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Mount & Blade 2: Bannerlord | Recensione

Mount & Blade 2: Bannerlord, prequel di Mount & Blade: Warband, ha fatto capolino su PC e console, ecco la nostra recensione.

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a cura di Giulia Serena

Editor

Chiudete gli occhi e immaginate di essere in un continente chiamato Calradia, ricco di montagne, pianure e laghi, ricolmo di regni grandi e piccoli, nobili costantemente in guerra tra di loro, mercanti che vogliono diventare i più ricchi del mondo, nomadi e banditi pronti a tutto. Ci troviamo nel 1° secolo d.C, non esisteva TikTok e nessuno sapeva chi fosse Ellon Musk, le preoccupazioni delle persone erano mangiare, procreare e guadagnare qualcosa con cui vivere e da lasciare alla prole. Nonostante questo scenario sembri l'incipit di un film storico (o di una nuova serie su Il Signore degli Anelli), si tratta dell'ambientazione di Mount & Blade 2: Bannerlord, il secondo capitolo del franchise di TaleWorld Entertainment che ha fatto capolino su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X|S dopo oltre due anni di early access.

La nuova opera rappresenta in realtà un prequel a Mount & Blade: Warband, spinoff del capitolo originale della serie, trasportando il giocatore 210 anni prima della storia già nota, durante il declino dell'Impero Calradiano, il quale ha portato alla formazione delle fazioni che appaiono in Warband. La situazione è volutamente ispirata alla caduta dell'Impero Romano durante il periodo delle Invasioni Barbariche, e difatti le caratteristiche di ogni partito ricalcano i gruppi che si sono scontrati realmente oltre 1500 anni fa.

All'inizio della campagna di Mount & Blade 2: Bannerlord starà infatti a noi scegliere a quale fazione appartenere, ognuna con i propri obiettivi in testa e con le proprie caratteristiche. Potete quindi scegliere, tra le altre cose, se essere un signore feudale o un nomade, per poi creare il vostro personaggio — in modo molto dettagliato —  e cominciare finalmente la vostra avventura nel mondo di Calradia.

Un mondo, due modalità

Nel corso del gameplay farete spola tra due scenari diversi: il mondo "in superficie" in 2D, dove dovrete muovere il vostro avatar, accompagnato dalle sue truppe, all'interno dei territori dell'Impero, ma dovrete anche immergervi in prima persona nell'avventura, recandovi nella moltitudine di regni e interagendo coi vari NPC che li popolano e partecipando ai combattimenti, accompagnando e comandando i vostri soldati nelle battaglie in 3D dove potrete dare mostra delle vostre doti non solo di leader, ma anche di guerrieri.

Proprio per la moltitudine di aspetti che vi ritroverete a gestire, nelle prime ore di gioco potreste sentirvi disorientati e confusi. Mount & Blade 2: Bannerlord è infatti un'insalata di generi differenti, un connubio tra action RPG, simulazione e strategia che, una volta capite le meccaniche, risulta però efficace e permette al giocatore di scalare verso il potere a proprio piacimento.

Il titolo di TaleWorld Entertainment può infatti essere considerato anche un sandbox, dato che starà interamente a voi scegliere come ottenere successo, che sia trasformandovi nei mercenari più ricchi di Calradia attraverso il commercio o diventando combattenti provetti, scegliendo le giuste alleanze con i lord più influenti dell'Impero. Ad aiutarvi in questo vi è il sistema di livellamento, dove potrete decidere quali abilità potenziare grazie ai punti attributo; purtroppo però migliorare le skill non sarà così facile, anzi, sarà un processo lungo e logorante. Nel mio caso, avendo deciso di avanzare nella scala sociale svolgendo missioni per gli alti ranghi e gettandomi nel mondo della compravendita, è stato più facile lanciarmi direttamente in battaglia sfruttando le truppe e delle armi buone, anziché attendere di sbloccare i punti per le abilità di combattimento, che mi avrebbe impiegato ore e ore di gioco.

Se da una parte è positivo che Mount & Blade 2: Bannerlord dia totale libertà al giocatore, dall'altra, soprattutto nel fronte RPG, le cose diventano ben presto monotone. Non è passato molto tempo prima che smettessi di esplorare i villaggi per intero, decidendo piuttosto di passare direttamente alla schermata di compravendita e a quella del dialogo con i personaggi... che mi sono ritrovata a saltare, dato che non ha importanza chi loro siano o cosa vogliano, una volta svolta la missione e ottenuta la ricompensa, torneranno a non essere nessuno.

Sangue, sudore e leadership

Diciamolo, la parte più interessante del titolo è il campo di battaglia, dove ho potuto prendere il comando di centinaia di uomini, in una simulazione realistica di quelli che potevano essere gli scontri in quell'epoca. Cavalli che trottano, uomini che corrono da tutte le parti, urla, rumore di metalli che collidono, fendenti lanciati con disperazione. In Mount & Blade 2: Bannerlord non sarete una divinità: se non siete preparati a sufficienza o se non impartirete gli ordini corretti fallirete miseramente, e dovrete pagarne le conseguenze.

Anche i combattimenti però, così come la parte strategica nell'overworld, sono inizialmente molto caotici; sono dovuta perire svariate volte prima di capire come funzionassero le diverse opzioni di attacco e difesa e le differenti tipologie di armi. Ogni offensiva deve essere coordinata nella velocità nei minimi dettagli in base a fattori come il peso dell'arma che state brandendo, l'elevazione, la lunghezza del colpo e persino la parte che colpisce il nemico. Imparare a controllare tutte queste coefficienti e regolare la difficoltà del gioco di conseguenza è ciò che rende l'esperienza in Mount & Blade 2: Bannerlord molto più completa rispetto ad altri titoli di genere action, contribuendo a creare un genere a sé stante.

Le vostre abilità in battaglia saranno particolarmente utili nella modalità multiplayer, nella quale due fazioni si scontrano, con ogni giocatore al comando delle proprie truppe in un PvP altamente caotico, ma non per questo meno divertente. Preparatevi infatti a vedere frecce lanciate ovunque, spade che colpiscono il vuoto, lance tirate con la speranza di colpire qualcosa e tante, tantissime urla di guerrieri il cui unico pensiero è la vittoria — anche perché sono AI, quindi non sono particolarmente profondi —.

Mount & Blade 2: Bannerlord, un sandbox mononota?

Purtroppo l'attenzione nei dettagli riscontrabile durante le battaglie non è tale anche negli altri aspetti del gameplay: la simulazione del commercio, così come le relazioni con gli altri personaggi, sono prive di vita, e qualsiasi decisione avrà come fine quello di iniziare una nuova guerra. Come accennavo qualche paragrafo fa, tutto cade ben presto nella ripetitività, gettando il giocatore in un loop infinito di dialoghi saltati, quest e combattimenti; guadagnerete sicuramente soldi e potere, ma ne vale la pena?

Nel corso della mia campagna ho impiegato circa mezz'ora (quasi un mese in-game) per portare delle pecore da un regno all'altro, durante la quale non ho potuto far altro che guardare il mio personaggio muoversi insieme alle sue truppe lungo la mappa in 2D di Calradia, il tutto per qualche soldo con cui arruolare altri uomini e comprare altre armi, con cui essere più forti in battaglia, vincere lo scontro successivo e ripetere il circolo.

Senza degli elementi stimolanti un sandbox diventa velocemente monotono come un deserto, e dopo 10 ore di gameplay, Mount & Blade 2: Bannerlord diventa arido come il Sahara. Il problema? 10 ore non sono minimamente sufficienti per terminare la campagna, che si può protrarre fino anche a 50 ore; vi ritroverete dunque a giocare aver scoperto tutto ciò che il titolo ha da offrire, e dovrete ripetere le stesse azioni, o quasi, ancora e ancora. Sta a voi decidere quanto impegno dedicare al titolo, se gettarvi semplicemente nella mischia, o se investire tempo e fatica per costruire un vero e proprio impero, conquistando Calradia e svelandone tutti i misteri.

Infine, ci tengo a dire due parole sulla piattaforma su cui giocare Mount & Blade 2: Bannerlord: io ho avuto modo di provare la versione per Xbox Series S, ma l'opera è decisamente più adatta su PC. Su console i comandi sono infatti alquanto scomodi, e vi ritroverete a muovere il cursore, evidentemente pensato per il mouse, con l'analogico del controller, e per cliccare su degli elementi sarà necessario premere una combinazione di tasti molto poco intuitiva. Considerando che il titolo non è presente al momento né su Game Pass né su PlayStation Plus, il mio consiglio spassionato è di prenderlo per PC in modo da godere dell'esperienza al meglio possibile.

Voto Recensione di Mount & Blade 2: Bannerlord - Xbox


6.7

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Combattimenti realistici e immersivi

  • - Libertà di scelta nella campagna

  • - Multiplayer divertente

Contro

  • - La campagna cade ben presto nella ripetitività

  • - Mancanza di dettagli negli aspetti strategici

Commento

Mount & Blade 2: Bannerlord è un connubio di generi ben fatto, ma troppo poco profondo. Se i combattimenti in 3D sono realistici e immersivi, gli aspetti strategici del titolo mancano di dettagli, rendendo la campagna monotona e portando il giocatore a ripetere in modo quasi meccanico le stesse azioni. Avrete ore di divertimento assicurato se vi piace prendere parte in prima persona agli scontri, altrimenti potreste annoiarvi velocemente. In ogni caso, vi consiglio di giocare il titolo nella versione per PC e non su console.

Informazioni sul prodotto

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Mount & Blade 2: Bannerlord - Xbox