Il visore Oculus Rift ti catapulta dentro Doom e Half Life

È un caschetto per la realtà virtuale dedicato ai videogiochi l'ultimo progetto a trovare il successo su Kickstarter, grazie anche al sostegno nomi importantissimi di Valve, Epic e Id Software. La realizzazione del kit di sviluppo è ormai certa.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Si chiama Oculus Rift l'ultimo progetto dedicato ai videogiochi comparso su Kickstarter, l'ormai famoso servizio online per cercare finanziamenti diretti. In questo caso si tratta di un casco per la realtà virtuale di nuova concezione, il cui prototipo ha già ricevuto l'approvazione di nomi importanti del settore come quelli di John Carmack (Id Software), Cliff Bleszinski (Epic) e Gabe Newell (Valve).

E com'è accaduto con la console Ouya e con l'avventura grafica di Double Fine, anche in questo caso il progetto ha già superato l'obiettivo prefissato, e restano ancora diversi giorni per finanziarlo. Stando alla descrizione l'Oculus Rift ha un campo visivo di 110 gradi e uno schermo 3D ad alta risoluzione che lo renderà il primo headset del suo genere che trasmetterà al giocatore la sensazione di stare davvero dentro al mondo di gioco.

Oculus Rift

I giocatori più entusiasti forse vorranno correre a dare il loro contributo, ma è bene ricordare che il finanziamento serve a creare un kit di sviluppo, non il prodotto commerciale finito. In ogni caso chi verserà almeno 300 dollari ne riceverà un esemplare insieme a una copia di Doom 3 BFG Edition - è stata proprio una dimostrazione con il classico FPS a convincere John Carmack e altri.

Rinasce così un sogno che occupa il cuore dei giocatori almeno dagli anni '80, ma che non ha mai trovato il modo di concretizzarsi. Abbiamo immaginato e agognato a lungo un casco come l'Oculus Rift, che ci potesse catapultare dentro ai cunicoli di Ultima, nelle basi spaziali di Doom, nelle angoscianti strade di City 17 o sulle montagne innevate di Skyrim.

Ancora una volta ci sembra che il sogno sia a portata di mano, con Oculus Rift. Speriamo di non svegliarci delusi, non di nuovo.