I giochi con i DRM sono essenziali per fare soldi

Square Enix sostiene che i sistemi di protezione siano una parte necessaria dell'industria dei videogiochi e per questo motivo non spariranno presto. Nonostante siano poco accettati dai giocatori sono necessari per ottenere profitti.

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a cura di Roberto Caccia

I sistemi di protezione dei giochi sono una parte necessaria di quest'industria e non sono destinati a scomparire. Questo è il pensiero di Adam Sullivan, Senoir Manager della divisione Business e Legal Affairs di Square Enix America.

Intervistato dai colleghi di TorrentFreak, Sullivan ammette che i DRM non dovrebbe interferire con le abitudini dei giocatori ed è al corrente che per ora non esiste una soluzione perfetta. Tuttavia la necessita di ottenere un profitto fa sì che questa controversa soluzione per la protezione sia destinata a restare nei giochi ancora a lungo.

"Abbiamo la fama di essere molto protettivi nei confronti delle nostre proprietà intellettuali, un fattore che funge da deterrente contro molti aspiranti pirati. Tuttavia l'efficacia è notoriamente difficile da misurare. In parole povere, ci affidiamo ai dati disponibili attraverso i nostri team di vendite e vari rivenditori, oltre al feedback dei consumatori", spiega Sullivan.

Se dunque il parere dei giocatori è importante allora Square Enix dovrebbe aver imparato la lezione: i DRM non piacciono a nessuno. Eppure, nonostante il problema persista, Sullivan spiega che l'azienda continuerà ad applicare la sua strategia antipirateria, considerando al tempo stesso i fattori più importanti per la software house e il target dei propri giochi.

"Finché dovremo preoccuparci di elementi come la privacy dei dati personali, della condivisione di account e di hacking avremo bisogno di una qualche forma di DRM. […] In linea di massima credo che i DRM saranno essenziali nel prossimo futuro", conclude Sullivan. Condividete il suo punto di vista?