I creatori di Dungeon Siege chiedono la carità su Kickstarter

La campagna di donazione per Wildman su Kickstarter si è trasformata in una vera e propria impresa di salvataggio per Gas Powered Games, responsabili del progetto e creatori di giochi come Dungeon Siege e Supreme Commander. Il boss dell'azienda ha lasciato a casa quasi tutti i dipendenti, ma la speranza è l'ultima a morire.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

Gas Powered Games, sviluppatore di Dungeon Siege e Supreme Commander, potrebbe chiudere i battenti da un momento all'altro. La software house ha infatti investito gli ultimi "spiccioli" in Wildman, uno strano incrocio fra un gioco di ruolo e uno strategico in tempo reale.

Tempi duri per Wildman e gli sviluppatori di Gas Powered Games

I risparmi dell'azienda non sono tuttavia sufficienti per finanziare completamente questo titolo, così Chris Taylor, amministratore delegato di Gas Powered Games, ha deciso di puntare su Kickstarter per cercare di raggranellare un milione e centomila dollari. Taylor ha  ammesso di aver scommesso tutto su questo progetto e a quanto pare al momento la scommessa non sta andando molto bene.

L'imprenditore ha infatti lasciato a casa gran parte del personale dell'azienda, circa una quarantina di dipendenti, nei giorni successivi al debutto di Wildman su Kickstarter e ha spiegato la situazione agli appassionati tramite un video pubblicato sul celebre sito web. Nel filmato Taylor ha ammesso di aver mantenuto alcune figure chiave dello studio così come i reparti indispensabili alla sopravvivenza dell'azienda.

La campagna di finanziamenti per Wildman si è quindi trasformata in una sorta di ultimatum per garantire il futuro di Gas Powered Games, e Taylor ha perfino chiesto un consiglio ai fan sulla cosa migliore da fare.

Ovviamente la risposta è stata un coro di voci che auguravano all'azienda di provare a ultimare lo sviluppo del gioco e lo stesso Taylor si è dimostrato più fiducioso nei giorni successivi alla pubblicazione del filmato su Kickstarter, al punto da valutare il rientro di alcuni dipendenti nello staff attualmente al lavoro su Wildman.

"Non voglio fare alcun tipo d'ipotesi allo stato attuale ma le cose sembrano andare molto meglio e credo ci sia ancora una lunga strada da percorrere. Sto già facendo telefonate e organizzando incontri per parlare ai membri chiave del team e farli tornare al lavoro, in modo da partecipare a questa campagna. Almeno ora sono tutti consapevoli della situazione, senza sorprese", spiega il boss dell'azienda.

Il rischio più grosso è che se le donazioni non dovessero raggiungere l'obbiettivo Taylor dovrebbe lasciare andare via tutti e chiudere baracca e burattini senza pagare nemmeno la liquidazione e le ore di permesso o di ferie accumulate. Ma come sta andando Wildman su Kickstarter?

Alcuni bozzetti di Wildman, con diverse varianti del protagonista - Clicca per ingrandire

Attualmente il gioco è riuscito a raggranellare più di 270mila dollari. Considerando che mancano ancora 25 giorni per raggiungere l'obbiettivo prefissato ci sono buone probabilità che il titolo veda la luce, come confermano le analisi di siti web specializzati nel "predire" il successo o il fallimento dei progetti su Kickstarter.

Chiaramente bisogna considerare che negli ultimi giorni sia Wildman sia Gas Powered Games hanno potuto sfruttare l'eco mediatico delle notizie sui licenziamenti, al punto che qualche maligno potrebbe pensare che sia stata una mossa studiata ad arte

Noi preferiamo non credere che ci sia qualcuno disposto a giocare con il posto di lavoro di un dipendente, anche se Taylor ha ammesso di aver scommesso tutto su questo gioco, e rinnoviamo il nostro invito a visitare la pagina di Kickstarter del progetto.

Magari il gioco non sarà di vostro gradimento e il gameplay mostrato nel primo filmato di aggiornamento non vi ha convinto, ma in memoria dei vecchi tempi trascorsi con titoli del calibro di Dungeon Siege, Supreme Commander e Total Annihilation, una possibilità a Gas Powered Games si può anche dare, no?