gioco dei ragazzi di Acqui Terme voglia tenere fede alla sua missione: raccontare e promuovere il vino piemontese. Ogni passaggio e ogni attività viene infatti esplicitata in modo facilmente comprensibile anche per un neofita. Hundred Days accompagna il giocatore per mano nella realizzazione del suo vino, e non servono particolari basi conoscitive in tema enoico.

Hundred Days – Winemaking Simulator ha quindi le carte in regola per avvicinare un pubblico ampio, nonostante la sua specificità. Resta da vedere se l'esperienza di gioco riuscirà a rivelarsi sufficientemente stimolante e diversificata anche dopo diversi giorni di gioco.

Hundred Days uscirà il 13 maggio, ma potete giocare una demo del gioco accedendo alla sua pagina di Steam,