Motorola vuole fermare l'Xbox 360, il Congresso la difende

Microsoft potrebbe essere costretta a bloccare le vendite della Xbox 360, dopo che Motorola ha depositato una denuncia per violazione di brevetti. A spalleggiare la console di gioco sono scesi in campo rappresentanti del Congresso, ma anche molti produttori fra cui Apple, Nokia, Intel, Activision, HP e Cisco.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Motorola si sta inimicando aziende e politici a causa dell'idea di denunciare Microsoft per la presunta violazione di brevetti relativi alla trasmissione video e di compressione (H.264) e alla connettività wireless (802.11) da parte della Xbox 360. L'azienda di proprietà di Google ha chiesto all'International Trade Commission di bloccare le vendite della console sul territorio nazionale.

Microsoft Xbox 360

Apple, Nokia, Intel, Activision, HP, Cisco, e numerosi rappresentanti del Congresso, si sono schierati a difesa di Microsoft inondando di lettere l'ITC. L'argomentazione più ricorrente è la presunta illegittimità della richiesta di Motorola, che sarebbe basata sull'abuso di licenze FRAND, ossia da concedere a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie. Lo pensa il legale di Apple Mark Davis, precisando che "Apple ritiene che qualsiasi decisione di blocco delle vendite da parte di nei confronti di Microsoft metterebbe in serio pericolo la definizione stessa delle norme FRAND".

Le altre aziende intervenute reputano che l'interesse pubblico debba prevalere rispetto alla posizione di Motorola, mentre il deputato Darrel Issa ha scritto nella sua lettera all'ICT che "un blocco delle vendite sarebbe dannoso in quanto escluderebbe dal mercato l'unica console per videogiochi creata e venduta da un'azienda statunitense". Insomma nell'ultimo caso è il patriottismo a prevalere.

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Ovviamente non sono tutti bastian contrari. Un giudice di diritto amministrativo ha recentemente raccomandato che la commissione avalli il divieto di vendita per le versioni da 4 GB e da 250 GB della console Xbox 360 proprio per la violazione di brevetti essenziali per i quali Microsoft dovrebbe cercare un accordo finanziario con Google.

I membri della delegazione dell'Illinois al Congresso (Stato d'origine di Motorola) guidati da Danny Davis, si sono sbilanciati a favore di un divieto di vendita della Xbox, senza nominare esplicitamente la console Microsoft, ma scrivendo che sostengono "con forza la protezione della proprietà intellettuale, incluso un provvedimento ingiuntivo e di blocco delle vendite".

Motorola ha vinto la causa in cui accusava Microsoft della violazione di quattro brevetti che riguardano la decodifica H.264/MPEG-4 10 e gli standard WiFi 802.11, ora quello che resta da capire è se la commissione incaricata riconoscerà colpevole anche la Xbox 360 e quindi ne bloccherà di fatto la commercializzazione, oppure se userà il cavillo dei diritti FRAND per costringere le due contendenti all'accordo equo e ragionevole senza bisogno di far sparire tutte le console dai negozi nazionali.