Il G-Sync cambia le regole del gioco?

Il dilemma è sempre lo stesso: disabilitare il V-sync e convivere con il tearing, o abilitarlo e tollerare stuttering e lag? Nvidia promette di cancellare le nostre preoccupazioni con una tecnologia a refresh rate variabile basata su un modulo hardware chiamato G-Sync. Ecco le prime impressioni.

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a cura di Tom's Hardware

Il G-Sync cambia le regole del gioco?

Già prima di provare la tecnologia avevamo gradito l'impegno di Nvidia per risolvere uno dei veri problemi che impattano sul gaming, e per il quale non erano state mai avanzate altre proposte. Finora la scelta era tra V-sync attivato o disattivato, e ogni decisione era stata accompagnata da compromessi che impattavano sull'esperienza. È sempre stata una decisione che ci ha visto scegliere tra il minore dei mali.

Il G-Sync si propone di affrontare il problema dando ai monitor la capacità di eseguire la scansione con un refresh variabile. Tali innovazioni sono l'unico modo per consentire all'industria di andare avanti e sostenere la superiorità tecnica del PC sulle console e le altre piattaforme da gioco. Allo stesso tempo Nvidia può essere criticata per il mancato interesse verso lo sviluppo di uno standard che i fornitori concorrenti possono adottare. Al momento G-Sync fa leva sulla DisplayPort 1.2.

Ma la vera domanda è: il G-Sync offre tutto quello che Nvidia ha promesso? Se la vostra prima esperienza con G-Sync è la demo tecnologica di Nvidia, si finisce per chiedersi come sia davvero possibile una differenza così netta, o se il test è in qualche modo uno scenario specifico troppo bello per essere vero.

Passando ai giochi reali l'impatto è meno certo. Si passa da una grande differenza a qualcosa di poco evidente. Il tutto è più chiaro quando si fa il salto da uno schermo a 60 Hz a qualcosa con un refresh a 144 Hz e G-Sync abilitato. Abbiamo provato a testare un monitor a 60 Hz con G-Sync per avere un'idea su cosa vedrete con schermi meno costosi in futuro. In determinati casi, è solo il passaggio da 60 a 144 Hz a impattare maggiormente, in particolare se si raggiungono frame rate davvero elevati con una scheda video di fascia alta.

Asus ha intenzione di supportare il G-Sync sul VG248QE, in vendita il prossimo anno a 400 dollari. È un pannello Full HD con refresh rate fino a 144 Hz. Anche se ci aspettiamo molti annunci al CES, Nvidia non ci ha detto quanti altri display avranno moduli G-Sync. Quello che possiamo dirvi, in ogni caso, è che vale la pena attendere. Vedrete una netta influenza del G-Sync in alcuni giochi, mentre in altri si noterà meno. Ma la tecnologia risolve efficacemente l'annosa questione dell'attivazione o disabilitazione del V-sync.

Asus VG248QE Monitor 24 Pollici, Full HD, LED 3D Asus VG248QE Monitor 24 Pollici, Full HD, LED 3D
Asus PG278Q LCD Monitor 27 Asus PG278Q LCD Monitor 27 "

Infine, non possiamo fare a meno di chiederci che cosa farà AMD. L'azienda ha affermato che si sarebbe curata presto del problema. Ha qualcosa nella manica o sta bluffando? Tra la versione Mantle di Battlefield 4, la futura architettura Maxwell di Nvidia, G-Sync, CrossFire gestito dall'engine xDMA e le prossime schede dual-GPU, il 2014 ci darà un sacco di notizie interessanti di cui parlare. Ora, se solo potessimo avere più di 3 GB (Nvidia) e 4 GB (AMD) di memoria GDDR5 su schede di fascia alta che non costino 1000 euro…