Kinect 2

Recensione di Xbox One, la nuova console di Microsoft che punta a coniugare il mondo dei videogiochi con l'intrattenimento televisivo e multimediale.

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a cura di Andrea Ferrario

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Kinect 2

Il successore del Kinect migliora il modello originale in quasi ogni caratteristica, eccetto nelle dimensioni. Il nuovo Kinect è infatti più piccolo di quello precedente (24,9 x 6,6 x 6,7 cm contro i 28,9 x 7,3 x 7,1 cm), ma il suo aspetto lo fa sembrare più massiccio, soprattutto se posizionato di fianco alla PlayStation Camera (18,54 x 2,69 x 2,69 cm). Come Xbox One, il Kinect 2 si presenta come un insieme di grosse feritoie e di plastica lucida e opaca.

Il nuovo Kinect sfrutta un sensore 1080p, un deciso miglioramento rispetto alla risoluzione VGA del vecchio modello. Il Kinect 2 include anche un sensore IR che serve per funzionare anche in condizioni di scarsa luminosità e avere un migliore campo visivo. Questo significa che il Kinect 2 è in grado di funzionare sia nelle stanze più piccole sia in quelle più spaziose. Microsoft afferma che il nuovo sensore riesce a individuare fino a 25 giunture.

La telecamera fa un gran lavoro per quanto riguarda il riconoscimento facciale. Dopo che Kinect ha eseguito una scansione del nostro volto ci ha riconosciuto facilmente, a prescindere dalla vicinanza o lontananza dal sensore. Una funzione che si è rivelata molto utile quando nella nostra stanza di prova erano presenti diverse persone. Se un utente registrato prende in mano un controller il Kinect esegue velocemente il login con il nuovo profilo, passando alla versione della dashboard personalizzata dal nuovo giocatore.

La nuova versione della periferica di Microsoft può anche combinare immagini termiche e classiche per rilevare i cambi di temperatura, in modo da capire perfino se un giocatore arrossisce, interpretando lo stato d'animo dell'utente. Gli sviluppatori inoltre possono sfruttare il riconoscimento dei movimenti su più assi per alcune funzioni aggiuntive anche nei cosiddetti giochi hardcore. Per esempio, se vogliamo sporgerci da un angolo in uno sparatutto viene naturale spostare fisicamente corpo e testa e con Kinect questo movimento può essere tradotto in un'azione all'interno del gioco.

Il Kinect 2 può contare anche su una telecamera a tempo di volo (in inglese time of flight camera, o TOF-camera), una tecnologia che secondo Microsoft permette di ridurre il motion blur. Questo si traduce in un'esperienza di rilevamento dei movimenti più precisa, facendo sì che il dispositivo sia in grado di riconoscere perfino i gesti degli utenti.

A proposito di gesti continuiamo la nostra panoramica sul Kinect con alcune funzioni più pratiche della vostra migliore (o peggiore) mossa sfrenata nell'ennesimo gioco di ballo. Kinect 2 ha infatti cinque gesti utili per navigare nei menu e in alcune applicazioni specifiche, come Internet Explorer.

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Dopo aver avviato il browser abbiamo sollevato le mani e abbiamo fatto finta di prendere la pagina. Tirando o spingendo la finestra si può eseguire uno zoom avanti o indietro. Per eseguire uno scorrimento orizzontale bisogna ripetere lo stesso gesto ma muovendo le mani a destra o sinistra.

Per passare alla visualizzazione a schermo intero bisogna allontanare le mani dalla posizione base che abbiamo descritto qualche riga fa, mentre per ritornare alla schermata home bisogna avvicinarle, come quando si chiude un armadio a due ante. Dopo aver chiuso il browser abbiamo continuato a scorrere le varie icone della dashboard usando una mano e spingendo verso lo schermo per selezionare l'app desiderata.

Questa funzione è bella, ma le nostre braccia si sono stancate abbastanza in fretta dopo averle mosse per aria cercando di mantenerle nella posizione corretta, in linea con il Kinect 2. Quando il sensore riconosce i movimenti la navigazione è fluida, ma la sensazione è che i gesti complessivamente servano solo a far scena. Il Kinect 2 si rivela divertente per giocare, ma non siamo ancora pronti ad abbandonare del tutto i nostri controller.

Kinect 2 può anche contare sulla tecnologia Real Voice in grado di sfruttare il sistema di microfoni multipli del dispositivo. Durante i nostri test in una stanza di medie dimensioni il sensore è stato in grado di riconoscere la parola chiave Xbox con i nostri comandi senza particolari problemi, grazie al sistema avanzato di isolamento dei rumori per molteplici utenti. A volte i microfono sono perfino troppo sensibili, e hanno attivato e avviato applicazioni durante normali conversazioni fra colleghi.

Nonostante tutto siamo rimasti impressionati dalle funzioni vocali, con 39 comandi che permettono di gestire diverse applicazioni e di stoppare l'ascolto quando si vuole un po' di "privacy". Inoltre anche gli sviluppatori stanno facendo uso di questo nuovo hardware. In Dead Rising 3, per esempio, possiamo gridare agli zombie per attirarli lontano dal nostro obbiettivo. Oppure possiamo provocare i nemici durante le battaglie con i boss per rovinare le loro strategie.