Il fascino del goal

Recensione - Test di PES 2012, l'ultima versione del gioco calcistico di Konami

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a cura di Tom's Hardware

Il fascino del goal

Konami non ha trascurato la vera essenza di una partita di calcio e ha cercato d'includere nuove possibilità per costruire le azioni. Per questo motivo non possiamo che essere contenti dell'introduzione della possibilità di chiamare il passaggio fra due giocatori. Il principio è semplice, una volta che un giocatore è in possesso di palla si può prendere il controllo di un compagno per chiamare e ricevere il passaggio. Una caratteristica che si trova già da molto tempo nei giochi della concorrenza e che ci ha messo qualche anno prima di fare la sua apparizione in PES.

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Purtroppo, ci si accorge rapidamente che la nuova funzione è ancora allo stato embrionale. Infatti, una volta che un giocatore s'impossessa della palla bisogna usare la levetta destra del joypad e orientarla verso il giocatore che vogliamo che chiami il passaggio. Il meccanismo non è proprio intuitivo ed è difficile da realizzare, soprattutto se il giocatore è circondato da difensori, ma ci si abitua dopo poche ore. Il sistema è ancora lungi dall'essere perfettamente oliato, anche perché i giocatori che chiamano la palla hanno la tendenza di allontanarsi a tutta velocità (causando innumerevoli fuorigioco) e perché è difficile selezionarli in modo corretto.

La speranza è che Konami migliori e semplifichi questa nuova caratteristica nella prossima edizione, o magari anche in questa grazie a qualche aggiornamento. In ogni caso, quando si riesce a effettuare una chiamata con successo o quando si riesce a ingannare un avversario umano facendo finta di cominciare un invito a chiamare la palla si ha la sensazione di avere un maggiore controllo della squadra, una caratteristica decisamente divertente.

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Finora non abbiamo ancora affrontato la parte peggiore del gioco, la difesa, e purtroppo nelle prossime righe non vi offriremo rassicurazioni. Come con l'attacco, anche la parte difensiva ha potuto contare di qualche novità. Ora, infatti, si può contenere automaticamente un attaccante. Per farlo è sufficiente schiacciare R2 e tenere premuto il tasto X (i controlli si riferiscono al joypad di PS3). In questo modo il nostro difensore effettuerà il pressing sull'avversario quando si deciderà a dribblare, o gli starà incollato se tenterà di sfuggire lungo una traiettoria in diagonale. Con una pressione simultanea sul pulsante quadrato si potrà chiamare un secondo difensore per aiutarci nel compito di riprendere il pallone.

O almeno, questo è quello che annuncia il tutorial del gioco, perché di fatto è impossibile contenere giocatori agili come Messi o di affrontare attaccanti rapidi come Rooney. Purtroppo anche i tackle, troppo corti per essere utili, non aiutano in questo compito. Sembra infatti che i giocatori scivolino sull'asfalto piuttosto che sull'erba.

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I numerosi tutorial potranno insegnarvi qualche trucco per difendervi, attaccare, dribblare e disegnare traiettorie velenose per le punizioni, ma sono realizzati e spiegati talmente male che fanno venire voglia di lanciare il joypad anche al principiante più motivato.

La goccia che fa traboccare il vaso sono i portieri. La loro intelligenza artificiale è semplicemente orribile. Incapaci di trattenere anche il più innocuo dei palloni, saranno responsabili di oltre la metà dei goal e della maggior parte dei calci d'angolo. La loro incapacità di recuperare la palla o di anticipare un attaccante "nascosto" in area di rigore è semplicemente inammissibile. Fortunatamente la patch correttiva già disponibile per il download migliora in modo sensibile il problema, pertanto consigliamo a tutti gli appassionati di affrettarsi a scaricare l'aggiornamento per risolvere questo fastidioso inconveniente.