Il mitico cabinato da prendere a pugni!

Retro Corner torna più forte che mai, accompagnata da Ken il Guerriero e la sua storia nel mondo dei videogiochi!

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a cura di Michele Pintaudi

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Nel 1995 Kenshiro fece capolino anche sulle neonate Sega Saturn e PlayStation con Hokuto No Ken, ma invece di sfruttare le potenzialità del 3D, fece una pessima figuraccia con una banale avventura grafica sviluppata da Banpresto che cercava con estrema mediocrità di miscelare dei combattimenti a turni. Per fortuna noi occidentali non abbiamo mai messo le mani su un simile scempio.

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Ve lo ricordate? Si sudava parecchio qui eh?

Dobbiamo aspettare il nuovo millennio per rivedere Kenshiro sugli schermi, quando nel 2000 Konami decise di proporre un cabinato arcade ispirato alla serie di Hokuno no Ken originale e singolare: da prendere letteralmente a pugni. Punch Mania: Hokuto no Ken era una vera e propria macchina mangia-gettoni! I giocatori facevano la fila per poter prendere a cazzotti - nel vero significato del termine - i puncher di gomma che si muovevano per essere colpiti quando si illuminavano, il tutto condito dalla partecipazione dei personaggi della serie. Nelle sale giochi nostrane era stato distribuito col nome Fighting Mania - Fist of the North Star.

Sempre nello stesso anno, nel periodo natalizio, Konami distribuì Punch Mania: Hokuto no Ken 2, il suo secondo e ultimo titolo dedicato al guerriero di Hokuto, ancora una volta con la formula dei puncher da prendere a pugni. L'unica novità introdotta era che il cabinato raddoppiava le sue dimensioni per permettere a due giocatori di darsele di santa ragione, fin quando le nocche iniziavano a chiedere pietà. Quanti di voi hanno provato questo mitico cabinato?