League of Legends: rubato il codice sorgente, la reazione di Riot

Riot Games torna ad aggiornarci sull'attacco hacker della scorsa settimana, svelando il furto del codice di League of Legends.

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a cura di Alessandro Adinolfi

La scorsa settimana, Riot Games è stata vittima di un attacco hacker. Gli esiti di questo attacco informatico sono stati svelati solamente nelle scorse ore, quando il team di sviluppo ha svelato che il codice sorgente di League of Legends, insieme a quello di Teamfight Tactics e la piattaforma anti cheat, sono stati rubati da ignoti.

"Come promesso, torniamo a darvi aggiornamenti sull'attacco informatico della scorsa settimana. Durante il weekend, le nostre analisi hanno confermato che il codice sorgente per League of Legends, Teamfight Tactics e una vecchia piattaforma anticheat sono stati rubati", le parole del team di sviluppo dichiarate via Twitter. A seguito della scoperta, ovviamente, negli uffici di Riot Games è arrivata anche una mail, che chiede il pagamento di un riscatto per tornare in possesso del materiale rubato. Riscatto che però non sarà pagato, stando a quanto dichiarato dal team di sviluppo dietro i giochi.

"Questo attacco potrebbe causare dei problemi in futuro, ma la cosa più importante è la sicurezza che nessun dato dei giocatori (sia personale che di gioco, ndr) sia stato compromesso", ha aggiunto il team di sviluppo in un successivo cinguettio. Insomma, per Riot Games non è importante che il codice sorgente dei giochi sia stato rubato: per loro ha decisamente più valore che le informazioni degli utenti, come per esempio mail, numero di telefono e magari anche indirizzo PayPal non siano in possesso dei criminali informatici.

Non è la prima volta che succede qualcosa del genere: in passato, anche CD Projekt RED fu vittima di un furto del genere. In quell'occasione, un gruppo di criminali decise di sottrarre il codice sorgente di Cyberpunk 2077. Anche in quel caso, però, non ci fu il pagamento del riscatto: d'altronde il materiale rubato era vecchio di mesi (se non anni) e non aveva senso per il team di sviluppo cercare di recuperarlo.

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