L'arte si fa videogioco con MondriPong 1.2

L'arte ha sempre avuto un elemento ludico al suo interno, siamo sicuri quindi che al grande Piet Mondrian non sarebbe dispiaciuto scoprire che qualcuno ha unito Pong a un suo quadro, creando il gioco MondriPong 1.2.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

MondriPong 1.2 è un web game raggiungibile a questo indirizzo, che unisce uno dei dipinti più famosi di Piet Mondrian con uno dei primi videogiochi, Pong.

Il risultato, per quanto semplice, è sicuramente apprezzabile, più che come gioco in sé come tentativo estetico che cerca di restituire l'arte alla sua dimensione più ludica e meno seriosa.

Siamo sicuri infatti che nessun artista ha mai inteso produrre le proprie opere affinché fossero esposte staticamente in un museo per la gratificazione di pochi intellettuali. L'operazione svolta dalla designer e programmatrice Kristiana Hansen è quindi apprezzabile, perché restituisce idealmente l'arte alla sfera ludica nel senso più nobile, in quanto capace di trasportare l'utente in un tempo altro, non più governato dai nostri affanni, ma dalla bellezza.

L'idea è venuta alla Hansen osservando una galleria di lavori postata sul sito della comunità di creativi b3ta, che aveva come tema "trasformare quadri famosi in videogame".

In quel caso si trattava però di semplici .GIF animate, mentre la Hansen ha compiuto un passo in più, realizzando un vero e proprio gioco, che ha già annunciato tra l'altro di voler evolvere a breve migliorando il rilevamento delle collisioni e rendendo MondriPong controllabile anche su smartphone o tablet.

Nei primi anni del nuovo millennio si è molto discusso sul Web riguardo l'eventuale status di arte dei videogiochi, ma si è sempre pensato a un parallelo con altre forme d'arte tecnicamente riproducibili, come ad esempio il cinema.

Il tentativo di b3ta e soprattutto della Hansen dunque compie un salto logico ulteriore, interrogandosi direttamente sulla caacità ludica dell'arte con la A maiuscola e il risultato, a nostro avviso è abbastanza divertente.