Luminosità, resa cromatica e autonomia
Se a prima vista è facile innamorarsene, è una volta acceso che il DS Lite dà il meglio di sé. I due schermi, identici per dimensioni e caratteristiche al precedente modello, sfoggiano colori maggiormente vivi e brillanti, nonché più valori di luminosità che vanno da quello minimo (uguale all’unico presente sul primo DS), all’accecante quarto livello, utilissimo per sessioni all’aperto, che supera di poco la già ottima luminosità ammirata sulla PSP di Sony. Tutto questo, grazie alla nuova batteria in dotazione, migliorata e più prestante della vecchia. A tal proposito, dopo aver stressato per un po’ il sistema, eccovi i tempi medi di durata che possono variare in base al volume usato, al WiFi, al tipo di gioco e a quante volte la console venga spenta e accesa:
- 4-8 ore al livello massimo di luminosità
- 8-12 ore al terzo livello di luminosità
- 11-15 ore al secondo livello di luminosità
- 15-20 ore al livello minimo di luminosità
I tempi di ricarica, a batteria totalmente esaurita, non superano le 3-4 ore. Inoltre, cambiando l’attacco sulla console, l’alimentatore usato non è più lo stesso, quindi, chi pensava di tuffarsi sull’import, tenga in considerazione che l’alimentatore del suo GBA SP non è più compatibile. Per il resto, vi è poco da dire, il paragone tra le due console messe di fianco con schermi accessi è mortificante per il povero vecchio esemplare. Su DS Lite tutto è più bello, addirittura la resa finale dei giochi è innegabilmente perfezionata, nascondendo i contorni dei pixel presenti su schermo grazie ad un’illuminazione più diffusa e nettamente maggiore. Anche la visibilità angolare ne ha tratto beneficio, evitando all’amico-fidanzata di turno di rompersi l’osso del collo nel tentativo di scrutare le nostre sessioni a New Super Mario Bros.