La pirateria dei giochi PC è una piaga, i dati lo confermano

Bohemia Studio ha fornito i dati relativi alla pirateria di Arma, il noto sparatutto tattico sviluppato dall'azienda. A fronte di 3 utenti paganti ci sono 100 tentativi di giocare con una copia piratata. Il dato si riferisce alla modalità multigiocatore, in single player potrebbe essere ancora peggio.

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a cura di Roberto Caccia

Bohemia Interactive, sviluppatore dello sparatutto tattico Arma, ha riscontrato un tasso di pirateria molto elevato sui loro giochi, nonostante l'uso di un sistema DRM decisamente atipico. Le cifre diramate dallo studio indicano che ogni tre clienti paganti ci sono 100 tentativi (non andati a buon fine) di giocare in multiplayer con una versione piratata.

La dichiarazione di Marek Å pan?l, amminstratore delegato di Bohemia, non lascia intendere se il dato si riferisca a 100 utenti diversi o se i 100 tentativi possono includere anche diverse ripetizioni o prove fatte dallo stesso utente. In ogni caso la situazione è abbastanza indicativa del problema affrontato dall'azienda.

Arma apprezzato dai pirati, ogni 3 clienti paganti ci sono 100 tentativi di giocare con una copia non originale

"I dati mostrano che la pirateria è estremamente diffusa su PC ed è preoccupante per le aziende di medie dimensioni, indipendenti e orientate allo sviluppo su computer, come la nostra. Non abbiamo dati simili per il single player, ma credo che in questo caso il rapporto fra pirati e giocatori paganti sia senza dubbio peggiore", dichiara il boss di Bohemia ai microfoni di PC Gamer.

"È una situazione difficile. Le aziende e i team investono molto nello sviluppo dei giochi, e con una tale diffusione della pirateria è estremamente difficile avere un ritorno dai propri investimenti", continua Å pan?l.

Per questo motivo le aziende del settore tendono ad affidarsi sempre più spesso ai DRM, una soluzione che serve per proteggersi dalla pirateria ma che molto spesso non dà gli effetti sperati. Bohemia in questa caso ha raggiunto una certa fama per l'uso di un DRM particolare, chiamato DEGRADE. Questo sistema introduce bug nelle copie piratate dei giochi, che a lungo andare rovinano le partite degli utenti.

"Il motto è: non vale la pena giocare con titoli piratati, i giochi originali non si rovinano (ndr degrade, in inglese). Alcuni sintomi sono divertenti, ma il più delle volte sono fastidiosi", spiega Å pan?l. In Arma, per esempio, i giocatori in possesso di una copia piratata hanno una precisione minore con le armi automatiche, in modalità single e multiplayer, o possono trasformarsi in un uccello e volare via letteralmente dalle partite.

Marek Å pan?l, amministratore delegato di Bohemia Interactive - Clicca per ingrandire

L'AD di Bohemia spiega che DEGRADE è un supplemento ai DRM più comuni, come l'odiato sistema che obbliga a essere connessi e la registrazione online. "Il nostro approccio è di rimuovere i DRM convenzionali non molto dopo l'uscita del gioco, per assicurare un'esperienza godibile agli utenti paganti e mantenere un certo grado di interesse nei confronti dei canali di distribuzione e pubblicazione", commenta Å pan?l.

La speranza è che anche altri sviluppatori seguano questo esempio positivo e che la pirateria allenti la sua morsa verso il settore, sempre più flagellato da questo problema.