Il boss di Project Cars contro EA: hanno provato a fregarci

L'amministratore delegato di Slightly Mad Studios ha rivelato un sorprendente retroscena che coinvolge Electronic Arts.

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a cura di Danilo Iaccio

Ian Bell, amministratore delegato di Slightly Mad Studios, ha rivelato in un'intervista con SpotTheOzzie un sorprendente retroscena che ha sancito la fine dei rapporti con Electronic Arts e l'abbandono della serie Need for Speed Shift.

Poche ore prima del debutto di Project Cars 2, il gioco di corse automobilistiche accolto positivamente dalla critica mondiale, Ian Bell ha deciso di togliersi qualche sassolino (o macigno) dalla scarpa.

Electronic Arts

Il CEO del team britannico ha svelato che Electronic Arts aveva offerto loro 1,5 milioni di dollari per lavorare in esclusiva a Need for Speed Shift 3. Slighlty Mad Studios firmò il contratto e a poche settimane dall'inizio dei lavori di NFS Shift 3 e senza nessun avvertimento, l'editore americano decise di cancellare il gioco.

"Mi sembrava un buon affare e diedi il mio via libera. Presi i soldi, pagai i ragazzi, anche con diversi bonus e due settimane prima di iniziare lo sviluppo, Shift 3 venne cancellato. Tutto senza alcun avviso. Dissero solo che non avrebbero più realizzato quel progetto".

"Eravamo in guai seri. Avevano praticamente distrutto il nostro team. Hanno provato a fregarci e anche provato a rubare la nostra tecnologia. Non abbiamo rispetto per EA, sono persone orribili. Non faremo mai più affari con loro".

Parole al vetriolo quelle del capo di Slightly Mad Studios che ha rincarato la dose. "Sono degli stronzi che non hanno rispetto per questa azienda. Non stringeremo mai più un accordo con loro".


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