Morto Bernie Stolar, fu una figura chiave di PlayStation e SEGA

L'industria piange Bernie Stolar, che contribuì al successo della prima PlayStation e della divisione americana di SEGA.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Come riportato da GamesBeat e VGC, nelle scorse ore è venuto a mancare Bernie Stolar, ex dirigente nel settore dei videogiochi, che contribuì al successo di PlayStation e divenne presidente della divisione statunitense di SEGA. Stolar aveva 75 anni e si è spento nella sua casa in California, dopo una vita passata nell'industria.

Stolar ha cominciato la sua carriera nel 1980, quando ha fondato Pacific Novelty Manufacturing, una società che distribuiva cabinati arcade in California. Successivamente ha lavorato in Atari, supervisionando i lavori per Lynx. Subito dopo è passato in Sony, come membro fondatore e primo presidente di Sony Computer Entertainment America. L'uomo a quel punto è diventato una figura chiave per il colosso nipponico, contribuendo al successo della prima PlayStation, lanciando giochi come Crash Bandicoot, Ridge Racer e Spyro, cercando però di opporsi ai giochi di ruolo. Secondo la sua visione, infatti, il 3D non si sposava bene con il genere, essendo all'epoca prevalentemente sprite in 2D.

Subito dopo il successo di PlayStation, Stolar si spostò a SEGA. Divenne il presidente della divisione statunitense, e il momento più famoso della sua carriera con il publisher, sviluppatore e produttore hardware fu quando annunciò il prezzo del Dreamcast, di appena 199 Dollari. Subito dopo quel discorso sul palco, la divisione giapponese si infuriò, perché voleva che il prezzo di listino fosse più alto, ovvero 250 Dollari.

La carriera di Stolar si interruppe poco dopo. "Sono entrato in SEGA dopo che Nakayama, chairman della società, mi chiamò. Purtroppo alla fine del 1999 Nakayama venne licenziato da Okawa e subito dopo ho avuto delle discussioni con la divisione giapponese. E così sono stato licenziato anche io", le parole dichiarate in un'intervista del 2015. L'uscita da SEGA gli fruttò comunque ben 5 milioni di dollari come benefit. Siamo lontani dalle buone uscite di oggi, ma all'epoca era decisamente una discreta somma.