In Bethesda il crunch è stato abolito, ma sarà vero?

Secondo Xbox, la situazione in Bethesda relativa al crunch e al lavoro fuori orario si sarebbe regolarizzata. Ci crediamo?

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a cura di Alessandro Adinolfi

Uno degli argomenti più scomodi nell'intera industria videoludica riguarda sicuramente il crunch, e no, neanche Bethesda ne è immune. Come confermato da un report di Kotaku, infatti, durante la lavorazione di Fallout 76 il team di sviluppo di Rockville fu costretto a lavorare sotto pressione e ben oltre gli orari di lavoro standard. Ora però, secondo Matt Booty di Xbox, il problema si sarebbe risolto.

Proprio durante una chiacchierata con Kotaku, Matt Booty (che in Microsoft ricopre il ruolo di Chief di Xbox Game Studios), ha dichiarato che si sente sicuro di come la situazione sia cambiata in meglio. "La cultura del crunch… andando indietro di dieci anni, era parte dell'intera industria. Non lo giustifico, ho letteralmente dormito sulla mia scrivania a inizio carriera. E guardavamo a tutto ciò come un merito, una medaglia", le parole di Booty. "Ho parlato con le figure chiave di Bethesda. Ho spiegato loro che non volevamo simili cose e che il crunch fa parte del passato. Sono sicuro che abbiano cambiato approccio", ha concluso Booty.

Chiaramente nessuno può dire con certezza se davvero il crunch sia sparito. Restano però valide le segnalazioni dei dipendenti, in forma anonima, alle risorse umane. Segnalazioni che in passato sono già servite a qualcosa, ma che spesso, purtroppo, impiegano diverso tempo prima di avviare una vera e propria indagine interna. Sicuramente sotto l'ombrello di Microsoft qualcosa in positivo potrebbe essere cambiato, come dimostrano i rinvii di Starfield e Redfall.

Di recente diversi studi di sono esposti sui rinvii e sul crunch. In un lungo articolo di GamesIndustry, scritto con le testimonianze in forma anonima di alcune realtà tripla A di questa industria, si parla di come oggi come oggi un rinvio non rischi più di far fallire un team o un editore, e questo potrebbe portare a una diminuzione della cultura del crunch. Annullando l'urgenza di rispettare delle deadline, forse non c'è più motivo di obbligare gli sviluppatori a fare turni infiniti.