L'erede di Monkey Island sarà per PC, Linux, iOS e Android

Tim Schafer, che ha firmato il primo Monkey Island, ha raccolto quasi due milioni di dollari dai giocatori per creare una nuova avventura grafica. Sarà senza DRM, per tanti sistemi operativi diversi, con sottotitoli in molte lingue. Altri stanno provando a seguire la stessa strada.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Due degli autori di Monkey Island sono al lavoro su una nuova avventura, che sarà finanziata dagli utenti, priva di DRM, multipiattaforma e tradotta in molte lingue, tra cui l'italiano. Il gioco sarà prodotto da Double Fine, società fondata da Tim Schafer. Quest'ultimo è proprio uno degli sceneggiatori del mitico titolo Lucas Art, e in squadra c'è anche un altro membro del team originale, Ron Gilbert. 

Il video pubblicato da Schafer vuole prima di tutto essere un ringraziamento, ma anche un modo per aggiornare tutti noi sul progetto, a partire naturalmente da chi ha investito denaro vero per vedere il gioco Double Fine Adventure diventare realtà.

Jack Black è Eddie Riggs in Brutal Legend, un discreto successo di Double Fine

E a questo punto è certo che il gioco si farà. E per dirla con Schafer "abbiamo ricevuto un po' più del previsto, quindi il gioco sarà un po' più bello". Un'affermazione ricca d'ironia, visto che a 26 giorni dal termine siamo ormai a 1,8 milioni di dollari (erano 1,2 milioni sei giorni fa), su un obiettivo iniziale di 400.000.

Schafer ha così deciso che il gioco non sarà solo per PC, come si pensava inizialmente, ma anche per Mac, Linux, iOS e Android. La versione in inglese sarà arricchita dalle voci di attori che daranno vita ai personaggi, e ci saranno sottotitoli in inglese, francese, italiano, tedesco e spagnolo. Chi usa Steam e ha contribuito al finanziamento, inoltre, potrà avere accesso alle versioni provvisorie del gioco – ma forse non tutti vorranno rovinarsi la sorpresa.

Lodevole la scelta di pubblicare il gioco senza DRM, gli strumenti per prevenire la pirateria. Negli anni ne abbiamo visti di ogni tipo, ma di solito salta fuori che rendono la vita difficile a chi paga i giochi, e non servono quasi a nulla per evitare copie illecite. E straziare persone che ti hanno sostenuto a scatola chiusa non è certo una buona idea, quindi condividiamo appieno la scelta di Schafer. L'autore, infine, ricorda che terrà aggiornato il pubblico sullo sviluppo del gioco. E non vediamo l'ora di vedere che cosa nascerà da quest'avventura.

Se la forma e il nome finale di Double Fine Adventure sono tutte da scoprire, una certezza però già c'è: l'idea di Schafer e soci ha già fatto scuola. Brian Fargo infatti ha avviato una raccolta fondi su kickstarter per creare un seguito di Wasteland – un gioco di ruolo del 1988 considerato ancora oggi tra i migliori del genere.

"Voglio far sapere ai fan che un nuovo Wasteland sarebbe del tutto vecchia scuola, e nascerebbe con i consigli dei giocatori. Fatto dai giocatori. […] La gente dimentica che Wasteland è stato il precursore di Fallout. Facemmo Fallout perché non avevamo i diritti per Wasteland".

A differenza di Schafer tuttavia Fargo punta in alto, con un obiettivo di raccolta pari a un milione di dollari. La "colletta" online sarà aperta il mese prossimo, e allora sapremo se il pubblico ha voglia di un gioco di ruolo vecchio stile, o se sono solo le avventure grafiche in stile Monkey Island a smuovere gli animi.

Un temibile pirata

Di certo l'interesse c'è per i giochi di ruolo moderni. Chris Avellone ha infatti ottenuto migliaia di risposte quando su Twitter ha chiesto "Se Obsidian usasse Kickstarter per finanziare un progetto, che cosa vorreste?". I fan di Fallout: New Vegas (realizzato appunto da Obsidian) hanno prodotto migliaia di risposte in pochi secondi, raccolte anche in un più comodo forum.

Tutto considerato, si potrebbe quasi immaginare che stia nascendo una nuova generazione di videogiochi: quelli pagati dal pubblico prima della loro realizzazione. Chissà se questa potrà diventare una tradizione. A cosa porterebbe?