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Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry, recensione di un attempato playboy

Leisure Suit Larry torna anche su PS4 con un’avventura grafica che tenta di abbracciare diverse generazioni.

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

In sintesi

Leisure Suit Larry torna anche su PS4 con un’avventura grafica che tenta di abbracciare diverse generazioni.

Gli anni passano per tutti, nel mondo videoludico molti generi nascono, altri cambiano e si evolvono, ma alcuni soltanto restando fedeli alle proprie origini riescono a trasmettere il giusto spirito, come il genere delle avventure grafiche. Leisure Suit Larry è una delle colonne portanti di questo genere che oggi vuole abbracciare diverse generazioni con il suo decimo capitolo Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry.

Nato dalla folle penna di Al Lowe, Larry Laffer è il protagonista di una serie di avventure tragicomiche che contrastano la sbandierata figura da implacabile playboy… che resta sempre a bocca asciutta. La serie storicamente prodotta da Sierra Online sin dalla sua prima uscita nel 1987 con Leisure Suit Larry in the Land of the Lounge Lizards, rappresentò uno dei primissimi approcci alle tematiche erotiche nel genere punta-e-clicca e nel mondo videoludico in generale, tanto da includere un sistema di verifica della maggiore età.

Ebbene, dopo ben trentadue anni siamo ancora qui a parlare del mitico Larry, un personaggio che vuole travolgerci ancora oggi con la sua vena ironica, prendendosi un po’ in giro, ma soprattutto facendo i conti con la nostra epoca fatta da social network e di relazioni amorose anch’esse abbastanza lontane dall’insostituibile contatto fisico. Come la prenderà il povero Larry?

Ciao, il mio nome è Larry, Larry Laffer

Una volta avviato il gioco, ammettiamo di aver avuto un tuffo al cuore. Il caro e mai troppo lodato The Secret of Monkey Island aveva il mitico test sulla storia dei pirati - un simpatico giochino che serviva da protezione anti-pirateria – mentre su Larry la storia era un po’ diversa a causa dei contenuti erotici: a protezione del pubblico più giovane, veniva eseguito un test con domande alle quali solo un adulto avrebbe potuto rispondere, moderando quindi i contenuti del gioco in relazione alle risposte. Anche in questo nuovo Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry il mitico test è tornato ricoprendo la sua storica funzione, e dobbiamo ammettere che dare le risposte corrette non è proprio un giochetto da ragazzi (ovviamente, senza barare.)

Una volta iniziata l’avventura, Larry si ritrova in un luogo sconosciuto, vittima di una qualche trasformazione o viaggio nel tempo. Raggiunta la superficie ci ritroveremo davanti al mitico bar di Lefty, e con questo caldo torrido è proprio il caso di farsi una birra! Ma appena entrato, il nostro Larry si rende conto che qualcosa non torna e per dirla alla Ritorno al Futuro, inizia a domandarsi quando siamo?

Ci troviamo nei nostri giorni, gli anni ’80 sono passati da un bel pezzo, ma Larry è rimasto sempre uguale, fedele al suo stile e alle sue tattiche da seduttore ancor più fallimentari in una società assolutamente immersa nel digitale e in quello smartphone che lui ha ribattezzato come “scatoletta luminosa”. Dopo aver incontrato Becky Butter, un’autentica fanatica dei social che posta di continuo le sue storie su “Instacrap”, Larry rinviene il prototipo del nuovo PiPhone, che lo guida direttamente alla sede principale della Prune, l’azienda produttrice del Piphone guidata dal leader Bill Jobs. Ovviamente, ogni riferimento non è puramente casuale. È qui che il nostro Larry si invaghisce perdutamente di Faith, la segretaria di Jobs, e se vorrà avere qualche possibilità di uscire con lei, dovrà totalizzare un punteggio minimo di 90 nell’app di incontri di Timber. Ma che storia è questa? il povero Larry si trova spaesato, fuori luogo e non capisce perché per poter uscire con una donna bisogna prima fare i conti con una simile diavoleria tecnologica. Eppure, lu non si dà per vinto, crea un profilo su Timber grazie ai commessi della Prune e inizia la sua scalata da playboy in quest’epoca impazzita… che è la nostra.

Insomma, come avrete capito Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry ha l’obiettivo di divertire e ironizzare grazie al contrasto di un soggetto in chiave anni ’80 con la nostra epoca, un’era dove si è perso il gusto di poter trovare una birra semplice e tradizionale nei bar, rimpinguati di prodotti vegani e gluten free, dove le persone fotografano il cibo invece di mangiarlo, dove non esistono più i taxi, ma ci sono delle auto guidate da sconosciuti al servizio dell’app Unter, chiaro riferimento al nostro Uber. Ovviamente, la parte critica riguarda le relazioni platoniche e fisiche, che passano tutte da Timber e Larry ne vedrà davvero delle belle.

Spulciando i profili delle persone per probabili “matching”, possiamo assistere a un vero festival della demenzialità, con descrizioni surreali, comiche e con chiarissimi riferimenti sessualmente espliciti. La critica ai nostri giorni è la vera spina dorsale dell’intero titolo, che oltre a saper divertire con sporadici picchi in discesa, riesce perfino a risultare un prodotto particolarmente riflessivo sulla tematica trattata. Forse anche noi avremmo bisogno di una macchina del tempo…

Larry indossa il suo completo migliore.

Criticando aspramente e legittimamente la nostra società, Larry resta fedele al suo approccio da pessimo latin lover, le sue battute sono le stesse di trent’anni fa (alcune in effetti davvero pessime), una moltitudine di chiari riferimenti ai capitoli precedenti, soprattutto su Leisure Suit Larry in the Land of the Lounge Lizards e un sistema di gioco ben adattato. La formula del punta-e-clicca è più viva che mai, e su questo genere è la migliore che si possa desiderare. Certo, per la sua natura, su console non ha mai brillato per ovvie ragioni: mentre su PC abbiamo a disposizione gli ideali comandi del mouse e su Nintendo Switch una possibile interazione col touch (la console Nintendo è particolarmente adatta alle avventure grafiche grazie a questa sua possibilità), su PS4 l’interfaccia è davvero mal gestita.

Abbiamo fatto davvero fatica a digerire la gestione dell’inventario e dello smartphone, poco coesi tra loro nonostante i tanti elementi di gioco in comune, ma soprattutto con dei comandi affidati un po’ agli analogici, un po’ al toucpad e altri ai dorsali, per una gestione davvero confusionaria. Le azioni primarie, come prendere e osservare sono assegnate ai tasti “quadrato” e “triangolo”, ma l’interazione degli oggetti dall’inventario e il loro utilizzo combinato o meno sullo scenario risulta davvero poco intuitivo. Dopo un po’ ci si fa l’abitudine, ma speravamo in qualcosa di meglio.

Larry si fa strada nella storia portando a termine tante quest secondarie proposte da tutti i personaggi incontrati con l’app di Timber, con dialoghi più o meno azzeccati, che anche non azzeccando le giuste risposte, per esaurimento di queste si riesce sempre a concludere col risultato desiderato. Gli enigmi sono sempre spassosi e vi strapperanno sempre una sana risata, se non fosse che, oltre alla già citata pessima gestione dell’inventario, la logica che combina i vari elementi esca spesso dai binari ragionati della risoluzione dell’enigma. Stiamo parlando di un’avventura demenziale - direte voi, ma possiamo assicurarvi che da bravi veterani del genere, alcune delle soluzioni proposte sfociano spesso su un frustrante no sense, che spingono il giocatore a proseguire per tentativi.

I contenuti proposti non sono mai disturbanti, rientrando appena nella categoria softporn proprio come i capitoli originali partoriti dalla mente di Al Lowe, qui completamente assente nello sviluppo. Un vero peccato. L’erotismo si consuma con gli onnipresenti segni fallici, con il logo della Prune che più di una prugna richiama chiaramente una vagina e tanti altri elementi presenti nei dialoghi, negli oggetti e in definitiva in tutti i soggetti disegnati. A proposito di disegni…

Siamo certi che, se siete dei fan attempati della saga, non avrete gradito completamente i due tentativi di dare una veste 3D alla serie di Leisure Suit Larry, con Leisure Suit Larry: Magna Cum Laude e Leisure Suit Larry: Box Office Bust. Sappiate che in Wet Dreams Don’t Dry si torna alla cara vecchia veste grafica bidimensionale, fatta da splendidi disegni e da un Larry Laffer in ottima forma.

Lo stile degli scenari è fumettoso, acceso nei colori sgargianti e perfettamente in linea con lo spirito originale della serie. Larry appare sensibilmente diverso: qui ha una figura più alta e slanciata rispetto alle fattezze da “nanerottolo” che lo hanno caratterizzato per tutta la serie, un tentativo che evolve il personaggio ma che non lo snatura. In questa avventura Larry è doppiato in inglese e ha i sottotitoli in italiano, mentre le musiche che lo accompagnano risultano gradevoli, senza restare particolarmente memorabili.

In definitva, il team di sviluppo Crazy Bunch ha voluto consegnare a tutti i fan di Larry e a tutti gli appassionati del genere una buona avventura grafica che non vuole tradire i bei tempi andati. Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry si prende in giro e prende in giro la nostra società, riesce a farlo in modo ironico, comico con diversi punti che toccano anche serie riflessioni. Lo sfondo erotico non è mai di cattivo gusto, non tocca mai corde realmente pornografiche (non lo ha mai fatto in tutta la sua storia), anche se l’erotismo onnipresente potrebbe ugualmente infastidire qualcuno. Purtroppo su PlayStation 4 i comandi non sono molto intuitivi e si fatica a padroneggiarli nelle prime ore di gioco, ma si sa che i punta-e-clicca nascono su PC e tutti gli appassionati del genere farebbero bene a dargli un’occhiata.

Il remake del primo storico capitolo si chiama Leisure Suit Larry Reloaded ed è ancora disponibile su Amazon!

Voto Recensione di Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry - PS4


7.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Lo stile bidimensionale offre dei disegni meravigliosi;

  • - La comicità di Larry è rimasta intatta;

  • - Un’avventura grafica di vecchio stampo.

Contro

  • - Interfaccia comandi su PS4 davvero troppo macchinosa;

  • - Alcuni enigmi illogici;

  • - Alcune battute sono fuori tempo massimo;

Commento

Leisure Suit Larry - Wet Dreams Don't Dry è un gioco sviluppato per tutti gli amanti delle avventure grafiche, in special modo del genere demenziale. Già, perché solo chi conosce la comicità di questo iconico personaggio sa di cosa stiamo parlando. Lo sfondo erotico di questa avventura non è mai di cattivo gusto, resta in linea con le avventure originali e si sviluppa grazie a uno stile grafico bidimensionale fedele alla serie. Su PS4 zoppica un po’ a causa di una cattiva gestione dell’interfaccia dei comandi, ma dopo un po’ ci si fa l’abitudine. Infine, il contrasto tra la mentalità tipica anni ’80 e gli usi dei nostri giorni, riesce a reggere bene per tutta la durata dell’avventura, creando perfino qualche spunto di riflessione serioso e lontano dall’ilarità che pervade l’intero titolo.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry - PS4

Leisure Suit Larry – Wet Dreams Don’t Dry - PS4