Il CEO di Activision Blizzard nega le molestie e accusa i sindacati

Il CEO di Activision Blizzard nega le molestie e punta il dito contro i sindacati che hanno fatto di tutto per far montare casi inesistenti.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Nel 2021 Activision Blizzard è stata oggetto di una serie di accuse,  lo Stato della California ha descritto un ambiente tossico dove dipendenti maschi si ubriacavano e si comportavano in modo inappropriato nei confronti delle colleghe, o situazioni in cui gli uomini scaricavano le proprie responsabilità sulle colleghe donne, che non potevano nemmeno godere di alcuna opportunità aziendale. Uno sviluppatore senior di World of Warcraft era così noto per le sue molestie nei confronti delle donne da farsi soprannominare in "Cosby suite" (cercate online il significato).

Ma le notizie sulla causa erano solo l'inizio di una serie di segnalazioni che documentavano il tipo di molestie che si verificavano all'interno dell'azienda. Nel frattempo altre storie vennero alla luce, come il caso di una donna declassata per aver denunciato il suo molestatore, una madre a cui fu rubato il latte materno dai frigoriferi aziendali, nonché come le molestie sessuali subite da una dipendente abbiano portato al suo suicidio.

Bobby Kotick, il CEO di Activision Blizzard, fu accusato dal The Wall Street Journal di essere a conoscenza, di ignorare e, in alcuni casi, di perpetrare direttamente molestie contro i suoi dipendenti. Kotick si è scusato per alcune accuse, ma ne ha negate molte altre.

In una nuova intervista a Variety, Kotick non solo ha negato che ci sia una situazione di abusi diffusa in azienda, ma ha puntato il dito contro i sindacalisti. "Abbiamo fatto ogni tipo di indagine, e non abbiamo mai riscontrato un problema sistemico di molestie", ha dichiarato nell'intervista. "Quello che abbiamo identificato è un movimento sindacale molto aggressivo che ha fatto di tutto per destabilizzare l'azienda".

Kotick ha descritto le segnalazioni riguardanti le molestie e gli abusi sui dipendenti come "fraintendimenti", sostenendo che l'azienda ha una percentuale relativamente bassa di denunce di molestie considerando i suoi 17.000 dipendenti. Un rapporto di trasparenza ha delineato la posizione dell'azienda rispetto a diversi obiettivi dichiarati, come l'aumento del numero di donne impiegate e il numero di reclami per molestie ricevuti e trattati. Secondo il rapporto, l'azienda ha indagato su 116 reclami e ne ha confermati 31, prendendo provvedimenti di qualche tipo. Tuttavia, sembra che il rapporto ometta il numero totale di reclami ricevuti.

Sappiamo anche che Activision Blizzard ha accettato di pagare 35 milioni di dollari alla SEC dopo che è emerso che l'azienda non aveva adeguati sistemi di segnalazione. Inoltre, Activision Blizzard ha raggiunto un accordo da 18 milioni di dollari con l'EEOC (Ufficio delle pari opportunità).

Nonostante Kotick abbia attaccato direttamente i sindacati, ha anche dichiarato di sostenerli, "Ho una madre che era insegnante. Non ho avversione per i sindacati", ha detto. "Ma accuso i sindacati che non rispettano le regole".

Il morale presso Activision Blizzard è stato profondamente compromesso negli ultimi due anni e i dipendenti hanno risposto alle notizie con scioperi e richieste di dimissioni di Kotick. Attualmente, Activision Blizzard sta affrontando una trattativa di vendita a Microsoft, ma la situazione non è ancora definitiva.