Minecraft, i sostenitori degli NFT si vogliono creare la loro versione

Gli NFT non troveranno spazio in Minecraft ed è per questo motivo che tra poco avremo un clone del gioco, ma basato sui token non fungibili.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Nel corso dell'ultima settimana, Mojang ha annunciato che nessun tipo di integrazione con NFT troverà mai spazio in Minecraft. Una decisione che ovviamente non è andata a genio a tantissimi sostenitori dei token non fungibili e del Web3. Al di là del plauso della community dei videogiochi, che non ha mai visto di buon occhio questo nuovo settore, alcuni sono stati particolarmente irritati da questa presa di posizione dello sviluppatore, tanto da aver annunciato di voler creare la propria versione del gioco.

Alla base di questa decisione c'è NFT Worlds, una società che vendeva codici con cui si generavano i mondi di Minecraft come NFT. NFT Worlds ha dichiarato che questa decisione è un passo indietro nell'innovazione, affermando di volersi occupare di una nuova versione del gioco Mojang, ovviamente diversa rispetto all'originale. Alla base di questo progetto? I token non fungibili.

Il gioco non ha ancora un nome e difficilmente vedremo qualcosa nel corso dei prossimi mesi. NFT Worlds ha dichiarato che assomiglierà in tutto e per tutto a Minecraft e che manterrà le meccaniche core del gioco di casa Mojang, ma con uno sviluppo più attivo e una modernizzazione che gli sviluppatori non hanno mai voluto inserire. Ci viene da chiederci a quale versione del sandbox avessero giocato, visto che Mojang ha probabilmente pubblicato più update di qualsiasi software house e ha saputo espandere il titolo con nuove espansioni, nuovi mondi e addirittura tantissimi spin-off, anche in collaborazione con altri team di sviluppo.

"Questa è una battaglia web2 vs web3. Stiamo combattendo per un futuro dove il giocatore possiede e gestisce l'economia, ove tutti i partecipanti beneficiano dei contributi all'ecosistema. Si tratta di un obiettivo gigantesco", le parole conclusive del comunicato. Anche qui, i dubbi rimangono: quale battaglia, esattamente? E perché mai un modello classico di distribuzione dovrebbe essere un problema, nel momento in cui tantissimi sono soddisfatti? Domande che al momento restano senza risposta e che forse la community neanche cerca.