Il nuovo Monkey Island deve essere così: parla il creatore

Ron Gilbert, storico autore della saga di Monkey Island, ha spiegato come dovrebbe essere un nuovo ipotetico capitolo della serie. Si passa da una grafica retrò ma con tecnologie moderne all'abbandono del sistema dei verbi, uno dei punti forti della saga.

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a cura di Roberto Caccia

Ron Gilbert, autore della storica saga di Monkey Island, ha elencato quali caratteristiche dovrebbe avere un ipotetico nuovo capitolo della serie. Ovviamente la prima cosa specificata è che non sta facendo un nuovo Monkey Island e che non ha alcun piano di riportare in vita la saga. Purtroppo.

Ron Gilbert spiega le caratteristiche ideali di un nuovo Monkey Island

Il Monkey Island ideale secondo Gilbert dovrebbe essere un gioco con una grafica volutamente retrò ma che al tempo stesso sia in grado di avvantaggiarsi della tecnologia moderna. In parole povere tutte le cose che si sarebbero volute negli anni '90 ma che non si sono potute fare per la tecnologia limitata dell'epoca.

Rimarrebbe immutato invece l'aspetto di avventura hardcore vecchio stampo. "Nessun tutorial, sistema di suggerimenti o puzzle per 'signorine'. Vi bloccherete. Diventerete frustrati. Alcuni enigmi saranno difficili ma saranno tutti onesti. È uno degli aspetti di Monkey Island che mi rende più orgoglioso", spiega Gilbert.

Una cosa invece alla quale rinuncerebbe volentieri sarebbe l'uso dei verbi, la base del motore SCUMM usato in numerosi capitoli di Monkey Island e in moltissime avventure grafiche targate Lucas Arts. Questo sistema permette di cliccare su una serie di verbi (ad esempio "vai", "prendi", "tira", "usa", ecc.) e combinarli con elementi e oggetti dello scenario, dando vita a numerose possibilità. Tuttavia l'addio a questo sistema sarebbe molto doloroso per Gilbert e attualmente non saprebbe come rimpiazzarlo.

Le caratteristiche del Monkey Island ideale proseguono con un inventario ricco di icone belle e grandi, un sistema per introdurre puzzle anche nei dialoghi e soprattutto una nuova versione del motore SCUMM che permetta d'inserire facilmente idee e lampi di genio degli sviluppatori.

Secondo Gilbert tutto si potrebbe fare tutto questo con un piccolo team, composto da una decina di persone. "Questo significa che ci vorrebbe più tempo per realizzare il gioco ma sarebbe molto più personale e realizzato con amore. Amore per le scimmie. Cioè… Non intendevo questo…", si legge nel post pubblicato da Gilbert.

Grafica retrò, enigmi difficili e il solito indimenticabile umorismo sono gli ingredienti perfetti

Il decalogo, anche se a dire il vero conta diciassette punti, prosegue con alcune idee decisamente curiose e simpatiche. Si passa dal non concedere alla stampa copie del gioco prima del dovuto, per rispetto dei giocatori, a un'ipotetica campagna su Kickstarter senza video in cui si cerca di apparire affascinanti.

Se siete curiosi di leggere l'elenco completo delle caratteristiche ideali del prossimo Monkey Island e tutte le battute scritte da Ron Gilbert potete cliccare su questo collegamento, ovviamente in inglese. Noi siamo pronti a sottoscrivere ogni punto della lista, sperando che possa servire per giocare presto a un nuovo capitolo di questa indimenticabile saga.