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Marvel's Spider-Man Miles Morales | Recensione PC

Marvel's Spider-Man Miles Morales arriva infine su PC a pochi mesi dal capitolo principale dedicato al tessiragnatele più famoso del mondo.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Marvel's Spider-Man è stata l'esclusiva PS4 più venduta in assoluto, soprattutto negli Stati Uniti dove il suo successo è stato tale da spingere, definitivamente, Sony ad acquisire Insomniac Games per poter lavorare a pieno regime al futuro del franchise. Parte di questo futuro arrivò in concomitanza con il lancio di PS5, sotto forma di Marvel's Spider-Man Miles Morales, un'esperienza stand alone che introdusse una nuova storia, approfondì la figura dell'iconico "Uomo Ragno afro-americano" di Bendis e Pichelli e gettò, attraverso alcune modifiche estetiche e di gameplay, quello Spider-Verse che Marvel e Insomniac decisero di realizzare con il primo titolo della serie.

Ora, mentre i possessori di PS5 attendono con impazienza l'arrivo di Marvel's Spider-Man 2, chiunque possieda un PC da gamer può rivivere quell'esperienza che fino a oggi rimase ad appannaggio esclusivo dei proprietari di una console di casa Sony. Marvel's Spider-Man Miles Morales, difatti, è arrivato finalmente su PC a pochi mesi di distanza dall'arrivo del capitolo originale delle avventure dell'amichevole uomo ragno di quartiere.

Da qualche giorno ho avuto l'occasione di giocare alla versione per PC, testando le varie modalità grafiche, godendomi le potenzialità offerte dal Dualsense (che al netto di qualche "smanettamento" con i driver si è rivelato ben implementato) e constatando le differenze con la versione uscita originariamente su PS5.

Come molti di voi sapranno già, Marvel's Spider-Man Miles Morales, pur mantenendo le criticità dell'originale, è in grado di regalare regalare diverse ore di intrattenimento, attraverso una storia altamente cinematografica che si presenta come un'importante base per il futuro del franchise stesso.

Miles Morales, Un nuovo amichevole Spider-Man di quartiere

Che Miles Morales abbia acquisito negli ultimi anni sempre più importanza all'interno dell'universo Marvel, non è un segreto. Nato sulle pagine della serie Ultimate, per sostituire un Peter Parker deceduto in tragiche circostanze, l'Uomo Ragno Afro-americano, ideato da Michael Bendis e disegnato dall'immensa Sara Pichelli, fu una delle scommesse più ardite dell'universo del "tessi-ragnatele". Primo Spider-Man di colore, e quarto personaggio a indossare l'iconico costume, Miles Morales, grazie al suo background realistico e drammatico, è riuscito in pochissimo tempo a entrare nel cuore dei lettori, conquistandosi un posto d'onore fra gli eroi più celebri dell'iconica Casa Delle Idee. Un successo che lo ha portato a figurare in numerosi progetti importanti, quali un film a lui dedicato (Spider-Man: Un Nuovo Universo) e, ovviamente, il videogioco del 2018: Marvel's Spider-Man.

In questo capitolo Miles Morales è ancora visto come uno Spider-Man di poco conto, un numero due a tutti gli effetti non meritevole di attenzioni da parte delle comunità di Harlem e di Manhattan. La storia si apre proprio mostrando questo dislivello fra i due "tessiragnatele", impegnati nello scortare una carovana di automezzi, ed elicotteri, della polizia, intenti a trasferire al Raft tutti i criminali fuggiti durante le vicende di Marvel's Spider-Man. A causa di un incidente provocato da Miles, uno degli elicotteri cade, generando un incidente che libera nientemeno che Rhino. Lo scontro che ne consegue è violentissimo ma permetterà a Miles Morales di scoprire di avere dei poteri elettrici di cui non era mai stato a conoscenza fino a quel preciso momento.

Lo scontro con Rhino convince Peter Parker ad affidare a Miles Morales la protezione della città durante la sua assenza per motivi di vita privata, facendogli dono di un costume nuovo che riesca a differenziarlo dallo Spider-Man originale. Accompagnato esclusivamente dal suo amico Ganke, Miles Morales si ritroverà invischiato in una serie di eventi che gli faranno scoprire l'importanza della famiglia, dell'amicizia e di cosa significhi realmente il detto che "da grandi poteri derivano grandi responsabilità".

La storia di Marvel's Spider-Man Miles Morales, pur essendo più contenuta rispetto a quella offerta dal primo Spider-Man, regala momenti esaltanti, qualche colpo di scena interessante, ritmo e, soprattutto, sostanza. Il fan service abbonda ma non è mai fine a se stesso e, per certi versi, ci troviamo di fronte a una delle migliori rappresentazioni di Miles Morales al di fuori dell'universo cartaceo.

Venom... ma, non quello che pensate

Nelle sue origini cartacee, Miles Morales, veniva punto da un ragno che gli donava poteri lievemente differenti rispetto a quelli più volte paventati da Peter Parker. Il giovane, infatti, oltre alle abilità psicofisiche similari a quelle degli aracnidi, otteneva il peculiare "Venom Strike" che, a differenza dell'iconico nome, non era associato in alcun modo al veleno, quanto più alla capacità di scaricare attraverso le mani una parte della bio-elettricità caricata nel suo corpo, paralizzando temporaneamente gli avversari. Oltre ai poteri elettrici derivati dal Venom Strike, il giovane, otteneva anche la capacità di mimetizzarsi con l'ambiente circostanze, rendendosi praticamente invisibile e potendo riflettere questo potere anche agli indumenti indossati.

Queste due importanti variazioni rispetto a Peter Parker sono state, ovviamente, sfruttate da Insomniac per modificare sensibilmente il combat system proposto con il titolo originale, offrendo un convincente ibrido fra "evoluzione e more of the same". Il combat system di Spider-Man Miles Morales si erge sulle stesse fondamenta del predecessore, proponendo un flow fortemente ispirato dalla serie Arkham realizzata da Rocksteady e garantendo combattimenti sempre scenografici, frenetici e divertenti. A cambiare, però, le dinamiche viste in passato subentrano i poteri elettrici Venom univoci di Miles Morales, oltre a una serie di gadget inediti atti a rendere meno sbilanciati gli equilibri di gioco.

Fra i nuovi gadget più significativi, inseriti in Spider-Man Miles Morales, si possono trovare: uno strumento in grado di generare ologrammi che si adopereranno nel combattere i nemici, una bomba gravitazionale che una volta lanciata attrarrà tutti gli avversari verso di lei e una mina elettrica che, oltre a stordire i nemici che la calpesteranno, potrà essere applicata sui quadri della corrente offrendo la possibilità di piazzare delle vere e proprie trappole ambientali per chi preferisca un gameplay maggiormente votato allo stealth.

Per quanto riguarda i poteri univoci di Miles Morales ho apprezzato l'inserimento di un cooldown che impedisca di abusare dell'invisibilità e una gestione oculata delle scariche elettriche per evitare di utilizzare eccessivamente gli strumenti più potenti nelle fasi iniziali del gioco. Per quanto gli equilibri siano molto più bilanciati nelle prime fasi di gioco, una volta che si sarà potenziato a sufficienza Miles la curva della difficoltà si abbasserà notevolmente, offrendo un'esperienza poco punitiva, seppur molto piacevole e dinamica.

Il Dualsense, infine, mi ha trasmesso delle sensazioni piacevoli grazie al feedback aptico, in grado di restituire sapientemente l'effetto della corrente che passa attraverso le mani di Miles, e i grilletti adattivi che producono resistenze variabili durante le oscillazioni con la tela. In linea di massima, però, non ci si discosta molto dal risultato proposto con Marvel's Spider-Man e, per quanto le sensazioni al tatto siano indubbiamente piacevoli, se siete abituati ad altre perferiche di controllo, il Dualsense non si rivelerà un "Game-Changer".

Midquel o More Of The Same?

Escludendo la storia principale proposta da Spider-Man Miles Morales, tutte le attività secondarie offerte dal titolo ripropongono in maniera similare, o migliorata, quanto già visto nel suo predecessore. Non c'è più Yuriko Watanabe, che in questo capitolo viene sostituita da un'app per smartphone progettata da Ganke Lee (il miglior amico di Miles). Quest'applicazione sarà consultabile in ogni momento dell'avventura e si premunirà di tenere traccia delle missioni secondarie e di tutti i movimenti criminali nella Grande Mela.

Pur cambiando nella loro forma, però, l'esperienza di gioco offerta dalle attività secondarie presenti in Spider-Man Miles Morales, non varia molto da quella proposta con il capitolo originale. Gli zaini vengono sostituiti da delle scatole contenenti i ricordi del passato di Miles, mentre i crimini non sono più ripartiti nei vari quartieri ma diventano un'attività che si ripete ciclicamente, indipendentemente dalla zona in cui ci si trova e monitorabile dall'applicazione realizzata da Ganke. Le missioni secondarie, come per il predecessore, ricalcano le meccaniche di gioco principali, seppur una minor presenza di attività collaterali rende maggiormente godibile l'esperienza complessiva per chi vorrà completare al 100% il gioco.

Come da copione, permangono tutta una serie di costumi ispirati all'universo di Miles Morales, o allo Spider-verse in generale, che faranno la gioia dei fan più sfegatati del franchise, alcuni dei quali davvero sorprendenti per realizzazione e ispirazione. Alla stessa maniera ritroviamo le risorse atte a potenziare i vari gadget e a sbloccare i vari costumi a disposizione di Miles Morales... insomma niente di nuovo sotto al sole ma tutto inserito al suo posto in maniera molto metodica.

La nostra valutazione tecnica

Dal punto di vista tecnico, che è la parte che mi è interessata maggiormente in questo contesto, il titolo gira davvero bene, promettendo performance al top anche con schede grafiche non ottimali. Ora, premessa, perché non troverete AMD nelle prossime parole? Abbastanza semplice: i driver non erano ancora disponibili, ragion per cui mi sono limitato a qualche piccolo test su schede grafiche Nvidia. Di seguito il banchetto utilizzato per la prova:

Senza tanti giri di parole, il gioco riesce a garantire oltre i 90 FPS con una 1660Ti, non scendendo mai al di sotto dei 65,8 fps. Questo in Full HD con le impostazioni tutte al massimo (un risultato pregevole per un videogioco visivamente bellissimo come Spider-Man.

Chiaramente alzando l’asticella le cose migliorano molto: con una 3060 in ray tracing con DLSS 2 modalità qualità e tutto al massimo non mi è capitato di scendere mai sotto i 70,8 FPS, raggiungendo una media di 100,3 fps.

In Quad HD con una 3070Ti (la potete trovare su Amazon) mai sceso sotto i 110,7 fps, con una media di 148,9 fps matenendo ray tracing e DLSS 2 in modalità qualità. Graficamente il miglioramento dettato dal cambio di risoluzione è netto e New York prende letteralmente vita.

Vista l’estrema ottimizzazione del gioco svolta dai ragazzi di Nixxes abbiamo voluto divertirci in risoluzione 4K sperimentando la 4090, la top di gamma di Nvidia in questo momento. Ora, la parte divertente è che con il DLSS 2 gira leggermente peggio (in termini fps) di una 3070Ti (parliamo di 125,8 fps), ma chiaramente a risoluzione doppia. Ma… se impostiamo il nuovo DLSS 3, il gioco vola, raggiungendo i 170,9 fps con ray tracing e tutto al massimo. Un risultato notevole, che conferma quanto il DLSS 3 sia davvero superlativo in questi contesti.

In generale, quindi, Marvel’s Spider-Man Miles Morales è davvero ottimizzato benissimo, di conseguenza se state valutando di acquistare il gioco su PC, magari possedendo anche un hardware vetusto, niente parola: ci giocherete alla grande e godrete anche di uno spettacolo visivo non indifferente.

Voto Recensione di Marvel's Spider-Man Miles Morales - Steam


8.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Storia appassionante e ricca di momenti esaltanti

  • Gameplay solido

  • Su PC a settaggi elevati è una vera goduria

  • Ottimizzazione analoga a quella del precedente capitolo

Contro

  • Open world piuttosto semplice e ripetitivo nei contenuti

  • La durata inferiore potrebbe non far piacere a molti giocatori

  • Poche novità significative rispetto al capitolo originale

Commento

Marvel's Spider-Man: Miles Morales non è un'espansione ma un vero e proprio gioco stand alone che vi terrà impegnati per una decina di ore, regalandovi una storia cinematografica di alto livello che, grazie alla sua durata più contenuta, risulta in alcuni momenti persino superiore a quella narrata nel titolo dedicato a Peter Parker. Per quanto Marvel's Spider-Man: Miles Morales sia un'esperienza di livello, capace persino di sorprendere in determinati momenti, si porta con se tutta una serie di difetti legati all'open world e alla ripetitività generale delle missioni secondarie. Nonostante questo, però, siamo sicuri che anche su PC Miles saprà farsi amare, forse anche più di quanto abbia fatto Peter Parker durante i mesi estivi.

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Immagine di Marvel's Spider-Man: Miles Morales - PC

Marvel's Spider-Man: Miles Morales - PC