Una realizzazione perfettibile

L'autore della serie Final Fantasy sbarca su Xbox 360 con Lost Odissey, un titolo ambizioso e attesissimo dal popolo degli appassionati di gdr in stile nipponico, impreziosito dai disegni di Takehiko Inoue, autore tra l'altro del manga Slam Dunk.

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a cura di Roberto Buonanno

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Una realizzazione perfettibile

L'uso di diversi riquadri ricorda la serie 24

A grandi linee Lost Odyssey propone una quest che si snocciola tra esplorazioni di città e villaggi e tour in luoghi infestati da mostri. Città e paeselli sono abbastanza popolati e ricchi di oggettini da scoprire e raccogliere. Parlare a passanti e cittadini non è solo accessorio, ma può aiutare Kaim e gli altri personaggi a ricostruire la propria memoria. In breve, girare per le varie cittadine presenti nel gioco è un piacere e cercare oggetti, anche i più nascosti, è tutt'altro che difficile. Le ambientazioni ricordano molto quelle di Final Fantasy X, così come le possibilità di interazione e lo stile dei personaggi. Questi saranno molto interessanti soprattutto per gli appassionati di manga, in quanto il character designer è nientemeno che Takehiko Inoue, autore tra l'altro del celebre fumetto Slam Dunk. Dal punto di vista della giocabilità, la telecamera è semi fissa, ovvero scorre orizzontalmente ma non è libera e inquadra l'eroe in terza persona. Gli ambienti sono tipo Final Fantasy X, ovvero in 3D ma non visitabili in libertà. Allo stesso modo la trama è lineare, quindi non è possibile andare a spasso per il mondo a piacimento ma bisogna invece seguire i vari atti della storia così come sono stati scritti.

Dal punto di vista grafico Lost Odyssey se la cava bene, anche se alterna parti splendide ad altre giusto accettabili. Già dalla prima scena ci si riempie gli occhi con texture elaborate e riusciti effetti di luce. Nel resto del gioco però non raramente si ritrova la stessa qualità delle prime fasi, nonostante questo il titolo è decisamente Next Gen e complessivamente onora le capacità della Xbox 360. Durante le scene animate gli sviluppatori hanno usato e abusato di un sistema con riquadri multipli che inquadra i vari protagonisti dei dialoghi. I personaggi principali sono ben realizzati ma quelli di secondo piano non fanno certo urlare "al miracolo". I tempi di caricamento infine sono da record, con attese fino a quindici secondi per l'ingresso in una casa o il passaggio da un'ambientazione a un'altra. Da primato anche il numero di DVD, all'interno della confezione ne sono presenti ben quattro. Questo ha un vantaggio: chi capisce altre lingue oltre all'italiano potrà godersi il gioco in inglese, francese o, perché no, in giapponese. La traduzione italiana è comunque buona anche se le voci sembrano essere le stesse che si ascoltano in ogni gioco.