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a cura di Emanuele D'Ascanio

Tre giorni speciali per giocare, imparare e creare: questo è RomeVideoGameLab. La rassegna, organizzata da Istituto Luce Cinecittà in co-realizzazione con QAcademy impresa sociale e in collaborazione con ITA (Italian Trade Agency) e Aesvi (Associazione editori e sviluppatori videogiochi italiani), mette il Videogioco al centro di tutto coinvolgendo ogni possibile sfaccettatura del suo variegato e spettacolare ecosistema. Un evento  che è stato ideato, e si è notato sin da quando siamo arrivati, per coinvolgere protagonisti da mondi diversi: dai ragazzi delle scuole ai docenti, dagli appassionati di eSports, da coloro che vogliono celebre il Videogioco raccontando le proprie origini e il recente passato e, soprattutto, far elevare personalità che utilizzano il medium videoludico come uno strumento utile alla crescita e alla formazione personale.

RomeVideoGameLab funziona e, sebbene sia la prima edizione, dimostra uno studio degli spazi ben ponderato: ogni area è messa al posto giusto al fine di evitare possibili e spiacevoli situazioni di contrasto e di caos. Particolarmente apprezzabile è stata l'iniziativa di AIV (Accademia Italiana Videogiochi) chiamata Level Up: un format composto da Lectio Magistralis, Workshop e Talk dedicati esclusivamente a chi lavora nel settore dello sviluppo videoludico come art director, programmatori e molto altro ancora. L'utilizzo di cuffie, comode e decisamente utili, ha permesso la comprensione perfetta delle varie conferenze, non disturbata dunque dal più che giusto brusio circostante, piacevoli e soprattutto interessanti. Tra le varie personalità di spicco che sono salite ul palco di questo evento, citiamo Andrea Pessino (Ready at Dawn), Réka Sugar (Electronic Arts), Patrick Munnik (Guerrilla Games) e molti altri ancora.

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Non solo conferenze, all'interno del RomeVideoGameLab è stato celebrato il Videogioco con attività del presente, grazie alla presenza di tornei eSports (League of Legends e Heartstone) tra facoltà universitarie tra cui Link Campus University, Sapienza e Tor Vergata, e attività del passato grazie a un'ampia area dedicata al retrogaming in ogni sua essenza: dai cabinati alle prime console di Sony Interactive Entertainment e Nintendo, grandi e piccini hanno potuto passare ore ed ore nel pieno divertimento e serenità. Ovviamente, anche noi ci siamo fatti una bella partita a Bubble Bobble, Mario Kart 64 e Space Invaders. Come avremmo potuto resistere? (n.d.r)

La rassegna è stata costruita per instillare un rapporto molto aperto e diretto col pubblico presente. Nintendo soprattutto, grazie ad alcuni prodotti come Super Mario Maker, ha voluto toccare la corda della creatività di ciascuno di noi coinvolgendo le persone in attività divertenti e leggere focalizzate per le scuole e le famiglie. Insomma, tra la grande N e la presenza anche di Minecraft, i piccoli sviluppatori in erba possono ritenersi decisamente soddisfatti. Il cervello e la vena artistica sono state messe alla prova, sempre e solo con l'imperativo di divertirsi.

Chiudiamo infine il nostro viaggio all'interno di RomeVideoGameLab con la sezione B2B organizzata da AESVI che, come sempre, è riuscita a dare massimo risalto agli sviluppatori Made in Italy costruendo un'area business riservata agli investitori istituzionali italiani e straneri che vogliono conoscere alcuni tra i migliori developer del Bel Paese nell'ambito degli applied games. La classica ciliegia sulla torta di un evento che, pur essendo al suo esordio, risulta complessivamente essere di gradimento. Ottimo lavoro!