Innovazioni nel gameplay
Il piatto forte di Wii risiede indubbiamente nel suo pad. Il Wiimote, questo il suo nome, colpisce principalmente per la sua forma, simile a quella di un qualsiasi telecomando. La sua peculiarità è la capacità di riprodurre un’ampia tipologia di movimenti, aprendo le porte ad un’infinità di gameplay innovativi. Rigorosamente senza filo e piuttosto leggero (136 grammi con pile, contro i 138 del Sixaxis e 280 grammi del pad 360), è dotato di otto bottoni ed una classica croce direzionale.
Partendo dall’alto, troviamo a sinistra il tasto Power per accendere o spegnere la console, subito sotto il già citato D-pad ed il tasto A, più grande rispetto agli altri e privo di colorazione. A metà controller sono disposti orizzontalmente tre bottoncini, uno per tornare nel menu della console (Home) e gli altri due (- / +) per regolare la sensibilità del puntatore o navigare nei menu. Poco più in basso è disposto lo speaker che riproduce alcuni effetti audio (ad esempio in Red Steel è possibile udire il reload delle armi da fuoco), mentre prima dei led che qualificano la periferica (da 1 a 4) sono posizionati verticalmente i tasti 1 e 2, da sfruttare nei giochi che richiedono un’impugnatura orizzontale. Per terminare, sul retro è incastonato un grilletto che funge da semplice bottone.
Controller a confronto