Libertà d'azione per affrontare la City

Recensione di Thief, il reboot dell'omonima saga di giochi stealth di Eidos Interactive. Riuscirà il buon Garrett a dare una rinfrescata alla serie con questo nuovo capitolo?

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a cura di Tom's Hardware

Libertà d'azione per affrontare la City

Uno dei motivi d'orgoglio di Thief dovrebbe essere la possibilità d'intraprendere percorsi diversi per approcciarsi a ogni situazione, ma nelle nostre partite non abbiamo riscontrato questo elemento di gioco. Certo, la City è ricca di percorsi che possono portarvi a destinazione, ma nei vari capitoli le uniche scelte esistenti si riducono a tre situazioni: non farsi vedere dalle guardie, ucciderle o, se possibile, intrufolarsi nei condotti d'areazione per aggirarle.

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Alla fine di ogni capitolo i giocatori sono valutati in base allo stile di gioco adottato: Fantasma (se si sceglie di non farsi vedere dai nemici); Opportunista (quando si mettono al tappeto i nemici senza ucciderli) o Predatore (se si decide di usare tecniche letali per raggiungere il proprio obbiettivo). Di queste, la modalità Fantasma è quella più difficile e che vi darà più premi.

In ogni caso, è abbastanza difficile uccidere i nemici: di solito dovrete usare frecce appuntite, o frecce infuocate i combinazione con un po' di olio infiammabile. Sarebbe bello se il gioco fornisse qualche indicazione se i corpi che giacciono intorno a noi sono di nemici deceduti o semplicemente privi di sensi. In un punto ci è capitato di stordire una guardia e di lasciarla di fianco a una scala, cadendo inevitabilmente dai gradini. Ci siamo avvicinati per controllare la situazione ma non siamo riusciti a determinare se la caduta era stata fatale. Soltanto alla fine del livello il nostro punteggio Opportunista ci ha permesso di scoprire che la guardia era sopravvissuta. Se fosse morta probabilmente il nostro punteggio sarebbe stato più basso.

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Alcuni giocatori potrebbero divertirsi a fare un'intera partita in modalità Fantasma, tuttavia i perfezionisti dovranno fare attenzione: il gioco usa una funzione di autosalvataggio, quindi in caso di morte o di situazioni complicate sarete costretti a rigiocare ogni volta l'ultima sessione, annullando i vostri progressi. Fortunatamente sembra che si possa aggirare il limite dei salvataggi infilandosi in un armadietto, un'azione che dovrebbe far partire sempre un autosave.

A conti fatti è divertente scorrazzare fra i tetti della Città ed esplorare i suoi vicoli oscuri. Tuttavia Thief ha dei difetti evidenti, ulteriormente aggravati da una storia che incepisca in più di un'occasione.