I videogiochi compiono 50 anni: da Computer Space a oggi

I videogiochi compiono 50 anni: da Computer Space a oggi, una breve disamina della loro storia.

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a cura di Giulia Arcoraci

Non tutti i giorni il videogioco (inteso come prodotto commercializzato su larga scala) compie ben 50 anni, di tempo ne è passato davvero tanto e in questi anni l'industria videoludica ha vissuto una crescita esponenziale.Molti lettori probabilmente (compresa l'autrice dell'articolo) non hanno potuto vivere in prima persona tutte le generazioni, ma di certo il fenomeno del "retrogaming" tutt'oggi è in forte espansione.

In questa sede è impossibile analizzare tutto quello che è stato il percorso videoludico, perché sarebbe necessario un intero libro, ma si vedranno alcuni titoli e console che hanno "fatto la storia" del videogioco, alcuni forse li conoscerete di fama, altri sono così "vecchi" che probabilmente vi stupiranno.

Si parte proprio dal titolo dell'articolo, ossia "Computer Space", perché questo gioco? Proprio perché è considerato il primo videogioco arcade prodotto su larga scala dalla Nutting Associates, era comunque un titolo piuttosto difficile, basato su "Spacewar!": titolo del 1962, costruito su computer PDP-1 (nell'immagine sottostante).

Con questo specifichiamo che i videogiochi erano chiaramente in produzione anche negli anni precedenti, ma non erano un vero e proprio prodotto commerciale. Per esempio Ralph H. Baer, ingegnere tedesco, produsse nel 1967 "Bucket Filling Game", ossia il primissimo videogioco multigiocatore visualizzabile su televisore.

E qual è stata la prima console del mondo? Fu la Magnavox Odyssey (nell'immagine sottostante), il cui prototipo fu proprio realizzato da Ralph Baer nel 1969, presentata poi ufficialmente il 24 maggio 1972. Ci furono però alcune controversie: tre mesi dopo, infatti, Atari produsse il videogioco PONG (uno di quei titoli che ha fatto la storia), a quel punto la Magnavox denunciò Atari per violazione di brevetto, dato che era quasi identico al gioco di tennis della loro console.

Ma non solo, durante gli anni ottanta la Magnavox denunciò altre società per motivi similari, spesso vincendo o arrivando al patteggiamento; insomma con PONG  era appena iniziata l'era dei videogiochi, per questo le controversie tra prodotti così acerbi e "simili" tra loro erano all'ordine del giorno.

Andiamo avanti, un altro anno da tenere a mente è sicuramente il 1978: l'azienda nipponica Taito produce "Space Invadersche ebbe uno strepitoso successo, era appena iniziata l'età d'oro dei videogiochi arcade. Invito i lettori a riflettere anche su quello che era l'approccio ai videogiochi di quei tempi: le sale da gioco.

Il videogioco era certamente un motivo per incontrarsi con gli amici e socializzare, divertirsi insieme, oggi questo approccio non si è perso, ma è mutato: abbiamo le nostre console a casa, l'arrivo di internet ha totalmente cambiato anche l'industria videoludica. Oggi i giocatori si connettono da casa e giocano insieme, ma non solo, ancora oggi è rimasta la volontà di provare dei titoli con gli amici, ma non è certamente la stessa situazione degli anni ottanta.

Si deve sottolineare come gli anni Ottanta siano stati davvero un'età dell'oro per il videogioco, furono molte le novità introdotte: nacquero gli sparatutto a scorrimento (come Battlezone), ricordiamo Pac-man (titolo che sicuramente i lettori conosceranno per fama). Comparve anche per la prima volta Mario che, originariamente, aveva il bizzarro nome di "Jumpman".

Si affermarono, sempre in quegli anni, gli "home computer" provvisti di joystick: ricordiamo il Commodore 64 (nell'immagine sottostante), commercializzato dal 1982 al 1994.  Lettori, quasi sicuramente saranno tanti quelli di voi che non avranno mai sentito di queste "antiche macchine", però (personalmente) userei una macchina del tempo per provare queste esperienze nel momento esatto in cui nacquero.

Un altro anno importante: nel 1983 nacque il NES (Nintendo Entertainment System) che si sviluppò due anni dopo, fu poi negli anni novanta che con la diffusione dei computer più avanzati e di Internet, l'industria videoludica mutò notevolmente: si diffondono le console portatili, il Game Boy e il Game Gear, con questi si sviluppano importanti saghe Nintendo come Super Mario e The Legend of Zelda.

Ciò che arrivò dopo, come il Nintendo 64 e il DS, poi la Playstation 1, 2 e le console successive (racchiuse tra la sesta e ottava generazione) le conosciamo bene o, almeno, la maggior parte del pubblico sicuramente le avrà vissute in prima persona.

Però l'evoluzione, come avete letto nell'articolo, è stata molto lunga. In particolare nella prima decade del duemila l'industria videoludica ha visto una crescita decisa, anche solo nel passaggio da una grafica PS2 ad una PS3, con la generazione PS4 l'impegno degli sviluppatori è cresciuto moltissimo, così come i ricavi dell'industria (da 2 miliardi di dollari).

Non solo, anche l'esperienza VR è in forte crescita, un'innovazione estremamente interessante e impensabile per i giocatori di molti anni fa. Stiamo entrando in una generazione in cui il costo per produrre videogiochi è pari (o superiore) alla produzione di film hollywoodiani: questo cambia le carte in tavola, rendendo più timorose le case di sviluppo nel buttarsi in progetti totalmente nuovi o che "osano" troppo, per timore di un "flop".

I progetti della nuova generazione sono sicuramente molti e interessanti ma, se notate, anche il pubblico è cambiato: oggi si è diventati molto più pignoli riguardo la quantità di FPS a schermo, il pubblico è più attento e abituato (ormai) a titoli graficamente "incredibile", ossia estremamente avanzati. Soddisfare il pubblico odierno non sarà affatto facile per le case di sviluppo, perché dovranno dar fondo a tutte le loro risorse, non sempre sicuri di risultati certi.

Si chiude l'articolo invitando i lettori ad andare "oltre" quando fruiscono i videogiochi, a sviluppare una capacità critica per apprezzare un'opera nelle sue mille sfaccettature e sì, anche per i suoi difetti. I videogiochi sono opere d'arte e, come tali, continueranno sempre a trasmetterci emozioni, noi siamo qui per viverle a pieno!

Qui è possibile prenotare il Nintendo Game & Watch, una versione speciale dedicata a Zelda che replica la vecchia console di casa Nintendo, in uscita il 12/11/2021.