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a cura di Andrea Maiellano

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Happy Birthdays

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Sviluppatore: Arc System Works, ToyBox

Editore: NIS America

Data di uscita: 08 Giugno 2018

Provato su: Nintendo Switch

Disponibile su:    switch 
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Immaginate per un secondo Yasuhiro Wada (Il padre di Harvest Moon) che viene interrotto dal suo Tamagotchi mentre è impegnato a giocare a EVO: Search For Eden (storico titolo per Super Nintendo del 1993) e probabilmente comprenderete da dove è scaturito il concept iniziale di Happy Birthdays, versione per Nintendo Switch della prima opera videoludica dello studio Toybox. Uscito inizialmente l'anno scorso, su PlayStation 4 e PC con il titolo di Birthdays The Beginning, il simulatore di vita ideato da Wada e Kanazawa si ripresenta nella sua conversione per l'ammiraglia della "Grande N" provando a conquistare, con il suo concept originale, una nuova schiera di giovani videogiocatori.

La Vita Trova Sempre Una Via!

Dopo aver scelto il livello di difficoltà della nostra avventura, tramite un ventaglio di opzioni con quattro ecosistemi differenti, alcuni artwork in pixel-art introducono il semplice incipit narrativo alla base di Happy Birthdays. Attraverso delle immagini che riportano alla mente le introduzioni delle opere di Squaresoft di fine anni 90, scopriamo subito che il nostro anonimo protagonista, seguendo una mappa ritrovata all'interno di un vecchio libro, si ritrova prigioniero in una caverna. Se vorrà lasciare l'angusto antro dovrà dimostrare a Navi, la nostra incorporea guida per tutta la durata del gioco, di essere il prescelto, ovvero colui che riuscirà a ricreare l'evoluzione della vita, dalle prime forme cellulari fino alla genesi dell'uomo, all'interno di un artefatto a forma di cubo. Il nostro eroe, però, potrà contare sul costante aiuto di Navi, e sulle sue nozioni scientifiche in merito all'evoluzione, per poter riplasmare correttamente l'ecosistema attraverso il mutamento della temperatura e decidere quali specie far evolvere e quali far estinguere per raggiungere il suo scopo. Seppur con una storyline accessoria, e tranquillamente omissibile, il concept alla base di Happy Birthdays si dimostrerebbe originale e pregno di elementi didattici rivolti a un pubblico di giovanissimi utenti, se non fosse per alcune imprecisioni culturali, accompagnate da numerose lacune tecniche che rendono, a tratti, frustrante l'esperienza di gioco. 

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Tom's Consiglia

Se volete scoprire la saga che rese celebre Yasuhiro Wada, provate Harvest Moon 3D: A New Beginning.

Non Esistono Più Le Mezze Stagioni

Durante i primi momenti all'interno di Happy Birthdays, Navi vi spiegherà che per modificare l'ecosistema del vostro "Cubo" dovrete alzare, o abbassare, il suolo terrestre per variarne la temperatura. Questa semplice operazione sarà in grado di impattare sensibilmente il mondo di gioco generando processi evolutivi che daranno alla luce, o estingueranno, le varie forme di vita. Attraverso un tutorial, della durata di una ventina di minuti, verrete istruiti sulle basilari meccaniche di gioco: muovendo il vostro avatar su una mappa, suddivisa in caselle come il più classico dei titoli gestionali, potrete innalzare, o abbassare, la cella su cui verterà il vostro alter-ego virtuale. L'apparente tedio generato dal comprendere la vastità del cubo in relazione all'intervento del giocatore, verrà immediatamente diradato dalla possibilità di interagire con sezioni più corpose dell'ambiente di gioco, creando valli, o montagne, con il semplice utilizzo di abilità specifiche (che consumeranno punti vita del vostro avatar) ottenibili nei primi momenti di gioco. 

Un indicatore presente nell'hub di gioco, inoltre, vi informerà costantemente su come varierà la temperatura in seguito alle vostre modifiche "geotettoniche", dandovi l'opportunità di correggere il vostro operato prima di lasciare che il corso naturale degli eventi prenda il sopravvento. Terminate le modifiche al terreno, infatti, potremmo uscire dal nostro "Cubo" per entrare in una modalità di gioco chiamata Macro dove lo scorrere del tempo farà evolvere il nostro ecosistema in base ai nostri precedenti interventi e permetterà al vostro alter-ego di recuperare i punti vita spesi generando valli e montagne.

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E questo è tutto! Il gameplay di Happy Birthdays si basa solo su due meccaniche: alzare o abbassare il suolo per modificare la temperatura, entrare in modalità Macro per vedere il risultato del nostro operato e ricominciare da capo questo processo fino all'ottenimento degli step richiesti da Navi durante la modalità Storia. Pur avendo a disposizione Punti Vita e Stelle da dover spendere per utilizzare le varie abilità, non ci ritroveremo mai in situazioni limite dove venga richiesto un ragionamento strategico per decidere come operare e le stesse abilità aggiuntive, sbloccabili procedendo con l'avventura, non aggiungono ne stratificano maggiormente il gameplay del titolo. La totale assenza di interazioni con le creature presenti nel nostro "microcosmo", escludendo la possibilità di effettuare fotografie e catalogare le varie forme di vita in una sorta di "Pokédex", rende il nostro "Cubo" una sorta di enorme Tamagotchi, o acquario virtuale se preferite, dove poter girovagare con il nostro avatar osservando il cerchio della vita compiere il suo percorso. Proprio in merito a questo, lo stile infantile utilizzato per Happy Birthdays mostra il fianco anche in merito alle relazioni fra le diverse specie animali e vegetali. Non troverete mai dinosauri che mangiano loro simili o umani intenti a cacciare. Tutto si risolve sempre con animazioni "cartoonesche" che renderanno altamente tediose le nostre visite all'interno del nostro mondo privato. 

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Pur volendo giustificare le "semplificazioni" di Happy Birthdays catalogandolo come "Titolo Per Bambini", un'interfaccia utente sommaria e poco intuitiva rende le poche meccaniche presenti inspiegabilmente macchinose. Il touch screen di Nintendo Switch è utilizzato solo parzialmente e i controlli di gioco, specialmente per muoversi nel menù delle abilità, risultano farraginosi. L' HUB presente nella modalità Macro, atto a mostrare un riepilogo in tempo reale di come si evolvono le specie nel nostro mondo, appare confusionario e caotico, specialmente se optiamo per far scorrere il tempo velocemente, restituendo al giocatore una lista di nomi e numeri decisamente poco attraenti. A completare l'opera si aggiungono le linee guida, a tratti indecifrabili, dettate da Navi, per raggiungere i vari step evolutivi richiesti per proseguire nella nostra avventura. Pur risultando chiacchierona alla pari della celebre fatina di Hyrule, la nostra guida non riuscirà mai a darci indicazioni precise su come progredire, limitandosi nella maggior parte dei casi a propinarci il nome di una razza e le condizioni climatiche richieste.

Per dovere di cronaca abbiamo testato il titolo anche in lingua inglese, per verificare se fossimo di fronte a errori nella localizzazione italiana,  constatando, purtroppo, che le indicazioni fornite rimangono, ugualmente, sommarie e poco accurate.

Considerando l'accuratezza nei processi evolutivi attuata da ToyBox, in netta contrapposizione con la sommarietà delle indicazioni fornite, il tutto si risolve nel bisogno quasi totale di utilizzare Google, o se preferite un'enciclopedia cartacea, per capire quale specie evolve in cosa e poter finalmente comprendere come operare all'interno del "Cubo"... sicuramente un sistema didattico interessante ma presumiamo sia differente da quello preposto originariamente dagli sviluppatori. Trasponendo questo processo all'interno di un bambino giocante, risulta quasi ovvio che il tutto si risolva in una lunga serie di "Trial And Error" fino a che il risultato sperato non arrivi miracolosamente... o casualmente.

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PROConcept interessante; Meccaniche di gioco semplici.

CONTROMacchinosità del sistema di controllo; Gameplay poco stratificato; Interfaccia utente sommaria; Ripetitività eccessiva.

VERDETTOHappy Birthdays per Nintendo Switch poteva rivelarsi una variante azzeccata dell'originale grazie alla portabilità della nuova Console della grande N. Purtroppo una vasta serie di lacune tecniche, e un format educativo che non riesce a centrare correttamente gli obiettivi preposti, lo rendono un gioco con un concept interessante e un grande potenziale inespresso. Può sicuramente rivelarsi un titolo atto a intrattenere per qualche ora i più piccoli, attraverso dei modelli poligonali votati alla tenerezza più estrema, ma difficilmente entrerà nei cuori degli amanti dei giochi gestionali.

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