Men of War II, lo strategico perfetto sulla seconda guerra mondiale | Provato

Abbiamo provato in anteprima Men of War II, seguito dell'acclamato videogioco di strategia in tempo reale datato 2009.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Sono passati ben 14 anni da Men of War, acclamatissimo strategico in tempo reale sviluppato dal team ucraino Best Way, che per diverso tempo ha sfornato videogiochi strategici di livello importante e amatissimi dai fan del genere. Dopo tutto questo tempo, attendersi un seguito non era certamente scontato, ma finalmente siamo pronti per sperimentare nuove strategie con Men of War II, il seguito tanto atteso che sbarcherà su PC nel corso del 2023 e che vedrà presto i tech test multiplayer su Steam, più precisamente dal 23 al 27 marzo.

Di recente abbiamo avuto modo di partecipare a una sessione di gameplay di Men of War II con il team di sviluppo, testando alcune modalità e una serie di fazioni che saranno disponibili nel gioco completo. Vi sottolineo già da ora che ciò che ho giocato mi ha convinto, nella speranza di poter presto vedere il prodotto finito, testando così tutte le funzionalità di gameplay che sono davvero numerosissime e utili ai fini delle partite stesse.

Men of War II, la strategia sta a noi

Men of War II è un videogioco di strategia in tempo reale dove il controllo della mappa e il posizionamento delle truppe è fondamentale per riuscire a sovrastare il team nemico. Al netto di ciò, le meccaniche sono svariate e si diversificano a seconda della fazione scelta (dai tedeschi, ai russi, fino agli americani) e dal tipo di plotone utilizzato come fanteria, carri armati o artiglieria

Per sfruttare al 100% la prova ho voluto provare sia la fanteria che i carri armati e l'artiglieria e posso garantirvi che il gameplay cambia totalmente per ognuno dei plotoni scelti, basti considerare che nel prodotto finito le tipologie di questi saranno poi molti di più e disporranno di diversi mezzi, tutti storicamente riprodotti con una cura maniacale.

A ogni inizio partita e anche durante è possibile schierare una serie di truppe appartenenti al plotone scelto, ogni truppa ha un costo in termini di punti che possono essere recuperati con il tempo. Questo è chiaramente volutamente fatto apposta per evitare di mandare al macello le nostre unità, occorre infatti stare attenti per evitare di bruciare rapidamente i nostri punti battaglia e salvare anche solo un uomo di fanteria può essere essenziale per vincere la partita.

Mano a mano che il match prosegue si sbloccano altri due livelli di richiesta truppe, consentendoci di chiamare uomini e veicoli più incisivi. Tuttavia va comunque tenuto conto che ogni singola unità ha i suoi pro e contro, per farvi un esempio un Tiger tedesco è un carro armato eccezionale, in grado di disintegrare facilmente qualsiasi mezzo corazzato, ma è anche molto lento e può essere facilmente aggirato per essere distrutto o anche solo preso in possesso dalle forze avversarie.

Abbiamo poi bombardamenti e altre meccaniche di supporto che richiedono punti dedicati, ma ciò che è importante è sfruttare le abilità di ogni singola truppa che sfruttiamo. Gli uomini a piedi possono creare trincee per proteggersi meglio dai colpi nemici, mentre le artiglierie possono bombardare in maniera ad area con le "nebbia di guerra" e sperare di distruggere qualche unità nemica.

Le possibilità di approccio, quindi, sono infinite, dall'avanzamento nelle case dei fucilieri per barricarsi al lancio di fumogeni per cercare di accerchiare delle mitragliatrici fisse: tutto sta alla scelta del giocatore e soprattutto sta nella comunicazione di squadra.

Anche gli ambienti sono utili visto che i colpi reagiscono in base all'altezza o a un ostacolo davanti, così come diventa interessante sfruttare la nebbia di guerra per "mimetizzarsi" dietro a un albero o un edificio, così da attaccare per primi senza che gli altri si rendano conto da dove sono stati colpiti.

Oltre agli attacchi automatici, infatti, è possibile anche sfruttare una camera di mira manuale, utile in particolar modo con i carri armati, che consente di colpire con maggior accuratezza le truppe nemiche, ma anche di renderci vulnerabili visto che non abbiamo visione completa dell'ambiente.

Modalità uniche

In compagnia di uno sviluppatore ho giocato contro un mio collega e un altro membro della software house testando tre modalità che avrete modo anche voi di provare durante il tech test di questi giorni. La prima è la classica modalità di Men of War, Combat e consiste nel distruggere il più alto numero di truppe della squadra avversaria nel tempo limite. Come scritto poc'anzi si tratta di una tipologia di gioco classica facilmente comprensibile per tutti e giocabile fino a un massimo di cinque giocatori per squadra. In questo caso i due team sono schierati in maniera simmetrica con alcuni soldati controllati dalla I.A. che fungono da supporto ai nostri gruppi d'offesa. Spesso diventa una guerra di logoramento, poiché perdere una truppa può significa perdere la partita e occorre fare parecchia attenzione per evitare di non esagerare nei rush, visto che i nemici potrebbero benissimo piazzare gruppi d'artiglieria.

La seconda modalità prova è Front Line, che tra tutte è quelle che più mi ha divertito. Sempre posizionate in maniera simmetrica, le due squadre devono contendersi l'intera mappa di gioco; chi riesce a conquistare più metri vince a fine tempo limite. In questo caso la coordinazione con i propri compagni è essenziale poiché ci si ritrova spesso a difendere delle zone per evitare che i nemici avanzino e allo stesso tempo conquistare più terreno possibile, cosa non facile. C'è stato un aneddoto divertente in cui il mio compagno era riuscito ad infiltrarsi con un soldato di fanteria e camminando era riuscito a ottenere un bel po' di territorio occupato, mentre difendevo con le unghie e con i denti le nostre zone con l'artiglieria.

La terza modalità è invece Incursion, quest'ultima è molto simile alla Front Line vista precedentemente ma i due team sono posizionati in maniera asimmetrica e ciò significa che mentre una squadra deve difendere, l'altra deve attaccare. Lo scopo è che il team che copre il territorio non deve farsi schiacciare dall'altro fino al tempo limite. Molto più tattica di Front Line visto che bisogna concentrarsi solo sull'attaccare o il difendere e spero ci si ritroverà in situazioni critiche da ambo le parti, poiché i nemici sembrano non finire mai.

Un campo di battaglia tecnicamente impeccabile?

Lo ammetto, nonostante sia stato fatto un ottimo lavoro di design degli ambienti, dal punto di vista visivo forse si poteva fare qualcosa in più, anche se l'impatto generale rimane buono e tutt'altro che insoddisfacente.

Ho riscontrato qualche piccolo bug e glitch che mi bloccavano le unità o scomparivano alberi improvvisamente, ma si tratta di piccolezze di cui gli sviluppatori sono già a conoscenza e che probabilmente risolveranno con lo sviluppo.

Per il resto il titolo girava tranquillamente in Quad-HD tutto a ultra a 144fps con la mia 3070Ti, non ho quindi avuto nessun particolar problema per quanto concerne la fluidità.

Tirando le somme

Men of War II promette di prendere tutte le qualità del primo capitolo ed evolvere in un nuovo episodio ricco di contenuti e soprattutto qualità. Dal punto di vista puramente strategico il titolo sembra curato nei minimi particolari e seppur ora come ora risultano dei piccoli bug e glitch, sono abbastanza tranquillo nel ritenere che tutte queste "criticità" verranno probabilmente risolte con la release ufficiale, soprattutto ora che stiamo per entrare nel vivo dei test multiplayer. Se siete appassionati della seconda guerra mondiale e attendete da tempo uno strategico in tempo reale tatticamente realistico, allora questo secondo Men of War II è certamente da tenere d'occhio.