La pedofilia dilaga anche su console

I sexual predators, come amano definire i pedofili negli Stati Uniti, stanno utilizzando le funzionalità per il gioco online di PlayStation 3, Xbox 360 - e in piccola parte di Wii - per adescare minorenni

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a cura di Tom's Hardware

I sexual predators, come amano definire i pedofili negli Stati Uniti, stanno utilizzando le funzionalità per il gioco online di PlayStation 3, Xbox 360 - e in piccola parte di Wii - per adescare minorenni. Questa la forte dichiarazione pubblicata oggi da USA Today. Il capo Detective della Polizia di Stato del Michigan, Thomas Kish, ha infatti dichiarato che i pedofili percepiscono i videogiochi come un'entrata agevolata per avere un contatto con i bambini, stabilendo inoltre che questi soggetti stanno migrando dai metodi tradizionali ai media alternativi. "Si stanno posizionando dove sono i bambini", ha sottolineato Kish.

Questo rapporto prende nota di parecchi casi in cui i "predatori" hanno impiegato i giochi online per raggiungere i loro scopi. World of Warcraft su PC, ad esempio, è stato sfruttato da un uomo per convincere una dodicenne ad avere un rapporto sessuale con lui, mentre con Xbox Live c'è chi è arrivato al punto di inviare video espliciti ad un ragazzino di 10 anni conosciuto giocando ad Halo 3. Per chi non lo sapesse, il sistema Microsoft, al pari di quello Sony, offre un servizio di video chat che può essere utilizzato acquistando un'apposita webcam, la quale è venduta separatamente dal sistema. Il Wii, al contrario, non include questa funzionalità e si poggia su un sistema a codici per la gestione della propria lista amici, il che rende molto più difficile l'approccio ai minori.

Il direttore del Cyber Forensics Lab della Purdue University, Marc Rogers, ha affermato che è evidente che i genitori non siano del tutto a conoscenza del fatto che le console siano diventate a tutte gli effetti dei dispositivi online o che esistono dei mezzi molto semplici per escludere il controllo parentale dei sistemi. Microsoft, dal canto suo, si è già mossa per arginare questa situazione, aiutando le forze dell'ordine ad estrarre messaggi di testo e altre informazioni dalle Xbox 360 entrate in loro possesso.