Le console consumano un botto e stanno sempre accese

Secondo uno studio dell'Università Carnegie Mellon il 30 percento dei videogiocatori statunitensi lascia sempre accesa la console, anche quando non la usa. Basterebbe un firmware fatto dai produttori per ridurre consumi e bollette.

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a cura di Manolo De Agostini

Cento milioni di console negli Stati Uniti avrebbero consumato quasi 16 terawatt-ora (TWh) di energia nel 2010, circa l'un percento della richiesta nazionale. In Rete sta facendo molto discutere lo studio di un team della Carnegie Mellon pubblicato sul giornale Energy Efficiency, in cui si afferma che basterebbe un aggiornamento firmware per avere bollette meno pesanti e un'esperienza di gioco più ecosostenibile. Playstation 3 o Xbox 360 sono veri e propri computer che consumano all'incirca 100 watt sotto carico. Il vero problema però, secondo lo studio, è che molti videogiocatori lasciano accese le console sulle rispettive dashboard anche quando non giocano.

In quello stato PS3 e Xbox 360 del 2010 consumerebbero ancora dal 75 al 94% della loro energia di picco. "Un utente medio che non spegne mai l'Xbox 360 consumerà energia elettrica dieci volte maggiore rispetto a uno che la spegne sempre dopo averla usata". Il punto che fa discutere è che le persone che lasciano la loro console accesa 24 ore su 24 non sarebbero poche. Gli autori dello studio non hanno la certezza, ma ipotizzano che il dato sia vicino al 30%. Sì, avete capito bene: un terzo dei possessori di console negli Stati Uniti nel 2010 non avrebbe mai spento il dispositivo dopo averci giocato.

Il valore è stato ricavato da indagini informali tra gli amici dei ricercatori - principalmente spiandone lo status online su Xbox Live e PSN - e da discussioni con membri della famiglia, conoscenti e sui social network con altre persone. Non esattamente un metodo "scientifico" ma comunque abbastanza indicativo. Grazie a questo valore, i ricercatori hanno riscontrato che il 68% di tutta l'elettricità consumata dalle console nel 2010 è imputabile ai periodi di idle, che sono costati qualcosa come 1,24 miliardi e un consumo di 10,8 TWh di energia.

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Fortunatamente la situazione è leggermente migliorata, in quanto le nuove Xbox 360 si spengono dopo un'ora d'inattività, ma il sistema negli anni passati era differente, mentre la PS3 ha opzioni di autospegnimento ma che non sembrano attive default. Il problema principale è che la base d'installato in circolazione è in larga parte risalente a prima del 2010. Con soluzioni efficaci di spegnimento automatico secondo i ricercatori si potrebbero risparmiare 9,3 TWh di elettricità ogni anno o 1,1 miliardi di dollari. Basterebbe un aggiornamento firmware da parte dei produttori, una soluzione semplice e allo stesso tempo efficace.

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Un appello quello dei ricercatori a cui non ci si può che unire, e sperare che le console next-gen facciano grandi passi avanti in merito, perché va bene investire sulla potenza, ma ci sono i mezzi per fare meglio anche sul tema dei consumi complessivi. Sempre in tema di energia e console, bisogna ricordare che l'EPA sta pianificando una versione dello standard Energy Star dedicata ai sistemi di gioco. La certificazione sarà volontaria e per ora c'è solo una bozza. Chissà se Sony, Microsoft e Nintendo vorranno guadagnarsi questo riconoscimento, appuntando una spilla in più sul loro petto. Voi come vi comportate? Lasciate accesa la console o la spegnete?