LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker | Provato

LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker sta per arrivare, scopritelo nella nostra anteprima prima delle recensione!

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a cura di Andrea Baiano Svizzero

Il brand di LEGO Star Wars ci accompagna da tempo, dal 2005 per l'esattezza. A quel tempo le console erano altre, così come le idee dietro lo sviluppo di un titolo simile. Erano anche gli anni della trilogia prequel di Star Wars, protagoniste proprio di quel LEGO Star Wars: Il videogioco che diede inizio a tutto. Titolo dopo titolo, continuando ad adattare diverse IP cinematografiche ai mattoncini danesi, TT Games si è trovata tra le mani un successo incredibile. Al 2019, la serie videoludica di LEGO dedicata a Star Wars ha venduto complessivamente circa 50 milioni di copie. Tantissime, pur considerando la grande rilevanza del brand LEGO e della saga creata da George Lucas.

Dopo aver collaudato una formula e aver fatto breccia anche nel mercato per famiglie, TT Games dev'essersi chiesta quale fosse il passo successivo per la serie. Dopo decine di titoli e IP diverse trasformate in LEGO, e con qualche esperimento non propriamente a fuoco, TT Games ha deciso di ritornare alla IP che l'ha resa celebre e che ha segnato l'exploit dei mattoncini videoludici.

LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker è proprio questo, un passo indietro verso la Galassia lontana lontana, ma anche un passo in avanti per i videogiochi a base di LEGO. Un titolo ambizioso, percepibile già dal suo annuncio nel 2020 e ora, a un passo dall'uscita di Aprile, è più che mai tangibile. Lo abbiamo visto e provato in anteprima, assaporandone per la prima volta le novità e la sua vasta galassia.

LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker è enciclopedico, come si evince già dal titolo. L'intera saga, da Episodio I fino ad Episodio IX, raccontata e giocabile attraverso l'umorismo e la struttura di un gioco LEGO. TT Games lo ha definito il suo titolo più ambizioso, e con buone ragioni. Del resto riproporre gli adattamenti di tutti e nove i film, uniti a modifiche strutturali e di gameplay, non dev'essere stata un'impresa facile. Consci di queste premesse, ci siamo lanciati in LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker con grande curiosità.

La nostra prova era tutta dedicata ad Episodio IV, con qualche piccolo accenno di ciò che potremo trovare nelle altre campagne. Il menù di selezione permette infatti di scegliere liberamente con quale trilogia iniziare, con un bellissimo diorama animato dedicato ad ognuna di esse. Come ogni gioco LEGO che si rispetti, la prima cosa che salta all'occhio è la percentuale di completamento sotto ad ognuno, che farà la gioia dei completisti. O i dolori, visto che LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker si preannuncia ricchissimo di contenuti e di collezionabili. In questo senso il respiro di questo nuovo titolo è più ampio, ricco e stratificato.

Già nelle sezioni dedicate a Episodio IV, l'area dedicata a Tatooine si presentava piuttosto ampia e con molteplici punti di interesse e interazioni. Sia negli spostamenti (sono presenti diverse cavalcature contestuali) che nella quantità di attività possibili, LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker appare più maturo e con una maggiore consapevolezza di ciò che può offrire come adventure.

Nonostante il tempo a disposizione fosse limitato, girovagare per le distese sabbiose di Tatooine si è rivelato sorprendente per contenuti e segreti presenti. Sono presenti infatti delle vere e proprie quest secondarie, che verranno aggiunte al nostro diario, per tenerne traccia. In compagnia di Luke, R2-D2 e C-3PO, ho dato una mano ad un buffo androide che cercava disperatamente di raggiungere casa. Una scampagnata pericolosa, vista la presenza di Sabbipodi lungo il percorso, ma che ci ha permesso di sbloccare un personaggio segreto al suo completamento. Tante interazioni e attività, che ricompensano i giocatori più curiosi, ma anche chi vuole trarre il meglio dai personaggi e dalle loro nuove capacità.

LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker introduce infatti un sistema di abilità, sbloccabili grazie ai Kyber Brick (un tempo i mattoncini d'oro), e che permettono ad ogni personaggio di sbloccare nuove azioni contestuali o abilità. Queste sono divise in abilità collettive o di classe, con un sistema ad albero piuttosto semplice, ma comunque ricco di variabili. Un'abilità collettiva è ad esempio lo scatto, per muoversi più velocemente, mentre quelle di classe sono legate alle specifiche caratteristiche di ogni personaggio. Jedi, Sith, Resistenza o Ordine, ogni personaggio appartiene ad una categoria e al suo sviluppo.

LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker è effettivamente più dinamico e strutturato, nonostante non si sia appesantito di elementi o complessità che ne tradissero la natura "family" del brand. Questo è riscontrabile anche nel gameplay vero e proprio, con la prima sezione dedicata a Leila piuttosto indicativa di ciò che il gioco offre su questo fronte. Tra i corridoi dello Star Destroyer, nei panni della Principessa dovremo trovare una via di fuga verso le capsule di salvataggio. Essendo parte della narrazione, questa sezione è più lineare e quadrata, con qualche piccola novità in termini di level design. Una sezione sicuramente familiare e già vista, ma in grado di mostrare quanto LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker sia fresco e nuovo rispetto al passato, senza tradirne la formula.

La telecamera ora è più vicina al personaggio, proprio come negli sparatutto in terza persona. Di fatto LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker lo è, perché ora i personaggi potranno prendere copertura e sparare con i blaster proprio come uno shooter. Ma è anche un divertente platform a base di schiaffi e calci, con un rinnovato sistema di combo che rende gli scontri ravvicinati dinamici (ci sono anche combo aeree) e decisamente buffi.

Giocare LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker si è rivelato piuttosto divertente, anche nel breve tempo a disposizione. I livelli più narrativi continuano a sfruttare livelli ambientali e la collaborazione tra i personaggi, ma offrono anche più opzioni e scelta per essere completati. Una sezione della nave, ad esempio, poteva essere superata attraverso due corridoi diversi. In uno lo scontro era certo, ma nell'altro è stato possibile attivare la depressurizzazione, lanciando i poveri Stormtrooper nell'oscurità dell'universo.

Un elemento che impreziosisce l'esperienza, anche visto l'elevato rischio di ripetitività e poca varietà del titolo. LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker è un titolo ricchissimo, che deve bilanciare bene le sue molteplici forme e storie con la giusta dose di ritmo e offerta. Questo è sicuramente il dubbio e la criticità più grande. Il team è però apparso fiducioso in questo senso, promettendo molteplici varietà di nemici, situazioni e boss fight. Abbiamo visto quella con il Conte Dooku, ad esempio, che comprendeva qualche orda nemica e dei divertenti scambi tra spade laser.

Ci è stata mostrata anche una sezione spaziale di Episodio 8, con un Poe Dameron impegnato a fare strage di navette per proteggere l'assalto della resistenza. Un elemento contestuale alla narrazione, certo, ma che si è invece dimostrato parte integrante del gameplay dell'esperienza. LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker ha sostanzialmente tre momenti di gameplay: quello narrativo, più lineare e spettacolare; quello esplorativo e di interazione con NPC e attività secondarie e, infine, quello nello spazio, con sezioni e missioni specifiche.

Ogni episodio ospita diversi pianeti, ognuno caratterizzato da un'area spaziale contestuale in cui pilotare il nostro X-Wing (o chissà che altro, visti i tantissimi sbloccabili). Queste sezioni ricordano molto le gummiship di Kingdom Hearts, con movimento semplici e diverse attività e collezionabili legate all'area, come ad esempio le missioni di trasporto carico.

LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker sembra davvero ricco di contenuti, ma anche piuttosto vario e con un'anima enciclopedica senza precedenti. Una celebrazione dello Star Wars cinematografico, declinato sempre con incredibile ironia. Fa genuinamente ridere e intrattiene in modi differenti, nonostante l'incognita circa la varietà dell'esperienza complessiva non possa essere risolta fino alla recensione.

Anche perché è strutturalmente un po' diverso rispetto al passato, per complessità e quantità di interazioni, ed è necessario capire quanto queste attività impreziosiscono la formula senza diluirla in modo insensato. Una svecchiata necessaria ad una formula e non solo, visto il grande salto tecnico fatto dal team. I mattoncini danesi non sono mai stati così belli, tra riflessi e condizioni meteo che influenzano tutto ciò che è fatto di LEGO. LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker ha mostrato tanti lati di sé, a cavallo tra familiare e nuovo, con un team assolutamente fiero e sicuro della propria visione.

Manca poco al prossimo salto nell'iperspazio.